lucio
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giovedì 30 agosto 2007
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romania , squallore universale
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Una volta c'erano le cosiddette " mammane " che , in Italia e nel mondo intero , facevano abortire , con i ferri da calza , donne più o meno giovani . Adesso i tempi sono cambiati . La medicina e la chirurgia hanno fatto enormi e vistosi progressi . Così , nel loro ventre ci si mettono dei sondini . Cambia quidi la tecnica , ma lo squallore rimane . Anzi , a mio avviso aumenta a dismisura . Nella Romania degli anni Ottanta del secolo scorso , descritta da Cristian Mungiu in modo straordinario , una ragazza che intendeva interrompere la gravidanza poteva incamparre in un medico compiacente che chiedeva danaro ed altre prestazioni . In una Bucarest buia e tenebrosa l'emancipazione femminile era quasi una bestemmia .
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Una volta c'erano le cosiddette " mammane " che , in Italia e nel mondo intero , facevano abortire , con i ferri da calza , donne più o meno giovani . Adesso i tempi sono cambiati . La medicina e la chirurgia hanno fatto enormi e vistosi progressi . Così , nel loro ventre ci si mettono dei sondini . Cambia quidi la tecnica , ma lo squallore rimane . Anzi , a mio avviso aumenta a dismisura . Nella Romania degli anni Ottanta del secolo scorso , descritta da Cristian Mungiu in modo straordinario , una ragazza che intendeva interrompere la gravidanza poteva incamparre in un medico compiacente che chiedeva danaro ed altre prestazioni . In una Bucarest buia e tenebrosa l'emancipazione femminile era quasi una bestemmia . Erano servi gli uomini , figuriamoci le ragazze che ( come sermpre molto prima dei maschi ) già respiravano il profumo della libertà di pensiero ( e di azione ) . Il film mette a nudo una società violenta e stupida allo stesso tempo . Violenta perché , prima durante e dopo la catarsi , sono sempre le donne a pagare prezzi altissimi se intendono emanciparsi dalla triste filera di fidanzate - spose -mamme - casalinghe . Stupida per il semplice motivo che le vessazioni e le macroscopiche ingiustizie che i governanti infliggono ai governati alla fine provocano il rigetto . La Romania ne sa qualcosa . Tutti noi ricordiamo la fine che ha fatto il dittatore Ceausescu . " Quattro mesi , tre settimane , due giorni " è un manifesto contro la barbarie che ancora serpeggia in Occidente . Il film poteva essere stato girato in ogni stato europeo . Gli aborti venivano praticati così ovunque . Attualmente , soprattuto nei paesi evoluti , ci sono leggi che regolano la materia . Ma sono convinto che ancora esistono , qua e là per il mondo , situazioni di palese ingiustizia nei confronti dell'altra metà del cielo .
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[+] bah
(di stefano f.)
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laura
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mercoledì 29 agosto 2007
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sapete cosa sgnifica "spoiler"?
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non capisco che senso abbia riassumere tutte le scene, comprese quelle finali, per commentare un film. Non immaginate che chi vi leggerà può non aver ancora visto il film?????
[+] purtroppo no
(di claudia )
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[+] a me farinotti mi ha rovinato ordet !
(di simon electric inc.)
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ceck
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martedì 28 agosto 2007
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il dramma dell'aborto illegale
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Al di là di essere un film girato in modo molto coinvolgente e con la mezz'ora finale da lasciare mozzafiato(sarà successo qualcosa alla ragazza che sta per abortire?Perchè non risponde al telefono?;riuscirà l'amica ad arrivare in tempo e a buttare il feto?), il film mostra tra le altre cose quanto sia grande il dramma dell'aborto attraverso le vie illegali(perchè quelle legali non sono possibili): costringe le donne a doversi fidare ciecamente dei medici(o presunti tali) che, agendo nell'illegalità, possono avanzare richieste di qualunque tipo(vedi il dottore della pellicola, questo non dimenticando che ci sono medici che ogni giorno aiutano moltissime donne anche senza chiedere alcun compenso) o spesso con metodi tradizionali, causando la morte per infezione non solo del feto, ma anche della paziente, la quale in entrambi i casi non riceve l'assistenza sanitaria necessaria.
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Al di là di essere un film girato in modo molto coinvolgente e con la mezz'ora finale da lasciare mozzafiato(sarà successo qualcosa alla ragazza che sta per abortire?Perchè non risponde al telefono?;riuscirà l'amica ad arrivare in tempo e a buttare il feto?), il film mostra tra le altre cose quanto sia grande il dramma dell'aborto attraverso le vie illegali(perchè quelle legali non sono possibili): costringe le donne a doversi fidare ciecamente dei medici(o presunti tali) che, agendo nell'illegalità, possono avanzare richieste di qualunque tipo(vedi il dottore della pellicola, questo non dimenticando che ci sono medici che ogni giorno aiutano moltissime donne anche senza chiedere alcun compenso) o spesso con metodi tradizionali, causando la morte per infezione non solo del feto, ma anche della paziente, la quale in entrambi i casi non riceve l'assistenza sanitaria necessaria.
Dunque un film che mette in luce fatti che sono accaduti tempo fa ma che, soprattutto nell'est europeo di oggi dove è forte il richiamo ai cosiddetti "valori tradizionali"(che sfociano in omofobia e misoginia) ricorda che non devono riaccadere. Un ottimo dramma con un forte messaggio sociale.
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simon electric. inc.
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domenica 26 agosto 2007
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non buttate i feti nel cesso.
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Ha detto ciò che gli stava a cuore, e come l'ha detto. Affascinante la forza e il rigore espressivo dei suoi pianisequenza anche e soprattutto nei dialoghi (abituato forse da troppo a vederli resi in serrati e strappati montaggi di campi e controcampi); a catturare e restituire a pieno il peso di momenti di vita resi da una recitazione altissima (come la contrattazione nella stanza, o a tavola al compleanno della madre). Nel dolore della vita, senza romanticismi, facili ricatti o scorciatoie; due amiche, due donne. L'una pare una creatura caduta sulla terra, stranita ed estranea al mondo e a sé stessa (ma non indifesa, ha anche lei le sue difese psicologiche), l'altra coi piedi nel fango della realtà che la circonda, abituata a dare il giusto nome alle cose, a guardare in faccia il dolore e a portarselo dentro, come quando va dal fidanzato col peso nel cuore e nello stomaco per dovuto fare sesso con un altro, senza che questo abbia neanche lontanamente a che fare con lo squallore del tradimento, ben altro era stato quel rapporto.
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Ha detto ciò che gli stava a cuore, e come l'ha detto. Affascinante la forza e il rigore espressivo dei suoi pianisequenza anche e soprattutto nei dialoghi (abituato forse da troppo a vederli resi in serrati e strappati montaggi di campi e controcampi); a catturare e restituire a pieno il peso di momenti di vita resi da una recitazione altissima (come la contrattazione nella stanza, o a tavola al compleanno della madre). Nel dolore della vita, senza romanticismi, facili ricatti o scorciatoie; due amiche, due donne. L'una pare una creatura caduta sulla terra, stranita ed estranea al mondo e a sé stessa (ma non indifesa, ha anche lei le sue difese psicologiche), l'altra coi piedi nel fango della realtà che la circonda, abituata a dare il giusto nome alle cose, a guardare in faccia il dolore e a portarselo dentro, come quando va dal fidanzato col peso nel cuore e nello stomaco per dovuto fare sesso con un altro, senza che questo abbia neanche lontanamente a che fare con lo squallore del tradimento, ben altro era stato quel rapporto.. ma lui potrebbe capirlo ?
Film coerente, etico nei contenuti e nella forma; sì, nella forma nonostante la (famigerata ?) inquadratura del feto. Lì, è la sensibilità personale di ogni spettatore che entra in gioco, ma mentre la vedevo, trovandola certamente molto forte, interminabile ma funzionale e non gratuita; per chissà quale bizzarra associazione mi veniva alla mente "la rivoluzione non è un pranzo di gala".
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d4d1
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sabato 25 agosto 2007
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studia la storia
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ma sai di cosa stai parlando????? sei vissuto lì? Sono quelli come te ad essere il male peggiore!
Sono rumeno e mi permetto di dirtelo
Io il film devo ancora vederlo ma rispondo solo perchè sono veramente infastidito...andrò a vederlo e scriverò di nuovo...scusate l'OT
[+] non si scusi
(di miriam)
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beno
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venerdì 24 agosto 2007
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perchè????????
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no molto bello per ragazziciao!!!!!!
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kio
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venerdì 24 agosto 2007
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roberto
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giovedì 23 agosto 2007
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dedicato al papa
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4 Mesi 3 settimane 2 giorni di C. Mongiu: Film prima di tutto importante, da far vedere nelle scuole (ne proporrei anche una visione stile "cura Ludovico" ai vertici della Chiesa Cattolica...), al di là dei suoi meriti cinematografici, che sono altissimi.
La regia è coinvolgente (il film è un continuo crescendo, con alcune scene madri di fortissimo impatto emotivo, e le quasi due ore di durata volano letteralmente), il montaggio è sapiente (in un film come questo risulta fondamentale decidere cosa mostrare e cosa no, e tutte le scelte fatte, personalmente le condivido in pieno), gli attori tutti straordinari, a cominciare dalla strepitosa prova delle due protagoniste.
Il regista, inoltre risulta particolarmente simpatico per aver avuto il coraggio di inserire nel film un paio di elementi bizzarri, che altri registi, come ad esempio i fratelli Dardenne, non avrebbero mai messo: mi riferisco al neon difettoso nell'atrio dell'albergo, come lynchiano elemento disturbante, e al menù del giorno del ristorante dell'albergo, vero e proprio pezzo di "humor macabro".
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4 Mesi 3 settimane 2 giorni di C. Mongiu: Film prima di tutto importante, da far vedere nelle scuole (ne proporrei anche una visione stile "cura Ludovico" ai vertici della Chiesa Cattolica...), al di là dei suoi meriti cinematografici, che sono altissimi.
La regia è coinvolgente (il film è un continuo crescendo, con alcune scene madri di fortissimo impatto emotivo, e le quasi due ore di durata volano letteralmente), il montaggio è sapiente (in un film come questo risulta fondamentale decidere cosa mostrare e cosa no, e tutte le scelte fatte, personalmente le condivido in pieno), gli attori tutti straordinari, a cominciare dalla strepitosa prova delle due protagoniste.
Il regista, inoltre risulta particolarmente simpatico per aver avuto il coraggio di inserire nel film un paio di elementi bizzarri, che altri registi, come ad esempio i fratelli Dardenne, non avrebbero mai messo: mi riferisco al neon difettoso nell'atrio dell'albergo, come lynchiano elemento disturbante, e al menù del giorno del ristorante dell'albergo, vero e proprio pezzo di "humor macabro".
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[+] ottima recensione
(di v4v)
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[+] hai ragione, i dardenne non l'avrebbero mai fatto.
(di simon electric inc.)
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[+] roby
(di edward wood)
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[+] fai pena
(di raptus)
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[+] a raptus
(di miriam)
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[+] a raptus/2
(di miriam)
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[+] sharia ?
(di simon electric inc.)
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(di stefano)
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(di miriam)
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miriam
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giovedì 23 agosto 2007
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perché no?
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Innanzitutto l'aborto è un tema sociale ed ha valenza sociale,non solo morale,soprattutto in un Paese che ha visto su questo fronte un cambiamento come riflesso di una svolta "storica" (quanto,"di fatto", ce lo dirà solo il tempo).Ognuno avrà il diritto di interrogarsi (rappresentandola) sulla realtà di casa SUA!.Se lei è "insofferente" non vada ma non impedisca ad altri di RIFLETTERE.
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miriana
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mercoledì 22 agosto 2007
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perchè?
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Perchè fare un film sull'aborto? Sul voler abortire? Non ci sono già abbastanza donne che lo fanno nella realtà occorre pure farci un film?
Non riesco a capire, non ce la faccio proprio...sono contro qualsiasi forma di azione che possa interrompere una vita, pena di morte, eutanasia, ecc. e considero l'aborto la più aberrante e vigliacca che possa esistere...
[+] ma il film lo hai visto?
(di roberto)
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[+] miriana ratzinger?????
(di antony)
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[+] commento molto stupido, film splendido
(di mostofall)
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