Zero Focus

Accolto tiepidamente dal pubblico del Far East Film, "Zero Focus" in realtà è un'opera di estrema raffinatezza; un film da intenditori, un melodramma d'altri tempi basato su tre straordinari personaggi femminili, stupendamente disegnati ed interpretati. Diretto magistralmente da Isshin Inudou, che già si era fatto notare nelle precedenti edizioni del festival per una particolare bravura nel raccontare personaggi femminili, il film seduce grazie ad una atmosfera densa di mistero, che come è stato detto fa pensare ai film di Hitchcock e Douglas Sirk. Ma non si pensi ad un mero esercizio di stile: la storia è segnatamente giapponese, radicata nel loro primo dopoguerra, ed è una riflessione sul ruolo della donna nella società. [+]

Accolto tiepidamente dal pubblico del Far East Film, "Zero Focus" in realtà è un'opera di estrema raffinatezza; un film da intenditori, un melodramma d'altri tempi basato su tre straordinari personaggi femminili, stupendamente disegnati ed interpretati. Diretto magistralmente da Isshin Inudou, che già si era fatto notare nelle precedenti edizioni del festival per una particolare bravura nel raccontare personaggi femminili, il film seduce grazie ad una atmosfera densa di mistero, che come è stato detto fa pensare ai film di Hitchcock e Douglas Sirk. Ma non si pensi ad un mero esercizio di stile: la storia è segnatamente giapponese, radicata nel loro primo dopoguerra, ed è una riflessione sul ruolo della donna nella società. Al tempo stesso, grazie proprio alle scelte stilistiche del regista, acquista un valore universale. Dal mistero della prima parte, si passa ad una seconda parte melodrammatica, fino ad un memorabile finale. Un capolavoro.             
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