francesco manca
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sabato 15 marzo 2008
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"de palma: la vera verita'"
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Comincierei subito dicendo che De Palma ha voluto, secondo me, dirigere e raccontare a suo modo questo film, insieme a tutte le altre cose, anche e soprattutto per staccarsi e prendere un pò di respiro dall'aria tesa e soffocante che da un pò di anni a questa parte gira a Hollywood... Ed esattamente così è stato...infatti, Redacted, non appare neanche lontanamente un film "Hollywoodiano", non è girato con sei/sette macchine da presa Panavision con cui sono stati realizzati prodotti altamente commerciali come 300 o il recente 10.000 B.C., non ha un budget cosmico e consistente e lo stesso vale per il cast, composto interamente da attori sconosciuti o addirittura esordienti... Avendolo (volutamente) visto con molta cura e attenzione, ho potuto notare che De Palma riesce in neanche 90 minuti, a suddivere la sua opera in 3 parti precise e ben definite: la vita quotidiana dei soldati americani in Iraq - lo stupro l'uccisone della ragazzina e della sua famiglia da parte di due di loro - le conseguenze di questo tragico fatto.
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Comincierei subito dicendo che De Palma ha voluto, secondo me, dirigere e raccontare a suo modo questo film, insieme a tutte le altre cose, anche e soprattutto per staccarsi e prendere un pò di respiro dall'aria tesa e soffocante che da un pò di anni a questa parte gira a Hollywood... Ed esattamente così è stato...infatti, Redacted, non appare neanche lontanamente un film "Hollywoodiano", non è girato con sei/sette macchine da presa Panavision con cui sono stati realizzati prodotti altamente commerciali come 300 o il recente 10.000 B.C., non ha un budget cosmico e consistente e lo stesso vale per il cast, composto interamente da attori sconosciuti o addirittura esordienti... Avendolo (volutamente) visto con molta cura e attenzione, ho potuto notare che De Palma riesce in neanche 90 minuti, a suddivere la sua opera in 3 parti precise e ben definite: la vita quotidiana dei soldati americani in Iraq - lo stupro l'uccisone della ragazzina e della sua famiglia da parte di due di loro - le conseguenze di questo tragico fatto. Dato che sicuramente tutti voi che (credo) non abbiate ancora avuto modo di vedere il film, vi posso confermare quello che aspettate e sperate di sentire: sì ! De Palma ha fatto un film potente, sconvolgente e di forte impatto emotivo. L'aver girato il tutto usando la camera digitale, ha senza dubbio reso più vivido lo stile di vita dei soldati, e in particolar modo, la famosa e tanto discussa scena dello stupro, che viene mostrata allo spettatore attraverso l'obiettivo di una mini camera ad infrarossi, dato che, quando i soldati hanno commesso quel terribile scempio, in Iraq erano le 23.30 circa... quel che fa ancor più rabbrividire, è che uno dei soldati che a partecipato allo stupro, aveva posizionato appunto la mini camera sul suo elmetto, non dicendolo però ai suoi compagni che hanno poi vergognosamente agito sulla povera giovane, dicendo: "non vorrei che i ragazzi si sentissero a disagio..." Quel che ho capito guardando questo Redacted, è che De Palma ha fortemente voluto realizzare un film, o meglio, un mockumentary arrabbiato, vivido, reale, crudo, spietato, e allo stesso tempo, commovente, drammatico, freddo e agghiacciante, che sono in fin dei conti le stesse sensazioni provate dai soldati americani che combattono, sia nella pellicola che nella vita reale, al guerra in Iraq. Non è sbagliato, a mio avviso, paragonare Redacted proprio alla causa scatenante di tutto ciò, che è ovviamente l'11 Settembre 2001, giorno in cui furono rase al suole le Torri Gemelle del World Trade Center, che ha ispirato già 3/4 prodotti cinematografici, soprattutto perchè gli stessi protagonisti del film di De Palma, si sentono realmente incazzati e assetati di vendetta contro il popolo iraqueno, che ha vergognosamente e letteralmente strappato agli Stati Uniti D'America uno dei simboli portati della propria storia. Non penso di sbagliare ritenedo Redacted un film assolutamente primitivo, nel senso che, De Palma ha raccontato in modo impeccabile e appassionante una storia violenta che va senza dubbio a parare su un vecchio detto che recita in questo modo: usando violenza contro violenza si ricava solo violenza... In definitiva, Redacted è un film che mantiene per tutta la durata lo stesso ritmo musicale, che, soprattutto nella parte iniziale, da allo spettatore l'impressione e la sensazione che qualcosa stia per esplodere, con l'intento di sconvolgerlo, spaventarlo ed emozionarlo...De Palma ha finalmente mostrato la "Vera Verità" !!
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motasex
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mercoledì 12 marzo 2008
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truth is the first casualty of war
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due domande: ma questo film ha vinto il leone d'argento e lussuria quello d'oro?!?!?!?!?!??!?? e poi, ma non oseranno mica tradurlo i distributori della terra dei cachi?!?!?!?!?!
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macs a bologna
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martedì 11 marzo 2008
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l'orrore, l'orrore, l'orrore.....
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dopo mann, wenders, altman e lynch, un altro "grosso nome" di hollywood passa al digitale, e il risultato trasforma lui, il suo cinema e la cinematografia tutta. redacted vale come e per certe ragioni perfino più di full metal jacket, apocalypse now e la sottile linea rossa. il gusto per i piani-sequenza, per la verità-menzogna della macchina da presa e per la violenza umana presenti nelle sue precedenti opere qui si perfeziona arrivando a sublimarsi. il mockumentary, ormai vero e proprio genere(forgettin' silver, accordi e disaccordi, il cameraman e l'assassino, the blair witch project......), e il film in soggettiva, altro piccolo sottogenere (guy, la donna proibita.....) spesso in passato si sono rivelati -a parte rari casi- esercizi di stile godibili ma fini a se stessi; ed ecco che il re dell'esercizio di stile si ricorda del suo vittime di guerra, assai pomposo e retorico, si ispira a una storia vera, si arma di videocamere digitali e le usa per riprodurre la realtà come la conosciamo ai giorni nostri.
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dopo mann, wenders, altman e lynch, un altro "grosso nome" di hollywood passa al digitale, e il risultato trasforma lui, il suo cinema e la cinematografia tutta. redacted vale come e per certe ragioni perfino più di full metal jacket, apocalypse now e la sottile linea rossa. il gusto per i piani-sequenza, per la verità-menzogna della macchina da presa e per la violenza umana presenti nelle sue precedenti opere qui si perfeziona arrivando a sublimarsi. il mockumentary, ormai vero e proprio genere(forgettin' silver, accordi e disaccordi, il cameraman e l'assassino, the blair witch project......), e il film in soggettiva, altro piccolo sottogenere (guy, la donna proibita.....) spesso in passato si sono rivelati -a parte rari casi- esercizi di stile godibili ma fini a se stessi; ed ecco che il re dell'esercizio di stile si ricorda del suo vittime di guerra, assai pomposo e retorico, si ispira a una storia vera, si arma di videocamere digitali e le usa per riprodurre la realtà come la conosciamo ai giorni nostri. you tube, blog, videodiari, telecamere a circuito chiuso, telegiornali, sono diventati un ulteriore modo di "vedere", ormai alla pari dei nostri occhi. il film comincia incuriosendo, e in un'ora e mezza porta lo spettatore a un finale di emozione assoluta, nel quale la retorica e la profondità, la sincerità e la finzione si amalgamano senza possibilità di essere più separate. è come se tutta la carriera di de palma fosse servita per arrivare a redacted, per rendere il suo e il nostro occhio gli occhi meccanici delle videocamere digitali di questi anni duemila, definitivamente elevate in meno di una decina d'anni a strumenti alla pari delle cineprese tradizionali. il fatto che il regista abbia scelto di non far proiettare il film ma di venderlo a sky e di distribuirlo in dvd potrebbero insinuare un dubbio: forse sì, forse il cinema è stato sgozzato e decapitato definitivamente, perché in effetti redacted trova la sua sede di visione migliore nel piccolo schermo, ma più che in quello del televisore, nello schermo piatto di un computer portatile, cosa che invece non avveniva con il suo "gemello tecnico", arca russa di sokurov, lungo piano sequenza in digitale che per la "magia" della storia e la sontuosità degli interni si prestava ancora a far sognare gli spettatori sulle poltroncine delle sale cinematografiche. in ogni caso, difficile però non invidiare coloro i quali hanno avuto l'onore e la fortuna di vederlo all'ultima mostra del cinema di venezia.
rileggendo il mio commentino si capisce che ho appena terminato di vederlo, sono un po' troppo assolutista e superficiale, ma GIURO CHE QUESTO E' UNO DEI DIECI O VENTI FILM PIU' IMPORTANTI MAI FATTI!! impossibile d'ora in poi non citarlo in qualsiasi manuale di cinema, non solo di genere.
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