angelina
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giovedì 27 dicembre 2007
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psicologia spicciola.
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duello psicologico avvincente...tempi decisamente troppo lunghi...ritmo assente...trama storica insufficiente per far comprendere i fatti.
voto:6-
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bandolero stanco
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mercoledì 26 dicembre 2007
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troppe sorprese, non tutte gradite.
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Troppo lungo e troppo lento. Cast eccezionale, un bravissimo Andrew Dominik che pecca però di ambizione prolungando la storia di almeno 40 minuti. Sono stata, comunque, soddisfatta se non ci fosse stato il fastidioso rumore di una sala piena che si svuotava poco alla volta. Fate attenzione: riserva molte sorprese, non a tutti gradite. Esempio: si crede di andare a vedere un western e invece tutto è, tranne quello! Non bisogna aspettarsi scene coinvolgenti e un po' di suspance. Inoltre, entri nella sala che la fine già la conosci (vedi titolo), deve esserci qualcosa che induca a restare. Ognuno trovi la sua motivazione!
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mat1907
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martedì 25 dicembre 2007
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trampolino x l'oscar??
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davvero un gran bel film!.... curato nei particolari... tutto ruota intorno all'assassino:Robert Ford interpretato da un ottimo Casy Affleck..ke dimostra d poter ambire alla candidatura all'oscar.. e poi un insolito e barvissimo Bradd Pitt nel ruolo d Jassy James..la sua interpretazione vale anchessa la candidatura all'oscar... ottima la Fotografia e straordinaria la ColonnaSonora.... il tutto arricchiro da una fondamentale Voce Narrante fuori campo!.... un ottimo Western-Drammatico!
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gerry
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lunedì 24 dicembre 2007
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fantastico pitt
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molto bello e molto curato nei particolari a chi piace questo genere di film gli consiglio di guardarlo molto attentamente non restera deluso poi un grandissimo brad pitt e un ottimo casey affleck
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fanaticjoker
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domenica 23 dicembre 2007
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c'è tutto nel titolo... ed il film va oltre!
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il titolo, troppo lungo, descrive già il fim. non un selvaggio western (perchè ne abbiamo ancora bisogno?) ma un viaggio psicologico nella fredda stagione di un eroe, sanguinario, eppur leggendario, giunto alla sua fine: decisa dal suo fan più accanito che leggeva delle sue leggende sui giornalini dell'epoca... spinto dalle parole che ha letto ad essere leggendario come il suo eroe. dimenticatevi le sparatorie ed i saloon, quell'america è dimenticata, oggi gli eroi hanno i sentimenti, sono aggrediti dalle proprie ombre e dalla loro stessa cattiveria che prende il sopravvento, anche su loro stessi. era così il caro "west", oppure possiamo vedere la nostra epoca in quei vetri sfocati delle porte che c'aprono verso le lande di quelle terre desolate? rincorriamo anche noi i nostri miti, dimostrandoci forti, per non lasciarci sconfiggere dalle paure?
ci sono degli spari lungo il film, che risuonano come segnali di morte che noi invece ormai li diamo per scontati.
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il titolo, troppo lungo, descrive già il fim. non un selvaggio western (perchè ne abbiamo ancora bisogno?) ma un viaggio psicologico nella fredda stagione di un eroe, sanguinario, eppur leggendario, giunto alla sua fine: decisa dal suo fan più accanito che leggeva delle sue leggende sui giornalini dell'epoca... spinto dalle parole che ha letto ad essere leggendario come il suo eroe. dimenticatevi le sparatorie ed i saloon, quell'america è dimenticata, oggi gli eroi hanno i sentimenti, sono aggrediti dalle proprie ombre e dalla loro stessa cattiveria che prende il sopravvento, anche su loro stessi. era così il caro "west", oppure possiamo vedere la nostra epoca in quei vetri sfocati delle porte che c'aprono verso le lande di quelle terre desolate? rincorriamo anche noi i nostri miti, dimostrandoci forti, per non lasciarci sconfiggere dalle paure?
ci sono degli spari lungo il film, che risuonano come segnali di morte che noi invece ormai li diamo per scontati. viene ben descritto il terrore del personaggio interpretato da Brad Pitt che causa con chi gli sta affianco, non con scene d'azione, ma rimanendo spettatore, lasciandoti pensare, non asfissiandoti con inquadrature lampo che servono solo a mischiare le carte, non a svelarle con un'ottima mossa d'astuzia.
Se volete... buona visione
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marcostraz
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sabato 22 dicembre 2007
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jasse james e robert ford
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L'ho visto stasera e mi è piaicuto molto...mi sembra un film molto ben costruito, ovviamente non è un western "classico", manca di molti degli elementi tradizionali del genere, ma non per questo sfigura...anzi...molto belle a mio avviso le interpretazioni degli attori, specie Brad Pitt (che in passato non mi aveva molto convinto)...splendidamente delineata la figura crepuscolare di questo eroe malato, ormai rassegnato ad uscire di scena, appesantito da una figura leggendaria che non sente sua e che opprime la sua persona...ma all'altezza anche la figra del "codardo" Robert Ford, un bel personaggio, molto tormentato, che si evolve man mano che il film va avanti da ingenuo ammiratore a giustiziere implacabile.
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L'ho visto stasera e mi è piaicuto molto...mi sembra un film molto ben costruito, ovviamente non è un western "classico", manca di molti degli elementi tradizionali del genere, ma non per questo sfigura...anzi...molto belle a mio avviso le interpretazioni degli attori, specie Brad Pitt (che in passato non mi aveva molto convinto)...splendidamente delineata la figura crepuscolare di questo eroe malato, ormai rassegnato ad uscire di scena, appesantito da una figura leggendaria che non sente sua e che opprime la sua persona...ma all'altezza anche la figra del "codardo" Robert Ford, un bel personaggio, molto tormentato, che si evolve man mano che il film va avanti da ingenuo ammiratore a giustiziere implacabile...molto ben congegnate a mio avviso le alternanze tra il racconto e la memoria (la voce fuori campo), e molto ben abbinata anche la musica (specie nel secondo tempo)...a mio avviso azzeccate la lunghezza e il ritmo del film, funzionale alla storia e all'appesantimento ricercato delle due figure principali...insomma sono uscito davvero soddisfatto dalla visione di questo film...
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sergio
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domenica 16 dicembre 2007
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jess james il capolavoro di dominik
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Jesse James il nuovo film di Dominik
Il film costituisce una acuta analisi dell'epopea americana. La figura del bandito Jesse è trasfiguata, ed assurge ad emblema di una nuova realtà che cerca i suoi spazi. Dopo la colonizzazione della grande prateria americana, col sorgere delle metropoli ancora in stato embrionale, cominciano a perdersi quegli ideali di fondo,sia pur elementari, che avevano caratterizzato la prima fase della storia americana. Pur nelle sue contraddizioni e nelle sue crudeltà, il pioniere rappresentava la purezza. E'a questa primitiva purezza che Jesse tende il suo essere, e a tale "ritorno" vorrebbe guidare coloro che hanno fiducia in lui, e lo ammirano. Ma è solo una figura anacronistica che anela con una sbagliata filosofia di vita, ad ideali di purezza che non sono più patrimonio della sua epoca.
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Jesse James il nuovo film di Dominik
Il film costituisce una acuta analisi dell'epopea americana. La figura del bandito Jesse è trasfiguata, ed assurge ad emblema di una nuova realtà che cerca i suoi spazi. Dopo la colonizzazione della grande prateria americana, col sorgere delle metropoli ancora in stato embrionale, cominciano a perdersi quegli ideali di fondo,sia pur elementari, che avevano caratterizzato la prima fase della storia americana. Pur nelle sue contraddizioni e nelle sue crudeltà, il pioniere rappresentava la purezza. E'a questa primitiva purezza che Jesse tende il suo essere, e a tale "ritorno" vorrebbe guidare coloro che hanno fiducia in lui, e lo ammirano. Ma è solo una figura anacronistica che anela con una sbagliata filosofia di vita, ad ideali di purezza che non sono più patrimonio della sua epoca. Magistrale interpretazione di Brad Pitt che sarà senza dubbio premiata dalla critica, se non da un pubblico ottuso in cerca del solito filmetto western rivisitato sotto il periodo natalizio.
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claudio salvati
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lunedì 10 dicembre 2007
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dozzinale scempio ai danni dell'epica americana.
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THE ASSASSINATION OF JESSE JAMES BY THE COWARD ROBERT FORD: di Andrew Dominik, con Brad Pitt, Casey Affleck, Sam Shepard, Mary Louise Parker.
Brad Pitt cavalca la lunga onda del mito della Frontiera, portando a Venezia la sua ultima fatica attoriale: The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford.
Titolo lungo, mai quanto la sua durata, la pellicola di Andrew Dominik rilancia, attraverso l’impiego di paessaggi maestosi e una fotografia preziosa, quel senso di protagonismo che ha sempre accompagnato i grandi personaggi e gli eroi del passato attraverso la Storia.
Il film, come appunto l’esplicativo titolo chiarisce, racconta del codardo Robert Ford, che vivendo della luce riflessa del mitico Jesse James (il più ricercato e noto bandito del West), si fissa dapprima col voler far parte del suo gruppo di fidati, poi decide di ucciderlo per intascare la lauta ricompensa e diventare altrettanto famoso.
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THE ASSASSINATION OF JESSE JAMES BY THE COWARD ROBERT FORD: di Andrew Dominik, con Brad Pitt, Casey Affleck, Sam Shepard, Mary Louise Parker.
Brad Pitt cavalca la lunga onda del mito della Frontiera, portando a Venezia la sua ultima fatica attoriale: The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford.
Titolo lungo, mai quanto la sua durata, la pellicola di Andrew Dominik rilancia, attraverso l’impiego di paessaggi maestosi e una fotografia preziosa, quel senso di protagonismo che ha sempre accompagnato i grandi personaggi e gli eroi del passato attraverso la Storia.
Il film, come appunto l’esplicativo titolo chiarisce, racconta del codardo Robert Ford, che vivendo della luce riflessa del mitico Jesse James (il più ricercato e noto bandito del West), si fissa dapprima col voler far parte del suo gruppo di fidati, poi decide di ucciderlo per intascare la lauta ricompensa e diventare altrettanto famoso.
Non gli andrà bene, dal momento che, sparandogli alle spalle con moglie e figli presenti, contribuirà a rendere immortale il ricordo nella gente di questo novello Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri, firmando, a causa del crescente rancore della gente, la sua condanna a morte, avvenuta attraverso una vendetta trasversale di qualche altro fanatico.
Torrenziale, con la sua saccente voce fuori campo atona e poco partecipativa, il film è piatto e monocorde, senza tensione palpabile e totalmente incapace di cogliere l’elegia e il lirismo di una storia nella Storia.
Il regista scivola più volte nella tipica agiografia dei ripetitivi film biografici, facendo di questo eroe amato da tutti un crogiuolo di virtù, anche laddove per altri sarebbero difetti, lo infarcisce di misticismo (praticava la divinazione degli eventi squartando polli e leggendovi tra le frattaglie del fegato i segni del futuro, non si faceva mai cogliere di sorpresa, aspettandosi sempre l’esatto accadimento del comportamento altrui…ma allora perché è morto?!), lo rende forte con i deboli, mai senza un cedimento di carisma e sicurezza.
Satura di eventi pleonastici, la storia è appesantita dalla manicheistica interpretazione del divo Pitt, per il quale vale l’assioma secondo cui certi ruoli sarebbe il caso di fuggirli come peste bubbonica, senza cadere in tentazione di camaleontismi gratuiti.
Non giova al film anche l’inusitata antipatia per il viscido personaggio di Robert Ford, che per Casey Affleck che lo interpreta, deve esser parso come un luogo comune di tic, occhi strabici, bocca maciullata di bava e scrollate di spalle.
Incapace, anche per motivi di nascita, a maneggiare con abilità e poesia una storia americana, il neozelandese (!) Andrew Domink vorrebbe omaggiare Ridley Scott che produce il film, con inquadrature che per il grande regista inglese sono immaginifiche visioni, mentre per lui sono accademia di scarso valore.
CLAUDIO SALVATI
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floppus
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mercoledì 5 dicembre 2007
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2 stelle?
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2 stelle a questo film e 4 a "turistas" e a "l'amore non va in vacanza"... un sito, una garanzia!
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