luisata
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martedì 5 gennaio 2010
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bellissimo..
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Grande dramma umano ..che fa riflettere anche su quello storico e politico..
ottime anche le musiche e la fotografia!
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greg2
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martedì 5 gennaio 2010
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attori sopra le righe
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Ho visto brothers e ne sono stato particolarmente colpito in positivo. E' un film toccante, meditativo e molto ben recitato da parte di un cast che si è calato molto bene nella parte.
Bellissima e emblematica la frase finale di Tobey Maguire (davvero superlativo, soprattutto nella seconda parte): rappresenta il vero significato della guerra.
Non è assolutamente un film di guerra, ma una sincera riflessione su un dramma familiare.
Guardatelo, non ne rimarrete delusi.
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valeriamonti
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lunedì 4 gennaio 2010
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un film da perdere
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Non ho visto il precedente film della Bier del quale questo "Brothers" è il remake.
Tuttavia penso che il confronto aggiungerebbe poco al mio giudizio. Che è negativo. Totalmente.
A mio avviso, il dramma raccontato da Sheridan, perde efficacia perché prevalgono eccessivamente gli aspetti estetici e retorici del dramma.
I personaggi sono tutti bellissimi: sempre in perfetta forma e come usciti da un centro di bellezza anche nei momenti piu’ dolorosi del lutto che vivono.
Le battute, poi, sono insopportabilmente melense e eccessive, difficilmente verosimili.
Non si fa in tempo a cogliere la tragicità della storia perché appare enfaticamente infarcita. Proprio come un tacchino americano presentato in tavola nei giorni di festa.
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Non ho visto il precedente film della Bier del quale questo "Brothers" è il remake.
Tuttavia penso che il confronto aggiungerebbe poco al mio giudizio. Che è negativo. Totalmente.
A mio avviso, il dramma raccontato da Sheridan, perde efficacia perché prevalgono eccessivamente gli aspetti estetici e retorici del dramma.
I personaggi sono tutti bellissimi: sempre in perfetta forma e come usciti da un centro di bellezza anche nei momenti piu’ dolorosi del lutto che vivono.
Le battute, poi, sono insopportabilmente melense e eccessive, difficilmente verosimili.
Non si fa in tempo a cogliere la tragicità della storia perché appare enfaticamente infarcita. Proprio come un tacchino americano presentato in tavola nei giorni di festa.
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[+] un fil molto toccante, merita 4 stelle
(di patty1955)
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emmeti
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lunedì 4 gennaio 2010
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meglio l'originale!
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Il fenomeno dei remakes è tutt'altro che nuovo, d'accordo. Ma a volte mi stupisce ancora, in genere tutt'altro che positivamente. E questa è una di quelle volte. Mi chiedo perché negli Stati Uniti si senta il bisogno di rifare un film tal quale, semplicemente spostandone l'ambientazione da un paese estero al patrio suolo? Se non è provincialismo questo, che cos'è? Avevo visto la versione originale danese e, per quanto dura fosse, l'avevo molto apprezzata: c'era dentro il vero senso della tragedia, che tanto si addice, anche nei suoi aspetti psicologicamente meno sopportabili e più insondabili, all'animo scandinavo. Mi aspettavo che la trasposizione made in Usa, se non altro, aggiungesse o modificasse qualche elemento narrativo, scegliesse toni che fornissero alla pellicola un briciolo di identità propria.
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Il fenomeno dei remakes è tutt'altro che nuovo, d'accordo. Ma a volte mi stupisce ancora, in genere tutt'altro che positivamente. E questa è una di quelle volte. Mi chiedo perché negli Stati Uniti si senta il bisogno di rifare un film tal quale, semplicemente spostandone l'ambientazione da un paese estero al patrio suolo? Se non è provincialismo questo, che cos'è? Avevo visto la versione originale danese e, per quanto dura fosse, l'avevo molto apprezzata: c'era dentro il vero senso della tragedia, che tanto si addice, anche nei suoi aspetti psicologicamente meno sopportabili e più insondabili, all'animo scandinavo. Mi aspettavo che la trasposizione made in Usa, se non altro, aggiungesse o modificasse qualche elemento narrativo, scegliesse toni che fornissero alla pellicola un briciolo di identità propria. Invece, niente o quasi. Si ha la sensazione che, semplicemente, pur avendo trovato azzeccato il film da ogni punto di vista, il regista ricostruttore-replicante e i produttori abbiano preso atto che il pubblico statunitense apprezza questo tipo di racconti cinematografici solo se li gusta in salsa familiare, localistica. Beh, passi per loro: ma che lo stesso tipo di reazioni le abbia il pubblico italiano, che prima passa sotto silenzio l'opera eccellente della Blier e poi si entusiasma perché la copia conforme è targata Hollywood e dintorni, la dice lunga sulla autocolonizzazione mentale che ci imponiamo. E non è una questione politica, di sinistra e destra o simili. E' un problema di atrofizzazione mentale, purtroppo... Di esterofilia a senso unico. E, in fondo, di provincialismo di rimbalzo, di ritorno. Brutta storia...
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[+] passano i films americani..
(di mary22)
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luna park
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lunedì 4 gennaio 2010
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bel film - lo consiglio
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Bel Film.. complimenti a tutti gli attori e al regista.. lo consiglio vivamente a tutti. DA NON PERDERE
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peopleschamp
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lunedì 4 gennaio 2010
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capolavoro
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Un film di soli dialoghi, come ce ne sono pochi, con un grandioso Tobey Maguire.
Una critica tremenda alla guerra e alle sue conseguenze sui reduci
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fataignorante
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lunedì 4 gennaio 2010
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il cuore
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bellissimo. le ottime interpretazioni sono al cuore del film. La guerra finisce solo per i morti.
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angelsamy89
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domenica 3 gennaio 2010
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una specie di copia di pearl arbor
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trama molto toccante, ma in alcuni momenti povera di contenuti. Scorre bene tutto sommato, anche se mi è sembrata molto una copia di pearl arbor. Avrei sinceramente immaginato un altro finale, però potrei consigliare questo film a chi ancora non ha un'opionione precisa sulla guerra in Afganisthan.
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corvy3679
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domenica 3 gennaio 2010
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una guerra interiore
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"Brothers" è un film del 2009, diretto da Jim Sheridan, con Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal e Natalie Portman. Il film è un remake statunitense del dramma danese di Susanne Bier " Non desiderare la donna d' altri".
Le vicende narrano di Sam (Tobey Maguire) capitano dell' esercito statunitense, marito di Grace (Natalie Portman)e padre di due bambine e di Tommy (Jake Gyllenhaal) fratello minore di Sam. A differenza di Sam, Tommy non può vantare il rispetto e l' ammirazione di suo padre (Sam Shephard) poichè l' immagine famigliare che traspare è quella di un uomo mancato, una pecora nera nella famiglia che ha passato la sua adolescenza entrando e uscendo di prigione, tra qualche bicchiere di alcol di troppo e la sensazione di essere cresciuto nell' ombra di un fratello maggiore per cui si è sempre dimostrato più affetto.
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"Brothers" è un film del 2009, diretto da Jim Sheridan, con Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal e Natalie Portman. Il film è un remake statunitense del dramma danese di Susanne Bier " Non desiderare la donna d' altri".
Le vicende narrano di Sam (Tobey Maguire) capitano dell' esercito statunitense, marito di Grace (Natalie Portman)e padre di due bambine e di Tommy (Jake Gyllenhaal) fratello minore di Sam. A differenza di Sam, Tommy non può vantare il rispetto e l' ammirazione di suo padre (Sam Shephard) poichè l' immagine famigliare che traspare è quella di un uomo mancato, una pecora nera nella famiglia che ha passato la sua adolescenza entrando e uscendo di prigione, tra qualche bicchiere di alcol di troppo e la sensazione di essere cresciuto nell' ombra di un fratello maggiore per cui si è sempre dimostrato più affetto. Quando Sam parte per una nuova missione in Afghanistan, viene catturato insieme a un soldato della sua compagnia da un gruppo di combattenti afghani. In patria Sam viene dato per morto e la famiglia si trova così ad affrontare un vuoto scioccante e la mancanza di Sam. Questo vuoto prova a riempirlo Tommy, cercando di prendersi cura di Grace e delle due figlie di Sam. Questo porta inoltre ad un avvicinamento Tra lui e Grace, e vengono allora confessati i sentimenti che Tommy ha sempre provato.
Dopo un periodo trascorso in prigionia, durante il quale è stato costretto a uccidere il soldato Sam viene soccorso e riportato a casa dove è accolto come un eroe di guerra. Il trauma della prigionia e dell' omicidio compiuto lo hanno colpito all' interno cambiandolo profondamente nel carattere e nel comportamento. Sam inizia inoltre a sospettare del tradimento di suo moglie, in quanto nota l' avvicinamento tra lei e suo fratello e per il fatto che le sue due figlie preferiscano lo "zio Tommy" al loro padre. L' interesse morboso di Sam nei confronti del fratello e di Grace cresce sempre di più, fino a corroderlo e degenerarlo psicologicamente. Questo cambiamento lo porterà a scontrarsi direttamente con Tommy e con Grace in un epilogo molto teso e carico di tensione emotiva.
Il film di Jim Sheridan analizza introspettivamente le ansie e le paure di un reduce, mostrando l' incapacità di tornare ad una vita normale dopo aver subito e visto gli orrori di una guerra.
Là dove il plot narrativo risulta scontato e già visto, arrivano i tre attori principali a sopperire a questa mancanza capaci entrambi di dare carattere e credibilità ai rispettivi personaggi. Intenso Tobey Maguire nell' interpretare un padre di famiglia affettuoso e fedele prima e un reduce sociopatico e psicologicamente corrotto poi, anche Jake Gyleenhaal e Natalie Portman ce la mettono tutta per regalare delle interpretazioni sempre credibili, intense, struggenti e mai troppo mielose.
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m@tty
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sabato 2 gennaio 2010
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molto carino
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Bellissimo. La trama molto carina. Forte. E' piacevole.
La trama leggermente diversa da quella che ti aspetti avendo visto il trailer.
Amplia riflessione sul senso della guerra e sull'addstramento dei soldati americani.
Jake Gyllenhaal ovviamente fantastico come sempre.
Buona recitazione. Consiglio a tutti di vederlo.
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