vittorio
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lunedì 22 giugno 2009
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così e così
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Horror discreto, ma mi aspettavo molto di più....una storia leggera, molto gotica, con un buon finale....
Complessivamente è un film mediocre!!
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scott77
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mercoledì 10 giugno 2009
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a dir poco orribile
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sarò breve e laconico. premetto solo che sono un amante del genere e ciò rincarerà maggiormente la dose.
il film parla di qualcuno che aveva una mente insana e solo da un altrettanto zelante sceneggiatore può essere stato concepito. da notare:
-trama inconsistente (sparizioni dei personaggi che non vengono spiegate)
-buchi nella sceneggiatura
-attori cani (ma il protagonista dove l'hanno preso al teatro dei limoni di Foggia?? da notare le espressioni quando è spaventato)
- il finale non arriva da nessuna parte
- effetti speciali e BMG completamente sballata nei modi e tempi.
UN FILM DAVVERO MEDIOCRE!!!! Se non volete perdere 1.30 circa della vostra vita credetemi, altrimenti scoprite voi di persona perché dico questo!!!!!!!!!
Ultima domada: ma come si può produrre roba simile
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sarò breve e laconico. premetto solo che sono un amante del genere e ciò rincarerà maggiormente la dose.
il film parla di qualcuno che aveva una mente insana e solo da un altrettanto zelante sceneggiatore può essere stato concepito. da notare:
-trama inconsistente (sparizioni dei personaggi che non vengono spiegate)
-buchi nella sceneggiatura
-attori cani (ma il protagonista dove l'hanno preso al teatro dei limoni di Foggia?? da notare le espressioni quando è spaventato)
- il finale non arriva da nessuna parte
- effetti speciali e BMG completamente sballata nei modi e tempi.
UN FILM DAVVERO MEDIOCRE!!!! Se non volete perdere 1.30 circa della vostra vita credetemi, altrimenti scoprite voi di persona perché dico questo!!!!!!!!!
Ultima domada: ma come si può produrre roba simile? come si può avere il coraggio di presentarla? davvero con la mia telecamera incorporata nel mio cellulare avrei fatto di meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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diogene
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mercoledì 3 giugno 2009
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horror patinato
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horror patinato (non raffinato) che di conseguenza non fa paura...di italiano ha solo il regista, il film è spagnolo e come il nuovo corso spagnolo (ma anche francese) scimiotta i tipici prodotti di cassetta americani: che sono veri e propri collaudati format al risparmio con colonna sonora incolore, dialoghi (addiruttura i toni), montaggio, fotografia, situazioni, già visti e rivisti fino alla nausea...questa lucrativa mancanza di rispetto per lo spettatore non finirà tanto presto a giudicare dai molti commenti entusiasti che si leggono qui
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ruvidopunk
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giovedì 14 maggio 2009
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imago mortis oculos tuo...
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Diciamo che non vorrei sentir pronunciare questa frase altrimenti rischierei di non trovarmi più gli occhi.
Non son un amante del genere horror ma questo mi è piaciuto, forse perchè non era solo sangue e splatter ma c'è la costruzione dei personaggi e della storia. Bella anche la sceltadi lasciare completamente senzariferimenti temporali precisi la scuola, sembra anni 60 ma il tutto avviene 400anni dopo la prima thalatografia...
Il film attacca con la proiezione di un'altro film -l'origine di tutto-.
Dopo n anni la verità torna a galla (ultio tema fotografico degli esami)
Bellissimi alcuni dettagi come l'evolvere degli animali della contessa, in primis un topo, poi un gatto e alla fine si intravede quello che sembra essere un pitone.
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Diciamo che non vorrei sentir pronunciare questa frase altrimenti rischierei di non trovarmi più gli occhi.
Non son un amante del genere horror ma questo mi è piaciuto, forse perchè non era solo sangue e splatter ma c'è la costruzione dei personaggi e della storia. Bella anche la sceltadi lasciare completamente senzariferimenti temporali precisi la scuola, sembra anni 60 ma il tutto avviene 400anni dopo la prima thalatografia...
Il film attacca con la proiezione di un'altro film -l'origine di tutto-.
Dopo n anni la verità torna a galla (ultio tema fotografico degli esami)
Bellissimi alcuni dettagi come l'evolvere degli animali della contessa, in primis un topo, poi un gatto e alla fine si intravede quello che sembra essere un pitone.
Morale mi ha tenuto incollato allo schermo.
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houssy
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mercoledì 13 maggio 2009
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imago mortis: de profundis
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Se da un lato il cinema italiano da (l'appena criticato Solo un padre), dall'altra il cinema italiano toglie. Impossibile difendere un pasticcio come Imago mortis, raramente un film è risultato essere così sballato e fuori fuoco. In breve la sconclusionata trama: in una scuola di cinema sperduta in mezzo ai boschi (?) uno studente è perseguitato da visioni di un giovane con la testa spaccata, il mistero si infittisce quando il protagonista rinviene in una grotta un tanatoscopio (????) oggetto creato da un certo Fumagalli (???????????) per poter fotografare l'ultima immagine impressa sulla retina di coloro che muoiono... Una cazzata, direte voi ed avete assolutamente ragione! L'ambientazione è delirante, la trama è un pretesto per terrorizzare chi è a caccia di spaventi da recita parrocchiale e gli interpreti si aggirano per la pellicola affetti da un irritante compiacimento.
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Se da un lato il cinema italiano da (l'appena criticato Solo un padre), dall'altra il cinema italiano toglie. Impossibile difendere un pasticcio come Imago mortis, raramente un film è risultato essere così sballato e fuori fuoco. In breve la sconclusionata trama: in una scuola di cinema sperduta in mezzo ai boschi (?) uno studente è perseguitato da visioni di un giovane con la testa spaccata, il mistero si infittisce quando il protagonista rinviene in una grotta un tanatoscopio (????) oggetto creato da un certo Fumagalli (???????????) per poter fotografare l'ultima immagine impressa sulla retina di coloro che muoiono... Una cazzata, direte voi ed avete assolutamente ragione! L'ambientazione è delirante, la trama è un pretesto per terrorizzare chi è a caccia di spaventi da recita parrocchiale e gli interpreti si aggirano per la pellicola affetti da un irritante compiacimento. Il demerito più grande di Imago mortis, risiede però nel saper anestetizzare anche lo spettatore più euforico, abbandonandolo in un pietoso stato di semincoscienza, generato dall' onnipresente noia che ammanta tutto e tutti. Se infatti certe ingenuità si riescono a perdonare, quello che risulta impossibile da mandare giù, sono le lunghe e lente camminate ad effetto nei corridoi della scuola, i pistolotti sulla tanatologia e più di ogni altra cosa, l'imbarazzante finale stile Scooby-doo. Se il futuro del cinema di genere italiano è affidato a pellicole come questa, stiamo freschi.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il finale idiota alla Sccoby-doo è davvero ridicolo.
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(di fluturnenia)
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francesc0
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sabato 9 maggio 2009
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pessimo film
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si tratta semplicemente di un pessimo film. le iniziali aspettative su questo film italiano e la curiosità iniziale per la storia narrata non trovano il giusto riscontro nella narrazione che diventa col passare dei minuti sempre meno gradevole, prevedibile, noiosa.
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marta rossi
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giovedì 7 maggio 2009
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gradevole
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Leggo i pareri di altri su questo film sono contrastanti c'è chi lo definisce una schifezza e chi lo trova carino. Forse è vero se il regista fosse stato un altro lo avrebbe sviluppato diversamente. Comunque lo trovato gradevole, non rimarrà certamente negli annuali del cinema ma può meritare che gli dedichiate due ore della vostra vita. Vi invito a guardarlo e a giudicarlo voi.
p.s. non è un film horror
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marcom_to
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lunedì 4 maggio 2009
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thriller scialbo
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Commento personale. Questo film parte con una buona trama di fondo ed una degna ambientazione. Alcune inquadrature mi piacciono veramente e sono degne di nota. Tuttavia qualcosa non funziona. Il personaggio principale interpreta il ruolo di ragazzino piagnucoloso per tutta la durata del film. Malgrado le ambientazioni scure non si avverte nessun senso di pericolo nascosto. I personaggi del film sono scialbi. Per provare paura ci si deve affezionare ai protagonisti, ma questi risultano tuttavia noiosi e stereotipati.Il fantasma del giovane senza occhi e' poco credibile (meglio i fantasmi del cinema Coreano), e le frequenti apparizioni irritano lo spettatore con colpi di scena scontati e rivisti.
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Commento personale. Questo film parte con una buona trama di fondo ed una degna ambientazione. Alcune inquadrature mi piacciono veramente e sono degne di nota. Tuttavia qualcosa non funziona. Il personaggio principale interpreta il ruolo di ragazzino piagnucoloso per tutta la durata del film. Malgrado le ambientazioni scure non si avverte nessun senso di pericolo nascosto. I personaggi del film sono scialbi. Per provare paura ci si deve affezionare ai protagonisti, ma questi risultano tuttavia noiosi e stereotipati.Il fantasma del giovane senza occhi e' poco credibile (meglio i fantasmi del cinema Coreano), e le frequenti apparizioni irritano lo spettatore con colpi di scena scontati e rivisti. Volendo paragonare questo film ad un altro mi viene in mente solo 'Il Nascondiglio' di Pupi Avati. Stesso trailer promettente e film deludente non appena dopo dieci minuti di lungometraggio. Consiglierei di vedere piuttosto Session 9 per chi non l'ha visto, ammesso che vogliate gustarvi un thriller. Fate un confronto e fatemi sapere.
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fluturnenia
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venerdì 24 aprile 2009
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lezioni di etimologia
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Bando alle ciance e ai dettagli romantici e crepuscolari: il film racconta di come un ragazzo codardo e frignone, perennemente in preda ad attacchi di panico (è anke vero ke ha da poco perso i genitori in un incidente) è perseguitato da un fantasma ed è vittima di strani sogni allucinatori. Classico caso di "rape & revenge". Tutto questo lo conduce alla scoperta di un sinistro e mortifero marchingegno. Questa è bella! Per decenni l'intero corpo docente, malvagio e corroso da desideri di indicibili nefandezze, ha cercato in lungo e in largo questa macchina leggendaria, in realtà usata in passato e poi scomparsa misteriosamente. Toh, che un moccioso studente accademico pauroso pure della sua ombra fa' scoperte impossibili.
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Bando alle ciance e ai dettagli romantici e crepuscolari: il film racconta di come un ragazzo codardo e frignone, perennemente in preda ad attacchi di panico (è anke vero ke ha da poco perso i genitori in un incidente) è perseguitato da un fantasma ed è vittima di strani sogni allucinatori. Classico caso di "rape & revenge". Tutto questo lo conduce alla scoperta di un sinistro e mortifero marchingegno. Questa è bella! Per decenni l'intero corpo docente, malvagio e corroso da desideri di indicibili nefandezze, ha cercato in lungo e in largo questa macchina leggendaria, in realtà usata in passato e poi scomparsa misteriosamente. Toh, che un moccioso studente accademico pauroso pure della sua ombra fa' scoperte impossibili. Per la cronaca: nel film lo strambo aggeggio appare in un filmato amatoriale, girato in passato dagli stessi professori, sotto il nome di thanatografo (dal greco thanatos= morte e grapho = scrivo, nel senso + largo del termine, imprimere, incidere, tracciare. In realtà viene chiamato da tutti i personaggi tanatoscopio (dal greco scopion = osservare). Nessuno dei due è mera invenzione letteraria, infatti negli anni '60 in ospedale per accertare la morte si utilizzava il tanatografo, uno strumento che per venti minuti misurava l’effettiva assenza del battito mentre il tanatoscopio è uno strumento scientifico con cui si misura, per via rettale, la temperatura cadaverica per stabilire da quanto tempo è avvenuta la morte di un individuo, in relazione a fattori ambientali, fisiologici e patologici. Errore evidente fù commesso: il suffisso grafo ha significato ben diverso da scopio. Codesta macchina serve per impressionare una foto con l'ultima immagine che nella retina fissa nel suo accadere il momento prima della morte, dopo di che il soggetto sottoposto alla tortura del tanatoscopio muore. Il suffisso è ovviamente sbagliato se commisurato allo scopo e al risultato a cui è preposto e atto lo strumento. E' quindi corretto chiamarlo thanatografo ma evidentemente scopio è foneticamente più appettibile. Detto questo mi limito a dire che è tutto vero quel ke vien detto nelle recensioni precedenti: atmosfere stupende, scenografie eccellenti, regia, sceneggiatura ben curate nei minimi particolari. Ma mi spiace dirlo la fotografia è sempre la solita pessima italianata, scarsa nelle intenzioni e pessima nei risultati. La trama sarebbe niente affatto male ma il copione rende il tutto di una noia MORTALIS. E' proprio il caso di dire che un film così invoglia una sana e profonda meditatio mortis... nel senso di rendersi conto come il cinema italiano sia + morto che vivo. Dario Argento insegna: lui è ulò re dell' horror vacui (si! degli orrori inutili). Voto: 3 spaccato!
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