L'aria salata |
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Un film di Alessandro Angelini.
Con Giorgio Pasotti, Giorgio Colangeli, Michela Cescon, Katy Louise Saunders, Sergio Solli.
continua»
Drammatico,
durata 85 min.
- Italia 2006.
- 01 Distribution
uscita venerdì 5 gennaio 2007.
MYMONETRO
L'aria salata
valutazione media:
3,81
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'aria negatadi FrancescoFeedback: 0 |
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venerdì 14 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il passato che ritorna e fa crollare il castello di carte di una vita in un film costruito sul ribaltamento, perche' l'educatore e' il figlio, il (ri)educato e' il padre. E cosi', Fabio gli insegna qualcosa in laboratorio, gli domanda dei suoi disegni, si preoccupa della sua salute. Come del resto e' destino di ogni figlio con ogni padre, al calar del sole. Ma qui si frantumano l'una contro l'altra due esistenze. Da una parte quella di Fabio, aspirante padre (regala i soldi per il futuro nipote), non ancora giunto a un legame 'forte' con la fidanzata (figlia di un personaggio di cui non si sente di andare fiero ma, in questo caso, a piede libero), costretto per anni a vivere di bugie sul destino di papa' (e invece a insegnare agli altri - vedi il bimbo in carcere - il coraggio della verita'), infine chiamato a ricomporre i pezzi della sua vita. Dall'altra quella di Sparti, che scegliera' di non tornare in galera perche' là dentro viveva riscaldato dal rancore per una famiglia che pensava lo avesse abbandonato e 'fregato', ora dovrebbe 'solo' aspettare la liberta', sapendo che fuori c'e' addirittura un figlio pronto ad aiutarlo. Paradossalmente un peso eccessivo con cui convivere e intanto resistere alla cattiva salute e aspettare per gli anni ancora da scontare. Meglio chiudere i conti con una vita in cui non c'e' (mai stato?) bisogno di lui. Anche se non riesco a non pensare a un finale alternativo, con Sparti che sceglie la latitanza, dimostrandosi un'anima nera capace di fregare pure il figlio pur di salvare se stesso... Forse troppo 'black' per il nostro cinema... Un film senza aria, che chiude di continuo gli attori in uno spazio angusto, come un carcere o un destino che ti chiede di chinare la testa per 'starci dentro'. E se alla fine Fabio trova il coraggio di dire 'E' mio padre', resta la prigionia di questa strana vita: in galera l'automobile devi fingere di guidarla, fuori devi pagarla anche se te la regalano. Notevole Colangeli, faccia da film sulla banda della Magliana, da noir di borgata, da Dardenne all'italiana. Esce dal carcere e chiede di andare in un luogo affollato. Finisce in un centro commerciale a guardare vetrine. L'aria salata soffia in un mondo sinistro. Il nostro.
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