L'onda

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Un film di Dennis Gansel. Con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul.
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Titolo originale Die Welle. Drammatico, durata 101 min. - Germania 2008. - Bim Distribuzione uscita venerdì 27 febbraio 2009. MYMONETRO L'onda * * 1/2 - - valutazione media: 2,91 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

L'ONDA Valutazione 5 stelle su cinque

di Pietro Berti


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martedì 3 marzo 2009

L’onda (Die Welle, Germania 2008) Durata 101 minuti; Distribuzione BIM; Genere drammatico; Regia Dennis Gansel; con J. Vogel, F. Lau, M. Riemelt, J. Ulrich, C. Paul. Questo film è vivamente consigliato a tutti coloro che non abbiamo ancora ben definita nella loro mente quello che significa “il terminare una parola con -ismo” . Un insegnante di storia, R. Jones, al Cubberley High School di Palo Alto in California nel 1967 ha tentato realmente un esperimento scolastico da cui è stato estratto il best-seller “The Whave” di M. Ruhe, a sua volte base del film. Si tratta del tedesco “L’onda”, diretto da D. Gansel, che si è rivelato un grandissimo successo in patria e ha raccolto riconoscimenti in tutti i Festival cinematografici europei. L’opera ha intenzione di suscitare domande sulla concreta possibilità di rinascita di regimi totalitari come il nazismo ed il comunismo nel mondo di oggi, ed il conseguente – da parte di entrambi i sistemi - antisemitismo. Il regista sostiene che la tendenza all’individualismo e una totale frammentazione della società in piccoli gruppi non è altro che una scatola cinese; non può continuare all’infinito. Prima o poi si creerà un enorme vuoto, ed in quel momento il pericolo è che spunti fuori un “-ismo” capace di riempirlo.Storia. Preambolo. Un professore di liceo propone ai suoi alunni un singolare esperimento per rendere loro intellegibile il funzionamento di un governo totalitario e di come sia stato possibile che il nazismo ed il comunismo perpetrassero orribili crimini senza che la popolazione si ribellasse. Germania 2009. L’insegnante di liceo, R. Wenger, nel periodo designato alle esercitazioni decide, ai fini di far capire i meccanismi e i rischi dell’autoritarismo, di stimolare i suoi studenti a promuovere codici collettivi di disciplina, di riconoscimento, di autostima. Da parte sua il professore si fingerà “un capo”; gli studenti coinvolti lo chiameranno Sig. Wenger e dovranno alzarsi in piedi ogni qualvolta abbiano qualcosa da dire. Il professore renderà possibile l’annullamento delle differenze sociali tra studenti facendogli indossare una sorta di divisa ed adotteranno una sorta di saluto che ricorda in maniera vaga quello nazionalsocialista. In poche settimane quella che era cominciata come un’innocua illustrazione di concetti, come rigore e continuità diventa un vero e proprio movimento denominato “l’onda” (the whave). Subito gli e le studenti inizieranno a minacciare gli altri da questi esperimenti esclusi. L’occasione per l’esplosione del conflitto in tutta la sua violenza avviene durante una partita scolastica di pallanuoto. In quel momento il professore decide di interrompere immediatamente la sperimentazione. E’ tardi. L’onda è sfuggita al suo controllo. Pietro Berti

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brian77 martedì 3 marzo 2009
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62%
No
38%

Guarda che il film non ha niente a che vedere con l'antisemitismo: semmai vuole proprio ricordarci che l'orrore del nazifascismo sta proprio nella sua cultura fondamentale di violenza da parte del gruppo, mentre la propaganda degli ultimi decenni cerca di insinuare l'idea che in fondo l'unica mostruosità nazifascista sta nell'aver deportato nei campi di sterminio anche gli ebrei, oltre a zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici ecc, tutte categorie che evidentemente secondo questa martellante propaganda era giusto rinchiudere e sterminare... Poi citi anche il comunismo, che ha ben poco a che spartire con questo tipo di ideologia del gruppo e ancor meno con l'antisemitismo, visto che la componente ebraica nella rivoluzione russa è storicamente fondamentale. [+]

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professoressa di storia martedì 3 marzo 2009
a brian77
16%
No
84%

caro Brian, io credo che tu abbia le idee un pò confuse sul senso di questo film e trovo (perdonami se lo dico) che la tua critica sia molto superficiale. Mi dispiace che il commento di Pietro non sia stato in grado di aprirti un varco di luce in mezzo a tanta nebbia che pare il film abbia lasciato in te. perciò prima di criticare il commento di Pietro secondo me dovresti approfondire sul senso proprio di quel "-ismo" da cui parte il film. credo proprio che tu ti sia incantato sulle scene di violenza senza interrogarti affatto su cosa le aveva provocate. penso invece che Pietro abbia centrato a pieno il senso cui il film (e ancor prima il libro) mirava. io mi permetto di consigliarti di tornare a vedere il film alla luce di quello che spiega perfetttammente il commento di Pietro e se non fosse sufficiente torna a vederlo la terza volta dopo aver letto il libro. [+]

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pirotau martedì 3 marzo 2009
brian ma su che libri hai studiato?
60%
No
40%

ciao brian, la prof di storia è stata molto gentile con te. dato che mi pare hai un'idea confusa sull'antisemitismo e mi pare che con i libri di storia non vai molto d'accordo, voglio suggerirti una pellicola che forse potrà spiegarti il rapporto tra il comunismo e gli ebrei. il titolo è "defiance: i giorni del coraggio"; sappi che si tratta di una storia vera e che a fronte di quello che lì vedrai tanti altri ebrei sono stati massacrati, uccisi, mutilati, mortificati ingiustamente proprio dai tuoi cari dittatori comunisti che ami tanto. non esistono dittature buone o cattive. la dittatura significa abomini, massacri, ingiustizie, violenza cieca e bieca, violazione di ogni e qualsiasi diritto umano, abusi , fame, iniquità etc. [+]

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bernardinus berth martedì 3 marzo 2009
brian, uno dei tanti modi per essere negazionisti
27%
No
73%

Hi Brian,mi sento di spiegarti che l’espressione“negazionismo”riferita ai crimini contro gli ebrei sta a qualificare sia l’atteggiamento di quelli che negano l’olocausto operato dai nazisti sia i crimini dei comunisti di Stalin contro gli ebrei.Già nel film“Il violinista sul tetto”–benché in modo davvero molto leggero– è possibile prendere cognizione della condizione degli ebrei in URSS anche prima dell’avvento di Stalin.Buona regola sociale sarebbe quella di evitare di esprimersi prima di aver approfondito su un determinato argomento.La tua critica al commento di Pietro nega delle torture,della morte,degli stenti,dei gulach,e in generale di tutto il male che il regime comunista ha praticato contro gli ebrei sempre con l’intento del loro sterminio. [+]

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il bretone martedì 3 marzo 2009
brian, guarda anche katyn
43%
No
57%

Vorrei integrare quello che ha già detto Bernardinus a Brian, aggiungendo che si diventa negazionisti accettando le aberrazioni sentite dire in qua ed in là, non studiando, non approfondendo, accettando un qualsiasi credo politico senza interrogarsi sulla sua verità ed ogni qualvolta non ci si soffermi sulle ragioni dell’altro diverso da noi, nel non volerci interrogare veramente su cosa è stata la storia. Ma tu Katyn per esempio, lo hai visto? Quella è una storia vera raccontata dal figlio di uno degli ufficiali morti ammazzati vigliaccamente a Katyn. Anche questo neghi? Si è negazionisti anche nel voler restare ignoranti. Brian. guarda anche Katyn e apri finalmente i tuoi occhi sulla storia! (ma quella vera!) non esistono i dittatori "buoni" sono tutti ORCHI!

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il druido martedì 3 marzo 2009
stupore
78%
No
22%

mi stupisce di dover verificare che all'interno di tutto questo forum (a parte il commento di Pietro su cui sto scrivendo)tutti gli altri commenti individuino l'unica dittatura di cui abbiano contezza in quella nazista. nessuno ricorda quella di Franco, nessuno ricorda quella di Stalin, nessuno ricorda quella cinese cui ancora i politici mondiali si inchinano mentre in Cina si violano quotidianamente i diritti umani. sono colpita e stupìta. Brian addirittura neppure sa che gli ebrei sono stati perseguitati dai regimi comunisti! Vorrei ricordare che il '900 potrebbe essere ricordato come il secolo del totalitarismo ... e in Italia questi regimi non sono conosciuti ... speriamo che le scuole elevino i livelli con le nuove generazioni!

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billythekid martedì 3 marzo 2009
perchè?
13%
No
88%

come è possibile essere nel 2009 e sentire le scempietà di Brian sul negazionismo dei crimini comunisti contro gli ebrei?

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oceano martedì 3 marzo 2009
brian e il negazionismo ai crimini del comunismo
15%
No
85%

caro Brian, vallo a raccontare agli ebrei quello che hai scritto a Pietro. forse ti potranno spiegare qualcosa del tuo buonismo su Stalin

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padre preoccupato martedì 3 marzo 2009
l'importanza dei programmi scolastici
17%
No
83%

Brian è la prova che evidentemente la scuola non insegna a tutti le stesse cose. chi verifica cosa si insegna a scuola? e come è possibile che Brian ignori i crimini del comunismo contro gli ebrei? E' molto difficile dare risposte a queste domande. ma di certo sembra che la scuola possa decidere che alcune dittature possano apparire "buone", "giuste" o peggio ancora "accettabili". Mi rifiuto di prestarmi a questa logica di pensiero. Brian torni a studiare.

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sara martedì 3 marzo 2009
assurdo!
30%
No
70%

brian distingue tra dittatori buoni e dittatori cattivi. l'affermazione è illogica. non si può tacere a fronte di questo. peggio non si può tacere quando brian afferma che solo il nazismo ha perseguitato gli ebrei e nega i crimini degli altri totalitarismi, in particolare di quello comunista. brian, gli ebrei sarebbero stati molto felici di non essere perseguitati dai comunisti. purtroppo anche i comunisti ne hanno trucidato milioni. mi dispiace che tu lo ignori (voglio augurarmi che sia solo questo!) se lo vuoi potrai ancora recuperare. altrimenti, la condotta sarebbe mostruosa

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giorgia mercoledì 4 marzo 2009
e chi se ne frega!
67%
No
33%

è un riassunto. Per questo genere di recensione basta e avanza l'apripista; il resto lo facciamo noi, e meglio.

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tommaso venerdì 6 marzo 2009
un po` schematico
40%
No
60%

Non mi sembra prorio che sia sfuggita al controllo! Tanto e` che basta una bella coppia di eroi e dieci minuti per sgonfiare come una bolla tutto quello che era stato costruito in una settimana (forse una rivisitazione della Creazione?) e per togliere di mezzo, purtroppo anche fisicamente, i poveracci che vi si erano affidati (dal che si deduce che per i poveracci non c'e` proprio scampo!). A parer mio troppo pedagogico e schematico: dice, dice, dice e lascia poco spazio all'interpretazione dello spettatore.

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enrico,carlo e mary venerdì 6 marzo 2009
schematico ma significativo
100%
No
0%

il film ha qualita medio alta.commento di pietro berti idoneo e ben ponderato,altro che riassunto.la giorgia sbaglia.i commenti vanno brevi ed elaborati.

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alessandra82 venerdì 6 marzo 2009
moto ondoso (un senso per tommaso)
80%
No
20%

caro tommaso, il commento di pietro mira ad analizzare e spiegare il senso del film e a raccontare la trama ma fino ad un certo punto per evitare che allo spettatore si rovini il fascino di vedere come va a finire. spero che ora ti sia chiaro il senso

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brian77 venerdì 6 marzo 2009
la macchinetta ideologica
94%
No
6%

Io distinguo tra quello che il film dice e quello che non c'entra. Questo non è un film sull'antisemitismo, è un fatto. Tanto meno è un film sul comunismo, che non c'entra: è un altro fatto. Parla semmai di quelle radici che ieri hanno portato al nazifascismo e sono sempre in agguato. Film schematico e grezzo, con una sua ruvida anche se grossolana efficacia. Certo, essere insultati da chi confonde gulag e gulasch è divertente e da raccontare. Ma forse è anche preoccupante questo tipo di totalitarismo superficiale e ideologico che ignora tranquillamente quello che un film dice per accomunarlo in una specie di filiera standardizzata dei media. Ma vedo che padri e professori, come al solito, si preoccupano di altre cose. [+]

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giovanni36 venerdì 6 marzo 2009
a brian77
17%
No
83%

gentile sig. brian, chi come lei non ha idea di cosa significhi in italiano (ma probabilmente sembra dal suo nome che lei sia uno straniero) necessita innanzitutto di un dizionario filosofico.non so se lei abbia studiato in Italia o all'estero-dato che ha maggior dimestichezza con la scrittura in lingua straniera che con i concetti in italiano- ma le consiglio vivamente di passare da una libreria e leggere il significato filosofico giuridico della parola totalitarismo, scoprirà che vi troverà tanto il nazifascismo quanto il comunismo. non è un caso che nel film il prof. parta dal suffismo -ismo per iniziare il suo esperimento. non è altresì un caso che un numero cospicuo di persone abbiano reagito contro il suo punto di vista. [+]

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terry73 venerdì 6 marzo 2009
diritto di critica (parte 1^)
14%
No
86%

caro brian, nel momento in cui si scrive un commento su un forum si accetta di essere criticati. E’ evidente che un’opinione può essere condivisa o contestata. Su tali basi dovresti CONFRONTARTI con gli altri membri del forum. E’ questo il frutto migliore del principio democratico su cui si fonda la libertà di opinione e di espressione del proprio pensiero. di certo la tua eccezione su come si scrive una parola russa confondendola con una ungherese (lingue una più semplice dell'altra, è ironico , ovviamente!) non cambia il senso del concetto. da wikipedia si legge: <[+]

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terry73 venerdì 6 marzo 2009
diritto di critica (parte 2^)
43%
No
57%

<>. questo per spiegarti che i campi esistevano davvero e gente vera entrava per esservi "sepolta" viva.ora però,tu non spieghi perchè credi che il film tratto da un romanzo americano ambientato in America possa rappresentare esclusivamente il rischio di rinascita esclusivamente del nazifascismo piuttosto che di un regime comunista piuttosto che di un regime altro magari fondato su una qualsiasi fede religiosa.

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terry73 venerdì 6 marzo 2009
diritto di critica (parte 3^)
20%
No
80%

E’ curioso, ma tu continui a dire e a dire ma non concretizzi il tuo convincimento su nessun concettuale argomento sottostante. Inoltre, in un’opera d’arte qual è un film non puoi certo imporre al pubblico di leggervi solo quello che dici tu (guarda per esempio l’interpretazione delle opere d’arte nei regimi totalitari). Il senso dell’arte sta proprio in quello di diverso che riesce a suscitare in ognuno di noi. Non puoi imporre il tuo concetto UNICO come idea UNICA, altrimenti l’arte diventerebbe strumento UNICO di ideologia UNICA. Dall’insieme di queste poche riflessioni non ti pare che dovresti porre a te stesso qualche piccola-grande domanda?

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eva90 venerdì 6 marzo 2009
a tommaso: perchè racconti il finale?
60%
No
40%

noto che questo commento ha suscitato molte polemiche. io voglio polemizzare con tommaso, che in qualche riga ci racconta il finale del film, rovinandoci la sorpresa del finale. caro tommaso, ma tu cominci un libro dalla fine per poi leggere il resto? a mio parere tu sei uno di quei tizi saputelli che se te li trovi al cinema (gli amici avranno smesso di andarci con te)ti raccontano come va a finire dopo i primi 15 minuti. ma ti rendi conto? io il film non lo ho visto e avevo aperto il forum per vedere che impressione aveva fatto il film agli spettatori e poi scopro che tu ci hai raccontato il finale. ma perche ti comporti così?

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giuditta venerdì 6 marzo 2009
polemica con brian
25%
No
75%

in poche battute voglio porti qualche domanda su come la pensi su qualche concetto. voglio proprio capire come la pensi. 1) come definisci il comunismo?2)ne riconosci i crimini?3)che differenza c'è nella metodologia repressiva tra comunisti e nazisti? mi farebbe piacere avere una tua concettuale (cosa che fin qui non hai fatto)su questo forum.conosci l'opera del premio Nobel Alexandr Solgenitsyn, che ha raccontato gli orrori dei gulag nei quali era stato rinchiuso e che fu poi espulso dall'Unione Sovietica? ti farebbe ironizzare un pò meno sulla corretta scritturazione di gulag mentre offendevi (tu sì che lo hai fatto!) la persona che si è solo permessa di criticare (diritto legittimo)il tuo (particolare e isolato)punto di vista. [+]

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david venerdì 6 marzo 2009
l'arroganza del pensiero unico
14%
No
86%

brian, non ti sei posto nessun dubbio sulle tue idee? credi davvero che ci sia molta differenza tra nazismo e comunismo? anzichè offendere con il tuo comportamento le vittime dei gulag perchè non ci dici in cosa sarebbero stati diversi in sostanza nazismo e comunismo? per chi viene rinchiuso in un campo di concentramento (sai, in Cina ed in molte altre parti del mondo continuano ad esistere)credi che ci sia molta differenza dai colori delle bandiere o dalla forma degli stemmi? quale giustificazione ci vuoi dare degli ebrei chiusi nei gulag e lì torturati ed uccisi (e di tutti gli altri oppositori al regime comunista)per il bene dell'umanità? ma almeno riconosci che questi morti ci sono realmente stati o credi che sia un'invenzione della politica o di qualche partito? riflettici e prova a scusarti.

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aschenez (reggiocalabria) venerdì 6 marzo 2009
vincitori e vinti stesse, atrocità diversi giudizi
9%
No
91%

a puro titolo informativo,ritengo doveroso segnalare a coloro che fanno finta di dimenticare o in buona fede dimenticano,che il fatto di trovarsi dalla parte dei vincitori dopo il termine di una guerra dalle dimensioni catastrofiche-come è stata la 2^guerra mondiale-non giustificherà mai il fatto che coloro che hanno commesso atrocità di ogni tipo e che hanno perso la guerra,e coloro che hanno commesso atrocità di ogni tipo(es. fosse di Katyn vergognosamente attribuite ai perdenti e di cui la storia ha definito attribuito la responsabilità ai Sovietici)e la guerra la hanno vinta vengono entrambi giudicati e i vincitori vengano assolti e giustificati solo perchè si sono trovati dalla parte giusta indipendentemente da quello che hanno fatto. [+]

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narciso e boccadoro sabato 7 marzo 2009
per giorgia
100%
No
0%

signora giorgia, dopo cotanta sua sintetica ma pomposa premessa, il suo commento (<>)quale sarebbe? così anche noi del forum potremo leggere il valore delle sue considerazioni da cinefila, che fin qui non abiamo ancora potuto conoscere. attendiamo con ansia tutti noi del forum.

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giorgia sabato 7 marzo 2009
che cosa c'è da dire?
100%
No
0%

La forza della massa che annulla l'individuo o il bisogno dell'individuo di avere una guida, un punto di riferimento?: è questo il dilemma. Anche in una scolaresca di ragazzi teoricamente incorruttibili perché giovani e liberi può nascere un dittatore... rosso, nero o giallo: è la natura purtroppo e sarà sempre così.

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giorgia sabato 7 marzo 2009
l'ismo non è solo nel vocabolario; è in noi.
0%
No
0%

Chiaro, berti?

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forever cinema sabato 7 marzo 2009
bel film
100%
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da tutti i suoi commenti desumo che berti sia un cinefilo.la mia testimonianza mi trova in perfetto accordo con lui.presumo che veda i films in anteprima e ne sappia a pacchi letto suo bel commento su appalusa,su defiance,su australia,sul mai nato,the horseman, respiro del diavolo e sul mitico d.13 le brigate della morte del maestro j.carpenterazzeccati,ponderati,sentiti.probabilmente cult.aspetto nuove recensioni.buon lavoro.ps. ho visitato tuoi blog.belli.

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maja mann domenica 8 marzo 2009
sulla forza della massa e il bisogno di una guida
100%
No
0%

le osservazioni di giorgia sul film e sui bisogni che attribuisce all'individuo non mi paiono quelli di chi sia divenuto maturo e autosufficiente, bensì di un gregge. infatti, è il bisogno tipico del gregge quello di avere una guida. è altrettanto un bisogno del gregge quello di annullarsi quale singola individualità per confluire nell'unicum della massa. ritengo quindi che l'idea di tali gruppi di persone (evidentemente prive di senso critico e soprattutto di capacità di autodeterminazione)con i bisogni descritti da giorgia possano effettivamente essere frequenti ma siano direttamente collegati alla responsabilità che le società, le famiglie, i primari gruppi sociali di aggregazione e di riferimento devono riconoscersi e riassumersi per poter immettere in società uomini e donne maturi e liberi dal bisogno di "guide". [+]

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demetra domenica 8 marzo 2009
la "guida"
100%
No
0%

il bisogno di autoannullarsi in una massa e la necessità di una guida sono istanze necessarie a spiriti immaturi. ovviamente, la maturazione dell' "io" non avviene per il mero del tempo bensì a seguito di lavoro su se stessi. tale lavoro è duro e irto di pendii. richiede fatica e i risultati li rende visibili solo il tempo. non è una strada che tutti possono percorrere, perchè richiede carattere, temperamento e soprattutto volontà di trovare se stessi. E' evidentemente più facile individuare nel primo cialtrone che ci offre la sua "verità" la guida carismatica che ci eviterebbe tutta questa fatica. E' una scelta individuale. ma qualcuno di noi nasce più fortunato perchè scopre immediatamente di essere in grado di darsi risposte in modo autonomo e soddisfacente. [+]

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domitilla domenica 8 marzo 2009
massa e individuo
100%
No
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questa nuova linea che si è aperta nel forum mi piace molto. si tratta di un tema con cui ognuno è costretto a confrontarsi sin da bambini. credo che sia molto importante affrontare tali concettualità e soprattutto averne chiare portata ed effetti se si intende vivere la propria vita davvero. per saper dire di no o dire si solo quando lo vogliamo veramente. altrimenti, non riusciremo mai ad apprezzare la vita nella sua pienezza e soprattutto non riusciremo mai ad essere soddisfatti ed appagati di averla vissuta.

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ester domenica 8 marzo 2009
sull' -ismo della massa
100%
No
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l'idea della massa che spersonalizza l'individuo si è detto tantissimo e tanto ancora ci sarebbe da dire. altrettanto dicasi dei meccanismi psicologici che la massa è capace di innescare negli individui rendendoli capaci dei crimini più orribili senza che essi sentano l'effettivo peso delle loro atrocità. credo tuttavia che il meccanismo culturale della massa lo si possa osservare per la strada e nei comportamenti quotidiani. mi riferisco a chi spende mille euro per una borsa Luis Vuitton (modello unico)solo per sentirsi rassicurato e per essere ben accettato in un contesto sociale di riferimento (essendo quella che hanno tutte le altre); mi riferisco a quando si aderisce a quello che dicono tutti quelli che si frequentano senza nessun approfondimento e convinzione personale solo supponendo che tanto sarà vero; mi riferisco a tutte le volte in cui forse avremmo detto no ma abbiamo preferito dire sì perchè così hanno fatto gli altri. [+]

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giorgia domenica 8 marzo 2009
a maja mann
0%
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Io ho posto un quesito che simile al famoso dilemma: è nato prima l'uovo o la gallina? è drammaticamente vero e non penso che un film possa scioglierlo. Se il film si limita a raccontare le fasi di questo processo di "aggregazione" senza inserire un elemento di rottura serve secondo voi? Per me no.

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maja mann domenica 8 marzo 2009
problema e soluzione (maja mann a giorgia)
100%
No
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non credo che sia assolutamente necessario l'inserimento di un elemento di rottura nel processo di aggregazione perchè il film sia utile. basta guardare questo forum e le tematiche (gigantesche)e le discussioni che ha provocato per rendersi conto che questo film ha comunque la capacità di far interrogare le persone su concettualità complesse. anche se non ha affrontato l'argomento che tu sottolinii direttamente, il film ha in ogni caso prodotto in noi una discussione sul fenomeno. dunque ha comunque fatto in modo di suscitare (volente o nolente) anche tali questioni. d'altra parte, non credo che il dogmatismo sia sempre e necessariamente lo strumento migliore. chi ci dice che l'eventuale elemento di rottura proposto sarebbe stato efficace o sia l'unico utile ed efficace? se tuttavia devo esprimere il mio pensiero fino in fondo, io credo che il film proponga in modo discreto e riservato più di un elemento di rottura. [+]

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para domenica 8 marzo 2009
nè rossi nè neri, ma liberi pensieri
60%
No
40%

Mi rivolgo a tutti quelli si sono scagliati contro Brian77. Leggo frasi come "come è possibile essere nel 2009 e sentire le scempietà di Brian", " Brian è la prova che evidentemente la scuola non insegna a tutti le stesse cose", e potrei continuare. Voi state commentando un film che vuole proprio far capire come nasce un regime totalitario, e vi scagliate contro una persona che ha idee diverse dalle vostre offendendola?? Ma siete matti? Brian sbaglia, ma anche voi dimostrate di essere degli asini. Perchè mentre il Terzo Reich è la pura espressione degli ideali nazisti, il regime di Stalin e quello di Mao sono delle DEGENERAZIONI del comunismo... Che Guevara era un vero comunista, e lui certo non era antisemita: provate a chiedere a un comunista di ora se antisemita. [+]

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padre più preoccupato lunedì 9 marzo 2009
para, necessiti di lezioni di educazione civica
50%
No
50%

ritornando all'importanza degli studi,vedo che la mia preoccupazione di padre è molto fondata.Innanzitutto si confonde il senso della critica con il senso dell'offesa(para ho notato che su qualche forum proprio su mymovie è stata invitata ad allontanarsi per le volgarità usate.questo si chiama offesa.no di certo esprimere la propria idea. dire asini significa offendere no di certo esprimere i propri concetti anche se con forza).inoltre,cara piccola para vai immediatamente ad acquistare dei volumi che ti insegnino la base delle istituzioni politiche mondiali e soprattutto cosa significhi la parola totalitarismo,di cui dimostri essere cruda.solo dopo aver studiato ritorna a dirci cosa hai capito. [+]

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maja mann lunedì 9 marzo 2009
a para:il lupo perde il pelo non il vizio
100%
No
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avevo già invitato sul forum di appaloosa para a non essere offensiva e a non utilizzare espressioni offensive o volgari.mi rendo conto che i proverbi sono fonte di saggezza.para continua!non solo ma dimostra palesemente di non distinguere la differenza tra il diritto costituzionale di opinione,pensiero e di sua espressione con l'offesa che lei pratica quotidianemente(ci dice"asini",probabilmente a casa sua si sente chiamare così tutti i giorni e crede che equivalga ad un'espressione gentile ed educata)mentre ritiene che le altrui opinoni siano da definire offese.cara para,i dizionari delle espressioni offensive si vendono.io ti consiglio un volume della UTET curato da Giordano Bruno Guerri si intitola Brutti Fessi e Cattivi. [+]

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bernardinus berth lunedì 9 marzo 2009
para 2^ tempo. studia i totalitarismi!
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No
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para torna a esprimere i suoi "punti di vista" utilizzando offese (offende ancora e stavolta dice "asini").mi dispiace che la redazione non impedisca a queste persone di continuare a scrivere sui forum senza il rispetto delle dovute regole e senza esprimere idee compiute ma piuttosto offendendo le altrui idee.non trovi che chi non sa e dimostra di non sapere cosa significhi la parola totalitarismo su cui esprime però opinioni debbe prima studiare?e trovi civicamente opportuno scrivere nero su bianco che comunismo e nazifascismo non siano entrambi una forma di totalitarismo quando è l'unica vera nozione che accomuni queste due diverse visioni di stato?Para sembri non aver maturato la lezione dell'altro forum. [+]

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maddalena lunedì 9 marzo 2009
a para totalitarismo è anche su wikipedia(1^parte)
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No
0%

ho notato che qui Brian e Para hanno le idee molto confuse su cosa significhi totalitarismo. devo dire che non sono gli unici. ho molto discusso anch'io su questo argomento con i miei amici che ho ammutolito solo regalandogli le fotocopie del mio libro di diritto pubblico alla voce totalitarismo. se non volete spendere soldi ma non fare certe pessime figure dimostrando proprio di non voler fare neppure il minimo per sapere potete andare su wikipedia e cercare totalitarismo. e prima di dare degli "asini" a chi sa solo perchè voi volete ignorare prima almeno leggete. grazie a internet ora si può avere una cultura in modo economico. comunque vi facilito il compito elencandovi gli elementi del totalitarismo (ci troverete anche Cuba dove non c'è libertà religiosa, perchè la fede è il comunismo. [+]

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maddalena lunedì 9 marzo 2009
a para totalitarismo è anche su wikipedia(2^parte)
100%
No
0%

secondo ciò che dichiara registrare un sostanziale consenso si può affermare di essere dinanzi al modello totalitario quando:vi sia concentrazione del potere in capo ad un'oligarchia inamovibile e politicamente irresponsabile;imposizione di una ideologia ufficiale presenza di un partito unico di massa;controllo delle forze operanti nello Stato(polizia)ed uso del terrore;completo controllo della comunicazione e dell'informazione.il totalitarismo distrugge ogni confine fra Stato e Società.Aggiungo che oramai anche i filosofi di sinistra già da tempo riconoscono identità tra il totalitarismo nazifascista e quello comunista(cfr.x tutti Nicola Abbagnano).vedi,para,quando si dicono cose di cui non si sa nulla è facile fare figuracce ma si dovrebbe avere quel senso minimo di sana consapevolezza dei propri limiti e lasciarsi venire il dubbio che forse gli altri hanno ragione. [+]

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andrea82 lunedì 9 marzo 2009
a para e a brian: ma come siete messi?
25%
No
75%

ragazzi,ma come siete messi?ma vi rendete conto di cosa scrivete?i film e i forum servono anche per imparare.voi a quanto pare alla vostra età non sapete cosa vuol dire totalitarismo.fino a qui non ci sarebbe nulla di mostruoso. si può decidere di non voler sapere.la cosa mostruosa, invece, sta nell'infamare tutti gli altri(che invece sanno,guardate quanta gente conosce il senso di un istituto universalmente noto nella concettualità giuridica, socio-politica, filosofica e soprattutto nei dizionari di lingua italiana).ora,non bisogna per questo credere per fede.infatti,come ad esempio suggerisce il padre preoccupato e più preoccupato basta andare in una libreria attrezzata o come ancora meglio propone maddalena gratis su internet (lei addirittura fin troppo gentile vi ha ricopiato Wikipedia)e si prova a scoprire la cultura. [+]

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alberto87 lunedì 9 marzo 2009
para e brian confusi sul totalitarismo
17%
No
83%

non ci credo. ma,queste cose addirittura le scrivete? Maddalena 6 grande! gli hai copiato addirittura Wikipedia. fortissima. certo che alimentare le polemiche su certe storture come avete fatto voi due (para e brian) fa vedere il film in una luce ancora più fosca. in fondo, i ragazzi dell'onda non si sono forse lasciati travolgere e condizionare prorio perchè ignoranti e incapaci di senso critico? non è forse l'ignoranza che ci conduce nel gregge di cui parlavano maja e giorgia?

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michele lunedì 9 marzo 2009
para e brian andate a vedere "the reader"
60%
No
40%

mi sento di consigliarvi un film: the reader, potrebbe aprirvi gli occhi su tante cose. per il resto, gli altri hanno già detto quello che meritate, quindi mi limito ad applaudire. Michele

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aaron lunedì 9 marzo 2009
a para con preoccupazione
33%
No
67%

sono molto preoccupato per il fatto che tu non percepisca come una scempietà il negazionismo contro i crimini (tra l'altro gravissimi, non c'è bisogno di elencarli)subìti dagli ebrei anche dai comunisti (soprattutto quelli di Stalin). ti informo che esistono paesi nel mondo in cui chi lo fa finisce dritto in prigione; questo per significarti che tanto il silenzio quanto le fette di prosciutto sugli occhi rendono complici di chi li ha commessi e preparano il terreno al ricorso storico (mi riferisco a GB Vico, corsi e ricorsi storici). quindi sono affranto e costernato dal tuo atteggiamento e da quello di brian, in quanto purtroppo siete la prova che l'informazione non è mai abbastanza su questi argomenti.

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alfaomega lunedì 9 marzo 2009
a para: la rana e il bove
60%
No
40%

para e brian hanno dimostrato la logica del film.si scopre infatti che senza essere documentato qualcuno vuole permettersi di dare lezioni di storia e di diritto pubblico comparato agli altri(che invece conoscono entrambe le materie)e lo fa con arrogante prepotenza:poi quando gli si dice(come è accaduto qui a brian)di documentarsi prima di aprir bocca(e a para di non offendere e di imparare la distinzione tra legale ed illegale ed è stato già segnalato che è recidiva)si scopre che questo qualcuno si sente offeso.io voglio chiedere se invece non sente di aver offeso la storia,la politica, il senso civico, se stesso prima che gli altri,nel non voler imparare ed approfondire.il confronto in un sistema democratico avrebbe proprio questa funzione:ascoltando le idee degli altri(non il favoreggiamento ad occultare i crimini dei regimi)ci si dovrebbe porre dei dubbi sulle proprie idee. [+]

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brian77 martedì 10 marzo 2009
a para...
73%
No
27%

attaccano così perché capiscono che il film parla di loro. ci sarà in mezzo anche l'ignoranza (sulla fondamentale componente ebraica nella rivoluzione russa, ad esempio), ma se ci fai caso non nominano mai il fascismo e citano personaggi come Giordano Bruno Guerri...

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gugliemo mercoledì 11 marzo 2009
a brian e para
50%
No
50%

avete da soli già descritto l'umus su cui si nutrono certe vostre ideologie: non la conoscenza, ma il sentito dire e il perseverare nelle proprie erronee convinzioni. restare pure così ed assumetevene tutte le responsabilità, anche di fronte alle vostre future generazioni.

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sabina mercoledì 11 marzo 2009
a tutti
25%
No
75%

para e brian perseverano nelle loro ignoranze e hanno fatto la scelta di non voler sapere. io credo che voler essere ignoranti possa essere un diritto. perciò credo che sia una fatica inutile spiegare a chi non vuole neanche sentire. lasciateli nel loro brodo.

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brian77 mercoledì 11 marzo 2009
...
83%
No
17%

... e secondo me questi non hanno mai letto nemmeno Isaak Babel'!

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para mercoledì 11 marzo 2009
a brian: lascia fare
81%
No
19%

Adesso rispondere a ogni singola accusa sarebbe troppo lungo perchè veramente ce ne hanno dette di tutti i colori, comunque: punto primo, io non sono una femmina e sono un maschio...para è solo un diminutivo del mio cognome...punto secondo, io vi ho dato degli "asini"...voi mi avete dato dell'ignorante...siamo lì, no?? Oppure nella vostra lingua ignorante è un aggettivo positivo? Comunque, se vi fa piacere considerarmi ignorante, fate pure, alla fine io non vi conosco e me ne importa poco...comunque io non ho detto che i regimi comunisti dei Paesi dell'Est non siano stati totalitari...però sono stati delle degenerazioni dei valori del comunismo... come fate a dire che il Terzo Reich fu una degenerazione degli ideali nazisti? A me sembra che fu la messa in atto di quegli ideali. [+]

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para mercoledì 11 marzo 2009
sempre io - anche se a quanto pare do fastidio
75%
No
25%

Per quanto riguarda l'ormai celebre "asini" ho già risposto dicendo che "ignorante" non è poi tanto meglio...a Bernardinus chiedo gentilmente di leggere per bene i miei commenti, non solo le brutte parole, perchè l'ho specificato che il comunismo (di Stalin e di Mao) e il nazismo sono entrambi regimi totalitari...ho solo detto che PER ME(e da questo per voi deriva la mia ignoranza e la mia confusione) il vero comunismo è lontanissimo dai regimi di Stalin e Mao; il comunismo vero è un'utopia, non può essere realizzato. The Reader l'ho visto (mi diceva Michele di andarlo a vedere, non so perchè). A Alfaomega mi sento di dire che la storia, io non l'ho offesa solo perchè considero Che Guevara uno dei pochi veri comunisti della storia e perchè considero il comunismo un'utopia, mentre i regimi di Stalin e Mao erano comunisti solo a parole. [+]

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vladimir giovedì 12 marzo 2009
zarismo
67%
No
33%

x para, brian

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natasha venerdì 13 marzo 2009
ancora a brian77
20%
No
80%

Dopo la morte sospetta di Gorkij nel 1936, Babel' annotò: "Ora verranno a cercarmi."(Si veda Grande purga).Nel maggio 1939 venne arrestato nella sua casa di campagna a Peredelkino,e interrogato alla Lubjanka con l'accusa di spionaggio.Dopo una confessione estorta,Babel' venne processato, giudicato colpevole e, il 27 gennaio 1940, fucilato nella prigione di Butyrka.La vedova, Antonina Pirožkova (???????? ?????????), non seppe del suo destino per 15 anni.Secondo la versione ufficiale sovietica, Isaak Babel' morì in un campo di prigionia in Siberia il 17 marzo 1941. I suoi archivi e manoscritti vennero confiscati dall'NKVD e sono andati perduti. Perciò, Brian è inutile leggere l'armata a cavallo o odessa se poi si ignora la vta, il contest storico e in questo caso la fine (tristemente tragica)del suo autore. [+]

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natasha venerdì 13 marzo 2009
ancora io a brian
33%
No
67%

i punti interrogativi li ha inseriti l'editor del forum in luogo dei caratteri in cirillico che avevo scritto io...

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giulio venerdì 13 marzo 2009
l'istruzione (a para e brian)
57%
No
43%

non si può pensare di confrontarsi con chi come para e brian non conoscono concetti di base della storia dell'umanità (in questo caso dell'Europa!). ora, para sai cos'è il pensiero socialista di C. Marx? vacci a guardare, scoprirai molti punti di congiunzione tanto con il comunismo in Russia quanto con il nazionalsocialismo in Germania. sono entrambi partiti da radici comuni e poi sui territori i leader politici hanno strumentalizzato alcuni valori per l'affermazione di sè e del proprio potere. ma se uno non conosce la storia del pensiero politico e filosofico dei movimenti che ne parla a fare con chi invece li conosce? l'istruzione non ve la possiamo dare noi.

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nicola venerdì 13 marzo 2009
a brian che si firma vladimir
33%
No
67%

tra un regime e un altro (zarismo e comunismo)non credo che in Russia i soliti sfruttati ci abbiano guadagnato qualcosa. tu ami i regimi, evidentemente, anche se secondo me ne conosci solo i nomi. ma non ti rendi conto che chi era stato sfruttato prima ha continuato ad essere sfruttato dopo. ti consiglio di cominciare a leggere qualcosa che affronti invece i valori della democrazia che anche se non te ne 6 reso conto ti permettono di inneggiare ai tuoi cari regimi. parti già dagli antichi teorici ateniesi. potresti scoprire cose meravigliose sulle pari opportunità che può dare a tutti la democrazia e soprattutto sulla doverosa tutela dei diritti umani che tale sistema politico persegue. riflettici stavolta prima di esprimerti perchè finora chi ha fatto il tifo per il totalitarismo qui 6 stato tu.

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brian77 sabato 14 marzo 2009
babel'
83%
No
17%

Ho citato Isaak Babel' proprio perché è figura esemplare: prima vittima dei pogrom sotto lo zarismo, poi parte attiva di quella rivoluzione che tra le altre cose pose fine ai pogrom, quindi vittima delle purghe staliniane. Ma vedo che avete una cultura da wikipedia e quindi è davvero inutile continuare. Tra l'altro, sono discorsi demenziali: L'onda è un film su dinamiche di gruppo che coinvolgono il nazifascismo in quanto il film riguarda la Germania, non è affatto un film sull'antisemitismo e tanto meno riguarda il comunismo. E questo era l'unico oggetto del mio intervento, fatto per evitare che si stravolgesse in modo pressappochista - come si è fatto - il senso del film. Che riguarda le tentazioni delle persone che si credono normali, non di chi milita già in partenza per un'ideologia totalitaria. [+]

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alberto sabato 14 marzo 2009
che sciocchezze, brian
38%
No
63%

brian , non ti 6 accorto che l'onda ti spiega come si crea una qualsiasi ideologia? che ti fa credere che ci sia qualcosa o qualcuno che possa stare al di sopra degli altri? che ci siano appunto ideologie migliori di altre? questo è totalitarismo. tu 6 a favore di una ideologia (la tua idea di comunismo, secondo me poco approfondita),gli altri sono semplicemente contrari a qualsiasi forma di totalitarismo (quindi anche la tua) e a favore della democrazia, cioè del potere del démos. questo -ti piaccia o no-lo devi rispettare. io però credo che tu dovresti trascorrere un paio d'anni in un paese che il tuo -ismo lo pratichi per verificare se poi torni altrettanto convinto di ciò in cui credi di credere. [+]

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mary22 lunedì 30 marzo 2009
d'accordo con brian77 e con tommaso
83%
No
17%

..il reso FUMO...

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l'ebreo errante sabato 4 aprile 2009
a mary22
11%
No
89%

ognuno può avere legittimamente le sue idee, però a qualche condizione: deve rispettare i dati storici e gli istituti e i concetti giuridici (in questo caso di diritto pubblico)internazionalmente riconosciuti. nel caso poi in cui li vuole reinterpretare, deve dimostrare la bontà delle sue argomentazioni. solo in questo modo ciò che si afferma può avere una qualche parvenza di serietà. tu ti dichiari d'accordo con Tommaso (che è assolutamente sconfessato dal film e dal suo finale, come spiegherò nel prossimo intervento); inoltre ti dichiari in linea con brian77 che in questo forum ha palesemente e pubblicamente dimostrato di non sapere cosa si definisca regime totalitario e non ha voluto sentire ragioni anche documenti alla mano. [+]

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l'ebreo errante sabato 4 aprile 2009
i quesiti del finale del film
100%
No
0%

vorrei con questo mio breve intervento soffermarmi sul finale del film in quanto ho notato che in questo forum non è ancora stato discusso. Il prof Wenger, presa coscienza delle conseguenze della sua iniziativa, inizialmente ne pare sconvolto, colpito e disperato. tuttavia, lungo la strada evidentemente illuminati dalle sue riflessioni, il suo volto e i suoi occhi si riempiono della speranza delle idee quando credi che nulla è perduto anzi che tutto sta solo cominciando ora. questa parte del film mi ha davvero colpito. in realtà potrebbe significare molte cose (dal banalissimo "ragazzi, ci sarà un seguito" a riflessioni ben più complesse.). io intendo soffermarmi sulle possibilità più complesse cui potrebbe dare adito il finale e anzi mi piacerebbe avere un confronto con gli altri partecipanti al forum proprio su tali temi. [+]

[+] lo sguardo in camera (di faede)
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mary22 sabato 4 aprile 2009
la scena finale appunto..all'ebreo errante
67%
No
33%

Ho scritto un mio commento Mary22 (incongruenze)..poi ho letto Tommaso che in due parole ha esposto ciò che intendevo. Quanto a Brian77 ha semplicemente circoscritto il discorso al film senza fare polemiche ( gli altri le hanno fatte). Non ho ben capito cosa vuoi dire ma il film è rassicurante perfino su dinamiche di gruppo che si "ritirano" all'assistere del dramma del ragazzo suicida. Ne esce davvero malissmo il Professore..che sembra "cadere dal pero". Il film stimola a pensare alla competitività e all'aggressione..temi attualissimi...su questo mi sembra interessante discutere..non sul nazifascismo...lontano anni luce.

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gothamcitynight sabato 4 aprile 2009
a mary22 e all'ebreo errante
100%
No
0%

pemetto che avevo fatto già un commento che l'editor non ha preso perchè troppo lungo. quindi cercherò di essere piu sintetico, sperando di riuscire a dire tutto. io credo che le vostre due posizioni siano più vicine di quanto non sembrino. a mio parere, però, l'ebreo errante ha letto il libro e mary22 no. infatti, il punto di vista dell'E.E. riecheggia molto del tema di cui il libro è pregnato sin dalle prime pagine e cioè quello del rischio sempre attuale delle società (specialmente democratiche) di una deriva verso sistemi totalitari. del resto, il libro cerca proprio di dimostrare questo. il film, invece, se visto da solo può (ed anche legittimamente)suggerire una maggior riflessione sulle dinamiche di gruppo. [+]

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dvdfrnc sabato 9 gennaio 2010
a tutti
100%
No
0%

e' stato appassionante seguire questo accalorato scambio di opinioni, eppure nessuno ( a parte un accennno da Brian all'inizio) si è ricordato che nei campi non sono morti solo ebrei, ma anche zingari, omosessuali, oppositori politici, disabili, neri e tanti altri; non sono gli ebrei ad avere il monopolio del dolore, oggi loro sono diventati, inoltre, uguali alle stesse persone che per secoli li hanno perseguitati. Per voi è giusto quello che fanno? Io non sono antisemita, anzi sono anche un appassionato di cultura e storia ebraica, ma non è giusto che abbiano occupato quelle terre, e che abbiano eletto Gerusalemme capitale del loro stato, una città importante per tre religioni, e che per questo sarebbe dovuta rimanere indipendente. [+]

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brian77 giovedì 22 settembre 2011
come mai?
100%
No
0%

Rivedendo casualmente questa discussione a distanza di tempo, mi distacco dal tentativo che avevo fatto di commentare il film in sé, per considerare invece i commenti che sono stati fatti. Ebbene, tutti i paladini della lotta contro le dittature parlano solo di nazismo e ci infilano poi dentro come buon peso il comunismo, anche se non c'entra con il discorso fatto dal film. Osservo che NESSUNO parla del fascismo, che è una dittatura fondata proprio sulla violenza omicida dello spirito di gruppo di cui parla il film. Come mai le dubbie professoresse di storia si preoccupano solo delle dittature di cui parlano i filmetti americani ma ignorano quella che più catastrofi ha provocato in Italia, era basata sulla prepotenza di gruppo, ha commesso mostruosità indicibili in Etiopia, in Libia, nella penisola jugoslava. [+]

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