L'onda

pemetto che avevo fatto già un commento che l'editor non ha preso perchè troppo lungo. quindi cercherò di essere piu sintetico, sperando di riuscire a dire tutto. io credo che le vostre due posizioni siano più vicine di quanto non sembrino. a mio parere, però, l'ebreo errante ha letto il libro e mary22 no. infatti, il punto di vista dell'E.E. riecheggia molto del tema di cui il libro è pregnato sin dalle prime pagine e cioè quello del rischio sempre attuale delle società (specialmente democratiche) di una deriva verso sistemi totalitari. del resto, il libro cerca proprio di dimostrare questo. il film, invece, se visto da solo può (ed anche legittimamente)suggerire una maggior riflessione sulle dinamiche di gruppo. non mi trovo concorde con mary22 quando afferma che il nazifascismo è lontano anni luce in quanto questo o qualsiasi altro sistema totalitario (che si fondi su altri ed eventuali diversi valori) è per qualsiasi società un rischio da considerare sempre come possibile a verificarsi. solo ricordandoci di ciò potremo prevenire una insorgenza di nuovi fenomeni di questo tipo. la riflessione di mary infatti è proprio tra le prime battute del film (quando il professore propone in classe il progetto ai suoi studenti, e poi...). sul professore, sono d'accordo che ne esce male; ma lui stesso era una persona piena di complessi di inferiorità nel suo rapporto tanto con la moglie quanto con i colleghi. quindi credo che sia una specie di archetipo, per darci l'idea di chi è maggiormente predisposto verso certe scelte. consiglierei a mary (se ne ha voglia,ovviamente) di leggere il libro in quanto potrebbe darle altre chiavi di lettura del film. a presto.