fabrizio friuli
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mercoledì 21 settembre 2022
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lungometraggio sufficiente
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I Vichinghi di Berk , sono in guerra con i feroci e aggressivi draghi , tranne il giovane e gracile Hiccub , figlio di Stoick l' immenso che appare come " lo scemo del villaggio " pur essendo tutt' altro che scemo , infatti egli crea un curioso marchingegno che ha usato per catturate ( involontariamente ) un misterioso drago conosciuto come Furia Buia e temuto dai vichinghi. Dopo averlo trovato , Hiccub scopre molte cose sui draghi e sulla Furia Buia che lui chiama Sdentato , per via dei denti retrattili come gli artigli dei felini e con il drago riesce ad instaurare un rapporto di fiducia e amicizia, ed ovviamente, a causa dei pregiudizi sui draghi, Hiccub viene addirittura rinnegato dal padre, dopo aver creduto che Hiccub fosse in combutta con le creature che lui considera dei mostri famelici ( sebbene gli stessi vichinghi abbiano ucciso migliaia di draghi ).
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I Vichinghi di Berk , sono in guerra con i feroci e aggressivi draghi , tranne il giovane e gracile Hiccub , figlio di Stoick l' immenso che appare come " lo scemo del villaggio " pur essendo tutt' altro che scemo , infatti egli crea un curioso marchingegno che ha usato per catturate ( involontariamente ) un misterioso drago conosciuto come Furia Buia e temuto dai vichinghi. Dopo averlo trovato , Hiccub scopre molte cose sui draghi e sulla Furia Buia che lui chiama Sdentato , per via dei denti retrattili come gli artigli dei felini e con il drago riesce ad instaurare un rapporto di fiducia e amicizia, ed ovviamente, a causa dei pregiudizi sui draghi, Hiccub viene addirittura rinnegato dal padre, dopo aver creduto che Hiccub fosse in combutta con le creature che lui considera dei mostri famelici ( sebbene gli stessi vichinghi abbiano ucciso migliaia di draghi ).
Il lungometraggio animato della DreamWorks Animation di Chris Sanders e Dean Deblois si basa su un ' opera letteraria di Cressida Cowell, e pur non essendo un film con chissà quali pecche, non è un film che merita di essere considerato una perla del cinema animato, perché la storia che costituisce il film è abbastanza simile a quella del lungometraggio animato Kung Fu Panda del 2008 , perché in entrambi i lungometraggi animati i protagonisti sono simili tra loro , infatti sono due protagonisti maldestri che , alla fine diventano degli eroi e Hiccub riesce a fidanzarsi con Astrid : il personaggio femminile forte ed esteticamente attraente, più meno come Tigre di Kung Fu Panda, tra l' altro , il personaggio di Hiccub è simile anche al personaggio di Artie di Shrek Terzo , perché sia lui ( Artie ) che Hiccub rappresentato lo " stereotipo " dell' adolescente " sfigato " ( e I due personaggi in questione condividono lo stesso doppiatore : Flavio Aquilone) che viene preso in giro dagli altri coetanei, ed anche i giovani vichinghi, che non hanno uno spazio notevole nel film , non sono esattamente degli stereotipi, o meglio , sono degli stereotipi , ma non facili da comprendere : Moccicoso è lo stereotipo del giovane " pallone gonfiato " mentre Gambedipesce è lo stereotipo del " nerd " fifone e in un certo senso , somiglia a Neville Paciock di Harry Potter ( e I due personaggi condividono lo stesso doppiatore: Gabriele Patriarca ) , i due gemelli invece formano un duo composto dalla ragazza forte e dal ragazzo che sembra forte, ma in realtà è una potente " femminuccia ". Un pregio del film è quello di mostrare dei draghi appartenenti a specie diverse tra loro , con nomi diversi , caratteristiche fisiche diverse e così via , anche se l' aspetto di Sdentato, è decisamente meno spaventoso di quello degli altri draghi , infatti il muso è la testa sono basati sul muso e sulla testa dell' anfibio conosciuto come axolotl . Inoltre, i draghi nel film compiono delle razzie per alimentare un gigantesco e spaventoso drago che funge da " Regina " mentre i draghi sono come le api operaie che le portano il cibo , naturalmente, Hiccub riesce a contrastare la minaccia, libera i draghi dall' oppressione e permette ai draghi e ai vichinghi di avere un rapporto diverso , infatti , al termine della storia , i draghi condividono pacificamente con i Vichinghi ( sebbene i Vichinghi veri sono o furono dei barbari che compivano razzie, saccheggiavano le terre straniere e compivano numerosi spostamenti sul mare ).
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great steven
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martedì 16 giugno 2015
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una storia già vista ma raccontata con significato
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DRAGON TRAINER (USA, 2010) diretto da DEAN DEBLOIS & CHRIS SANDERS
Un villaggio di forzuti e colossali vichinghi resiste al quotidiano assalto di draghi sputafuoco che tentano di occupare il loro territorio, ma venendo sempre respinti dai prodi combattenti, che non a caso sono tutti grandi e grossi. Tutti tranne Hiccup, il pavido figlio del capotribù: insicuro e gracile, Hiccup cerca continuamente di ostacolare i giganteschi bestioni alati costruendo marchingegni che finiscono puntualmente col provocare danni, e per questo motivo attira fatalmente su di sé l’ira del padre, per nulla soddisfatto di lui, tanto più che il maldestro figlio è il peggiore nel programma scolastico di addestramento alla lotta contro i draghi.
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DRAGON TRAINER (USA, 2010) diretto da DEAN DEBLOIS & CHRIS SANDERS
Un villaggio di forzuti e colossali vichinghi resiste al quotidiano assalto di draghi sputafuoco che tentano di occupare il loro territorio, ma venendo sempre respinti dai prodi combattenti, che non a caso sono tutti grandi e grossi. Tutti tranne Hiccup, il pavido figlio del capotribù: insicuro e gracile, Hiccup cerca continuamente di ostacolare i giganteschi bestioni alati costruendo marchingegni che finiscono puntualmente col provocare danni, e per questo motivo attira fatalmente su di sé l’ira del padre, per nulla soddisfatto di lui, tanto più che il maldestro figlio è il peggiore nel programma scolastico di addestramento alla lotta contro i draghi. Ma per Hiccup l’occasione di riscattarsi arriverà presto: venendo infatti a contatto con la specie di drago più temuta dalla popolazione, il giovanotto si farà amico un rettile dapprima diffidente ma poi sempre più disposto a collaborare e salverà tutti gli abitanti del villaggio dal vero nemico, incarnato da un drago di dimensioni incalcolabili che si nutre insaziabilmente dei suoi simili più piccoli, e che vive rintanato nel cratere di un vulcano. La battaglia contro lo spropositato avversario coinvolgerà tanto gli adulti quanto i ragazzi, e vedrà Hiccup trionfare, salvo poi rimetterci la gamba destra che verrà sostituita da un sostegno meccanico. Ma a quel punto il ragazzo che un tempo era imbranato e sbadato, è diventato ormai l’idolo eroico dei suoi compaesani. Non è sicuramente un cartone che abbia qualcosa da insegnare ai suoi eventuali successori, anche perché la retorica nel dialogo abbonda e il buonismo è soltanto in parte attenuato da una morale più educativa che positiva fino allo stremo. Ma il discorso sull’amicizia con un essere diverso sta perfettamente in piedi, e rappresenta per l’appunto un punto di forza innegabile di questo piccolo film, tutto sommato anche intelligente e ben girato da due giovani registi, che annovera fra i suoi pregi un’avvincente storia di riscossa e la redenzione giovanile ma pur sempre significativa di un individuo dapprima sbeffeggiato all’unanimità ma poi lodato per i meriti che ha saputo conquistarsi. Non mancano, come in ogni film d’animazione che si rispetti, i momenti spassosi, e il divertimento è ben calibrato fra sequenza e sequenza, sebbene troppo concentrato nel primo tempo, a dispetto di una seconda parte che schiaccia eccessivamente il pedale del drammatico, del tragico e dell’orrorifico, causando uno squilibrio abbastanza considerevole fra due cifre narrative che comunque si completano più che decentemente l’una con l’altra, e tutto a vantaggio dell’economia del racconto. Buono il tratto grafico che disegna, con espressioni sorprendentemente reattive e cangianti, i corpi dei draghi che volano sopra le distese oceaniche, vomitano fiamme dall’immensa gola, planano sopra i boschi e si fermano a mangiucchiare volentieri la carne che gli umani offrono loro. La pellicola trasmette anche un messaggio di portata non indifferente: ci vogliono gli occhi, il cuore e la comprensione di un emarginato per afferrare davvero il senso della vita di chi è univocamente considerato diverso e per questo isolato dalla collettività, che ardisce a privarlo di ogni possibilità di reintegrarsi socialmente. Cartoons di stampo ben superiore ne sono stati girati a bizzeffe, prima e dopo (ma soprattutto prima), ma Dragon Trainer sa ritagliarsi un suo posticino inviolabile in particolar modo grazie a due spunti interessanti: la morale conclusiva che reca seco un forte monito umanitario e una sorta di destrezza al tempo stesso agile e movimentata, che abbraccia in un solo sforzo la caratura grafica e la distribuzione di una salubre comicità.
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therao
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martedì 9 settembre 2014
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pregevole
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Film godibile. Non un capolavoro ma molto carino. Uniche pecche: una trama molto prevedibile e un gruppo di teenagers (specialmente la cooprotagonista) irritanti quanto dieci Jar-Jar Binks messi insieme. Per il resto, scene d'azione spettacolari e diversi momenti divertenti rendono "Dragon Trainer" un buon prodotto di intrattenimento leggero.
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anne bonny
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domenica 16 marzo 2014
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un drago per amico.
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La superiorità dell’intelligenza sulla forza, della cultura sull’ignoranza, della conoscenza sulla paura e dell’amore sull’odio: temi noti che Dragon Trainer declina in un’avventura appassionante. Ne sono protagonisti il giovane Hic, armato di furbizia e ironia in un mondo di bruti ciecamente coraggiosi, e il drago Sdentato, letale ma ferito e separato dal suo terribile branco.
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La superiorità dell’intelligenza sulla forza, della cultura sull’ignoranza, della conoscenza sulla paura e dell’amore sull’odio: temi noti che Dragon Trainer declina in un’avventura appassionante. Ne sono protagonisti il giovane Hic, armato di furbizia e ironia in un mondo di bruti ciecamente coraggiosi, e il drago Sdentato, letale ma ferito e separato dal suo terribile branco. Il ragazzino scopre di non saper uccidere e la creatura dimostra di non volerlo: ne nasce un’amicizia spielberghiana (impossibile non pensare a E.
T.), che non si smarrisce nelle solite e facili parodie della DreamWorks. In Dragon Trainer si accetta di cambiare e perdere qualcosa per completarsi negli altri; si scopre che i veri eroi non sono quelli che tornano a casa senza una macchia bensì chi si è sacrificato. Può sembrare poco, ma in una società come quella americana, dove vincere è un dogma e perdere uno stigma, un cartoon che – senza abdicare allo spettacolo e al divertimento - propone un eroe come il giovane Hic è tanto attuale quanto educativo. E poi il drago, Sdentato, con le movenze feline, i ruggiti e le fusa, il carattere capriccioso e gli occhi enormi, entra di diritto tra le icone della nuova animazione digitale, solo una spanna dietro a Wall•E
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giorg99
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lunedì 24 febbraio 2014
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l' addestratore del dragone
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Era da un pò di tempo che volevo scrivere un commento su Dragon Trainer ma non trovavo le parole giuste, ora mi sento ispirata. La DreamWorksci ha regalato molti bei film, tra cui Sherck, Spirirt, Madacascar etc... Con Dragon Trainer entriamo in un mondo di Vichinghi. Hicupp il figlio del capo di un villaggio Vichingo desidera a tutti i costi catturare un drago sia per fare colpo su suo padre e anche sugli altri. Quando si troverà davanti l' occasione trovando un drago nero come la notte che lo chiamerà Sdendado scoprirà che i draghi non sono cattivi e ansichè ucciderlo lo addestrerà.
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Era da un pò di tempo che volevo scrivere un commento su Dragon Trainer ma non trovavo le parole giuste, ora mi sento ispirata. La DreamWorksci ha regalato molti bei film, tra cui Sherck, Spirirt, Madacascar etc... Con Dragon Trainer entriamo in un mondo di Vichinghi. Hicupp il figlio del capo di un villaggio Vichingo desidera a tutti i costi catturare un drago sia per fare colpo su suo padre e anche sugli altri. Quando si troverà davanti l' occasione trovando un drago nero come la notte che lo chiamerà Sdendado scoprirà che i draghi non sono cattivi e ansichè ucciderlo lo addestrerà.
La cosa più bella del film è l' amicizia tra il giovane e il rettile che prima pensava cattivi, il protagonista si ritroveà davanti a una scelta, essere un Vichingo o uno di loro?. Alla fine non solo salverà i draghi e ilsuo popolo da una terribbile minaccia ma capirà che si può essere entrambe le cose, basta solo dimostrarlo. I bambini e gli adulti hanno molto da imparare perchè Dragon Trainer non insegna solo ad avere fiducia in se stessi ma anche a non giudicare gli altri dalle apparenze, insomma se Hiccup non avesse trovato Sdendato e non avrebbe avuto pietà di lui non avrebbe mai scoperto come sono fatti i draghi.
Una altra cosa del film è il rapporto padre figlio tra Hiccup e suo padre che vuole che il figlio sognatore metta la testa a posto e diventi un vero Vichingo, in una scena del film il padre del giovane dice al figlio "Tu non sei un Vichingo, tu non sei mio figlio". Quetsa frase mi è rimasta inpresse perchè io, avendo la stessa età di Hiccup mi sono sentita come lui che a quella frase è rimasto sconvolto perchè pensa che il padre non gli voglia bene ma lo amava solo perchè pensava che era diventato un gueriero, una frase che dovrebbe far riflettere anche gli aduti.
Commovente la scena finale ove Hiccup perde un piede e si adatterà con il piede arificiale e finalmente draghi e Vichinghi imparano a convivere assieme e il giovane mostrerà il suo valore.
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helle
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martedì 29 ottobre 2013
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piacevolmente sorpresa
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Queste quattro stelle Dragon Trainers le merita assolutamente tutte...
Fantastico capolavoro della Dreamworks che anche se basato su pochi cliché già visti in precedenza, riesce a trasmettere molto, e non annoiare mai lo spettatore.
Lo sviluppo del personaggio principale (ma anche degli altri) qui trasuda emozioni nell'animo di chi è coinvolto nella storia. E posso assicurare che, nonostante sia inizialmente poco innovativo (ragazzo sfigato, innamorato della solita bella ragazza in gamba) il racconto riesce a maturare e ramificarsi in tante sotto-trame una più bella dell'altra.
Le difficoltà, i colpi di scena, i sentimenti penetrano il senso critico dello spettatore, il quale si ritrova davvero coinvolto, non soltanto dai grandi e piccoli particolari del film, ma della meravigliosa computer grafica che ha sviluppato questi paesaggi realistici e di grande impatto.
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Queste quattro stelle Dragon Trainers le merita assolutamente tutte...
Fantastico capolavoro della Dreamworks che anche se basato su pochi cliché già visti in precedenza, riesce a trasmettere molto, e non annoiare mai lo spettatore.
Lo sviluppo del personaggio principale (ma anche degli altri) qui trasuda emozioni nell'animo di chi è coinvolto nella storia. E posso assicurare che, nonostante sia inizialmente poco innovativo (ragazzo sfigato, innamorato della solita bella ragazza in gamba) il racconto riesce a maturare e ramificarsi in tante sotto-trame una più bella dell'altra.
Le difficoltà, i colpi di scena, i sentimenti penetrano il senso critico dello spettatore, il quale si ritrova davvero coinvolto, non soltanto dai grandi e piccoli particolari del film, ma della meravigliosa computer grafica che ha sviluppato questi paesaggi realistici e di grande impatto.
Meravigliosa la morale che esso trasmette (una morale che va contro i pregiudizi, contro la diversità ecc.) ed il come la trasmette, ovvero tramite semplici scene che segnano la crescita del protagonista; scene che se raccontate posso sembrar banali e già viste(ricordiamo quando "Sdentato", seppur ancora sospettoso, si fa toccare dal protagonista), ma che in questa trasposizione appaiono innovative e di gran effetto.
Non oso più dire nulla, questo film non ha alcuna pecca, e deve esser visto se lo si vuole comprendere completamente in tutte le sue sfaccettature.
In ultimo aggiungo, dicendo ai possibili spettatori di non farsi dal pregiudizio di come il film stesso appare, ma di provare a dargli una possibilità: in fondo non costa niente.
Ps: divertivi ad assaporarlo con gli occhi, e concentratevi sul significato delle scene, in particolare quelle finali, ne rimarrete colpiti.
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viktor von doom
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martedì 10 settembre 2013
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un gioiellino dell'animazione...
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ci sono film che riescono a sorpresa ad entrare nei nostri cuori.splendidi gioiellini che senza aver creato chissà quale attesa,spesso non ricambiata con la dovuta qualità,che ci conquistano e ci deliziano con la loro essenza.ci sono film come questo dragon trainer che mostrano sul campo ciò che valgono.dragon trainer è un piccolo tesoro targato dreamworks.un film che scalda il cuore con la sua ambientazione ricca di colori,i suoi personaggi simpatici e vivaci,e la sua trama che fila che è un piacere dal primo all'ultimo secondo.forse non c'è nulla di geniale ma tutto funziona alla grande immergendo lo spettatore nella spensierata avventura del giovane hiccup e della sua amicizia con il più leggendario dei draghi.
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ci sono film che riescono a sorpresa ad entrare nei nostri cuori.splendidi gioiellini che senza aver creato chissà quale attesa,spesso non ricambiata con la dovuta qualità,che ci conquistano e ci deliziano con la loro essenza.ci sono film come questo dragon trainer che mostrano sul campo ciò che valgono.dragon trainer è un piccolo tesoro targato dreamworks.un film che scalda il cuore con la sua ambientazione ricca di colori,i suoi personaggi simpatici e vivaci,e la sua trama che fila che è un piacere dal primo all'ultimo secondo.forse non c'è nulla di geniale ma tutto funziona alla grande immergendo lo spettatore nella spensierata avventura del giovane hiccup e della sua amicizia con il più leggendario dei draghi.io lo vedo come un film da rivedere in quelle serate di temporale estivo o in quei grigi e freddi pomeriggi invernali.da soli o,meglio ancora,in buona compagnia,perchè ha il raro pregio di riempire di buono il tempo che gli concederà chi avrà la fortuna di vivere al fianco si hiccup,seppur da spettatore,una delle più frizzanti e piacevoli avventure degli ultimi anni.
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lukgambs
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domenica 28 aprile 2013
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bello
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marzaghetti
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domenica 27 gennaio 2013
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piccolo gioiello dreamworks
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La Dreamworks, spesso rivelatasi fabbrica di mediocri filmetti a metà strada fra il futile e il volgarotto (Shrek, Bee Movie, Mostri vs. Alieni), sta sempre più spesso sfornando piccoli gioielli da non far rimpiangere Pixar! Spettacolare da vedere, tecnicamente superbo, epico, magnificente ma anche divertente, ironico e finemente educativo, Dragon Trainer è stato una vera sorpresa: storia avvincente, ambientazioni meravigliose e sequenze di volo da lasciare col fiato sospeso. ½ punto in più per il genio che ha disegnato i draghi e soprattutto Sdentato.
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La Dreamworks, spesso rivelatasi fabbrica di mediocri filmetti a metà strada fra il futile e il volgarotto (Shrek, Bee Movie, Mostri vs. Alieni), sta sempre più spesso sfornando piccoli gioielli da non far rimpiangere Pixar! Spettacolare da vedere, tecnicamente superbo, epico, magnificente ma anche divertente, ironico e finemente educativo, Dragon Trainer è stato una vera sorpresa: storia avvincente, ambientazioni meravigliose e sequenze di volo da lasciare col fiato sospeso. ½ punto in più per il genio che ha disegnato i draghi e soprattutto Sdentato. Altro ½ punto per l'emozionante finale. Valutazione: 4.75.
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