bove
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lunedì 11 giugno 2007
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un bluff
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La sicumera con la quale il film era presentato ed il cast ,lasciavano presagire una grande realizzazione: In realtà l'unica sensazione che lascia il film è Noia! una sceneggiatura prolissa , la trama sconnessa , buon ultimo il condimento con un insopportabile retorica . Peccato per questa occasione fallita di De Niro alla regia che, visto i risultati spero ci risparmi altre occasioni.
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frenky
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venerdì 8 giugno 2007
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un film spettacolare
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Un film molto difficile e ben girato, con attori a livello da oscar. Molto diverso dal comune stereotipo di tanti film che già dai primi minuti si riescono a dedurre già molte conclusioni. Matt Damon, riesce a dare una grandissima interpretazione di se stesso facendo crescere il suo personaggio e a farlo quasi odiare in tante scene. La Jolie che finalmente esce dai classici ruoli sexy e interpreta una donna frustrata dalla vita che ha scelto. Ogni attore è al posto giusto nel momento giusto e non ci sono mai momenti di noia. Il mistero, la suspence e la durezza di questo film riesce difficilmente a entrare nella mente del pubblico.
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gino
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giovedì 31 maggio 2007
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l'ombra del potere - the good shepherd
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Due anni fa sperava di essersi lasciato alle spalle il passato , ma che lo perseguitava con misteriose immagini di morte e violenza. Il destino però torna a bussare alla porta i Edward Wilson, killer professionista senza p ù memoria, quando viene accusato (ingiustamente?) i aver ucciso il premier cinese
Dopo Bloody Sunday (ripreso dalla celeberrima canzone degli U2), il drama-documentario che racconta della tragedia a Londonderry nel '72 in cui 13 civili furono ammazzati dai soldati britannici (opera che vinse l'Orso d'Oro a Berlino), Paul Greengrass gira il sequel di The Bourne identity, passato a Locarno due anni fa.
Come in Bloody sunday, Greengrass usa una macchina da presa leggera (hand-cam, probabilmente) che conferisce alle inquadrature un movimento a sbalzi, a scossoni - tipico del reportage - per dare allo spettatore l'illusione che il mezzo cinematografico partecipi agli eventi narrati e non si llimiti a registrarli.
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Due anni fa sperava di essersi lasciato alle spalle il passato , ma che lo perseguitava con misteriose immagini di morte e violenza. Il destino però torna a bussare alla porta i Edward Wilson, killer professionista senza p ù memoria, quando viene accusato (ingiustamente?) i aver ucciso il premier cinese
Dopo Bloody Sunday (ripreso dalla celeberrima canzone degli U2), il drama-documentario che racconta della tragedia a Londonderry nel '72 in cui 13 civili furono ammazzati dai soldati britannici (opera che vinse l'Orso d'Oro a Berlino), Paul Greengrass gira il sequel di The Bourne identity, passato a Locarno due anni fa.
Come in Bloody sunday, Greengrass usa una macchina da presa leggera (hand-cam, probabilmente) che conferisce alle inquadrature un movimento a sbalzi, a scossoni - tipico del reportage - per dare allo spettatore l'illusione che il mezzo cinematografico partecipi agli eventi narrati e non si llimiti a registrarli. Molte location per questo film (da Mosca a Berlino) e, come sempre, tante scene spettacolari, ma l'attenzione non è posta solo sulla messa in scena; c'è un tentaivo (che, purtroppo, resta tale) di un'indagine psicologica del protagonista. La riflessione è sulla perdita (e quindi sull'importanza) della memoria, ma anche su cosa pué accadere quando un uomo si ritrova a dover confrontarsi con il proprio passato e a rimettersi in discussione.
Forse, per una storia come questa e per questo intento, é meglio il testo scritto, il best seller di Robert Ludlum da cui è stato tratto il testo cinematografico.
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lotus
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martedì 29 maggio 2007
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zero emozioni
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Pensavo che dopo tutti quei flashback....il mio sistema d'attesa sarebbe stato ripagato da qualsiasi tipo di emozione......ma in questo film non traspare passione neppure quando c'è la scena d'amore con Angelina Jolie!!!!
Tutto appare sterile.........niente emozioni ....passioni...e poi il finale: il protagonista non non cambia di un pelo, rimane glaciale,neppure la morte della ragazza del figlio gli fa capire che ha sbagliato tutto nella vita!!!!!!!
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d.l.
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lunedì 28 maggio 2007
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non lo consiglio
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Già il fatto che duri più di due ore e mezza è un fatto negativo, ma devo dire che anche il film in se non stimola l'interesse. Se poi un'attrice come la Jolie viene sprecata in un ruolo di terzo piano... (per tacere degli altri!)
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adriano lotito
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lunedì 21 maggio 2007
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noioso
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il secondo film diretto da Robert De Niro sembra confermare il fatto che l’attore di Taxi driver e Casinò sia un po’ inesperto alla regia. L’idea è buona e anche la sceneggiatura a tratti è bella ma nel complesso è un film sconquassato, pesante, poco chiaro e senza ritmo. Non c’è un evidente messaggio che il regista vuole comunicare allo spettatore, anche se l’idea fa presupporre una trama piuttosto impegnata. A rimediare in questi casi ci pensa l’azione ma il problema è la totale assenza di action nel film e il poco di buono presente viene complicato in maniera da non far neanche godere i colpi di scena presenti allo spettatore di medio livello. Non si capisce neanche il genere: vuole essere psicologico ma non lo è, action ma non lo è per niente, thriller (ma stiamo scherzando?).
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il secondo film diretto da Robert De Niro sembra confermare il fatto che l’attore di Taxi driver e Casinò sia un po’ inesperto alla regia. L’idea è buona e anche la sceneggiatura a tratti è bella ma nel complesso è un film sconquassato, pesante, poco chiaro e senza ritmo. Non c’è un evidente messaggio che il regista vuole comunicare allo spettatore, anche se l’idea fa presupporre una trama piuttosto impegnata. A rimediare in questi casi ci pensa l’azione ma il problema è la totale assenza di action nel film e il poco di buono presente viene complicato in maniera da non far neanche godere i colpi di scena presenti allo spettatore di medio livello. Non si capisce neanche il genere: vuole essere psicologico ma non lo è, action ma non lo è per niente, thriller (ma stiamo scherzando?). D’altra parte il cast è eccezionale. Matt Damon come al solito anzi più del solito, bravissimo e lo stesso De Niro regala pochi minuti di interpretazione ma straordinari. Angelina Jolie sembra regalare una delle più belle performance della sua carriera, piena dell’unica drammaticità esplicita nel film. La sceneggiatura di Eric Roth regala alcune frasi da ricordare come quella in cui Turturro spiega a Damon perché non si mette l’articolo davanti a C.I.A.: si mette l’articolo davanti a Dio?
Quella di raccontare la nascita della C.I.A. e parallelamente l’ascesa e discesa di un personaggio emblematico cercando di far godere il pubblico in meno di tre ore è un’impresa!! E non basta che alla regia stia il più grande attore di tutti i tempi!!! Ci deve stare un “regista”. Mi dispiace per De Niro che ha dedicato gli ultimi dieci anni a preparare questo progetto di cui a quanto pare fanno parte altri due film. Speriamo che non siano come questo.
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orgogliogobbo
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domenica 13 maggio 2007
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robert ma mi volevi uccidere?
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Avendo apprezzato Bronx sono andato al cinema fiducioso...purtroppo per limiti miei sulla storia americana e per la totale assenza di azione a favore di tre ore di chiacchiere...mi son ritrovato a grattarmi ben presto...storia che non mi ha mai preso e regia leggera, inesistente se non fosse per qualche flashback...
Perdonato solo perche essendo una sorta di documentario in tre capitoli da quanto ho capito....non poteva essere che così.
Da andare a vedere solo se preparati psicologicamente. Maratona.
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trilli
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venerdì 11 maggio 2007
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non lo rivedrei neanche se mi pagassero
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E' stata la prima volta che volevo uscire dal cinema, non ce la facevo più!! è pesantissimo...dura così tanto ma di sostanza c'è nè poca, si poteva benissimo tagliare molte parti inutili e insensate...sembra che abbia voluto prolungarlo a tutti i costi aggiungendo cose non necessarie...
L'idea era buona ma ha voluto complicarlo un pò troppo...
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alfa7
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martedì 8 maggio 2007
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mi sono appisolato
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roberto t.
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lunedì 7 maggio 2007
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l'ombra del sonno !!!!
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Trama che poteva essere avvincente, se solo si fosse sviluppata con ritmi decisamente più rapidi e con tagli su particolari inutuli ai fini dello sviluppo del film; inoltre risulta per lunghi tratti noioso e prevedibile;pertanto la regia risulta essere pessima, di buono solo la recitrazione degli attori protagonisti. Per il resto tanto sonno in sala per i pochi che non hanno abbandonato la sala.
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