Come Zappoli dice nella sua recenzione, il film non ha "realmente" un baricentro, si muove su un mare di idiozia e demenzialità, che sono sicuro non fosse l'obbiettivo di Martin Short quando scrisse la sceneggiatura con Paul Flaherty e Michael Short. Per di più è girato come se fosse un programma televisivo(il che è comunque un idea originale), montaggio piuttosto mediocre, fotografia iperluminosa tipica delle riprese in studio televisivo. Tralasciando la trama e le inesattezze tecniche, notevole è il trucco applicato su Martin Short che anticipa quello di John Travolta in "Hairspray".