lolonese
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giovedì 29 novembre 2007
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un film coi baffi
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Ottime ricostruzioni belliche(battaglione di cartagena), di spada e tecniche di combattimento. Concentrazione su qualcosa che a quanto pare anche dal vostro giudizio critico non conta piu tanto oggigiorno: la fedeltà a sè stessi.
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vittorio
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martedì 27 novembre 2007
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meglio di un sonnifero!!
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Pesantissimo, girato male, dialoghi pessimi, fotografia oscena, un polpettone difficile da digerire, un mattone pesante che si posa sulla tua testa, un sonnifero moderno.....
Da non perdere...per tutti i malati di insonnia!!
Dimenticavo...un finale squallido!!
In poche parole, decisamente brutto!!
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(di rita)
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rita
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sabato 3 novembre 2007
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io mi sono pure commossa...
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Sono personalmente convinta che dobbiamo avere ben chiaro cosa abbiamo voglia di vedere prima ancora di entrare al cinema, e forse il titolo in italiano trae un pò in inganno: chi si aspetta uno di quei filmoni epici ad alto budget, pieni di battaglie più o meno sanguinose fra valorosi guerrieri palestrati, depilati nonchè abbronzati al punto giusto, grande utilizzo di effetti speciali e computer per moltiplicare a dismisura il numero delle comparse, colpi di scena che ti fanno sobbalzare sulla poltrona del cinema, qualche bella scena di sesso (perchè no, sono tutti belli...) e qualche tocco di ironia, per cui un pò ridi e un pò piangi, e naturalmente esci al cinema soffiandoti il naso, sospirando al pensiero dei muscoli del bellone (o le tette della bellona, dipende) ecco, chi cerca questo deve cambiare cinema.
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Sono personalmente convinta che dobbiamo avere ben chiaro cosa abbiamo voglia di vedere prima ancora di entrare al cinema, e forse il titolo in italiano trae un pò in inganno: chi si aspetta uno di quei filmoni epici ad alto budget, pieni di battaglie più o meno sanguinose fra valorosi guerrieri palestrati, depilati nonchè abbronzati al punto giusto, grande utilizzo di effetti speciali e computer per moltiplicare a dismisura il numero delle comparse, colpi di scena che ti fanno sobbalzare sulla poltrona del cinema, qualche bella scena di sesso (perchè no, sono tutti belli...) e qualche tocco di ironia, per cui un pò ridi e un pò piangi, e naturalmente esci al cinema soffiandoti il naso, sospirando al pensiero dei muscoli del bellone (o le tette della bellona, dipende) ecco, chi cerca questo deve cambiare cinema. Posso consigliare Troy, Alexander, o 300, ma non Alatriste. Forse perchè l'ho visto solo ora, dopo mesi dalla sua uscita e avendo letto qualcosa sulla trama sapevo cosa aspettarmi da questo film. Bellissimi i costumi, la scenografia, la fotografia, i personaggi (povero Enrico Lo Verso,nella versione in lingua originale mi sembra un pò meglio), la ricostruzione dell'epoca. La drammaticità delle scene di guerra, crude, violente e poco spettacolari, l'ambientazione direi quasi claustrofobica nelle stanze e nei vicoli male illuminati, nella città della quale sembra quasi di percepire gli effluvi maleodoranti. Il racconto è purtroppo discontinuo, in un susseguirsi di episodi a volte scollegati fra loro, forse nel tentativo di ridurre il racconto di una vita in un'unico film. Probabilmente questo fa sì che ad un certo punto del film si fatichi a mantenere l'attenzione. E comunque un film molto intimo, profondo, che fa pensare. Diceva un famoso regista che un film è un bel film quando la gente uscita dal cinema continua a pensare al film almeno fino al parcheggio. Per quel che mi riguarda, posso dire che questo è un bellissimo fim, ho continuato a pensarci per tutto il giorno.
Il protagonista è pure brutto, sempre più vecchio, triste e stanco, mal messo perfino appena uscito dalla vasca da bagno. Ma ha una fierezza e una eleganza nei modi e una luce nello sguardo che contraddicono il suo aspetto. Struggente la storia d'amore (bravissima Ariadna Gil) e il suo tragico epilogo, con il dono nella collana per tanto tempo conservata e le lascrime e la dolcezza dell'ultimo saluto alla donna morente. Meraviglioso Viggo Mortensen, che era bravo ormai me ne ero accorta, ma qui l'ho trovato addirittura incredibile. La sua interpretazione da sola vale il prezzo del biglietto.
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(di capradifuoco)
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(di leo 62)
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figlio del fulmine
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mercoledì 8 agosto 2007
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il coraggio annienta l'incertezza
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Sono tantissimi i punti di merito del film: la fotografia, i costumi, le battaglie, molti dialoghi. Certo si poteva fare meglio, ma già un film che porta nelle sale la figura di un uomo diverso da quello moderno, senza speranza forse, ma fiero di andare incontro al proprio destino. Un'archetipo che per quanto misero, porta con sè tutta la sacralità dell'uomo pre-illuminista: pieno di difetti, ma anche ricco di virtù.
La lunghezza o la mancanza di una trama serrata si giustificano in quanto la pellicola è un affresco sul mondo spagnolo dei secoli XVI e XVII. E la presenza di un protagonista che regga la scena anche da solo è fondamentale in un film di questo tipo poichè è un eroe quello tratteggiato, simile a quelli delle leggende medievali, un uomo che nonstante tradimenti e bassezze, si misura sempre con il Destino, non con il rispetto delle regole, nè con le proprie aspettative o pretese in ordine alla vita.
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Sono tantissimi i punti di merito del film: la fotografia, i costumi, le battaglie, molti dialoghi. Certo si poteva fare meglio, ma già un film che porta nelle sale la figura di un uomo diverso da quello moderno, senza speranza forse, ma fiero di andare incontro al proprio destino. Un'archetipo che per quanto misero, porta con sè tutta la sacralità dell'uomo pre-illuminista: pieno di difetti, ma anche ricco di virtù.
La lunghezza o la mancanza di una trama serrata si giustificano in quanto la pellicola è un affresco sul mondo spagnolo dei secoli XVI e XVII. E la presenza di un protagonista che regga la scena anche da solo è fondamentale in un film di questo tipo poichè è un eroe quello tratteggiato, simile a quelli delle leggende medievali, un uomo che nonstante tradimenti e bassezze, si misura sempre con il Destino, non con il rispetto delle regole, nè con le proprie aspettative o pretese in ordine alla vita.
Senza un minimo di simpatia iniziale per il periodo storico o per il tipo umano rappresentato è ovvio che il film non piaccia, anche perchè non è una melensa storia politicamente corretta come tante se ne vedono oggi sugli schermi.
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un amico suo
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martedì 10 luglio 2007
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un film incapace di commuovere
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il mio voto è "1". Soprattutto anche perchè Enrico Lo Verso è la "controfigura "di un attore. Non ha capito che un attore deve saper recitare,ossia fingere,interpretare,immedesimarsi nella parte,cioè,in poche parole "essere bravo" a trasfigurare poeticamente,attraverso una tecnica mimica e linguistica(cioè quello che comunemente si dice "il sapere recitare")che ancora lui non possiede, nonostante anni di apprendistato.
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tancredi pascucci bis
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martedì 10 luglio 2007
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basta rompere.
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Se ne sono dette tante di fesserie su questo povero film. Che è un film di cappa e spada, come se bastasse vedere una spada e due baffoni a manubrio per poter concludere una simile fesseria. Che i personaggi sono scialbi: altra fesseria, questo vale solo per il personaggio ridoppiato malissimo da Enrico lo Verso, è stato rovinato un personaggio importante, per carità, ma gli altri personaggi sono eccellenti, ben caratterizzati e interpretati.
Si è detto che l'eroe non ha valori. Questa è proprio bella! Primo, l'eroe dei valori ce li ha, è un uomo onorevole e corretto, anche troppo per sua sfortuna. Secondo, anche se fosse vero che non ha valori, va detto che anni e anni passati a combattere guerre, a vedere massacri e uccisioni possono far diventare cinico chiunque.
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Se ne sono dette tante di fesserie su questo povero film. Che è un film di cappa e spada, come se bastasse vedere una spada e due baffoni a manubrio per poter concludere una simile fesseria. Che i personaggi sono scialbi: altra fesseria, questo vale solo per il personaggio ridoppiato malissimo da Enrico lo Verso, è stato rovinato un personaggio importante, per carità, ma gli altri personaggi sono eccellenti, ben caratterizzati e interpretati.
Si è detto che l'eroe non ha valori. Questa è proprio bella! Primo, l'eroe dei valori ce li ha, è un uomo onorevole e corretto, anche troppo per sua sfortuna. Secondo, anche se fosse vero che non ha valori, va detto che anni e anni passati a combattere guerre, a vedere massacri e uccisioni possono far diventare cinico chiunque. Terzo, un film non deve essere bello per le qualità morali del protagonista, ma nella sua globalità (e oltretutto i personaggi negativi sarebbero quelli più interessanti, se non fossero ridoppiati da attori come Enrico Lo Verso!). Chi ha fatto un ragionamento simile non è molto diverso dalle tredicenni deficenti che guardano un film perchè c'è l'attore dei loro sogni.
Chi ha creato questo film si è trovato di fronte a un compito enormemente difficile. Concentrare le vicende di una raccolta di libri all'interno di un unico film. Purtroppo ne è emerso un prodotto a volte troppo dispersivo nelle vicende, con dei fatti raccontati in una maniera disordinata e con degli spunti che potevano essere meglio sfruttati, ma pur essendo a tratti lento nonchè melodrammatico rimane sempre un buon film. Un altro punto difficile è stato quello di coniugare la precisione storica con la capacità di attrarre il pubblico. Il tutto, disponendo di un budget non paragonabile agli standard di hollywood. Per me questo obbiettivo è stato raggiunto. Purtroppo, vedendo i risultati del botteghino e le critiche credo di essere uno dei pochi che la pensa così. Il film, nel tentativo di raggiungere un equilibrio aureo fra spettacolarità e realismo, si ritrova a non essere nè carne nè pesce per molti. Da una parte ci sono quelli che lo criticano perchè non è abbastanza spettacolare, perchè, da veri ignoranti, non hanno idea di com'era la guerra del '600 e si aspettavano delle battaglie in stile signore degli anelli.
Poi ci sono quelli che, con una cultura di terza mano, si mettono a polemizzare contro il realismo del film perchè credono che essere così intransigenti in campo di gusti equivalga a essere intelligenti. Il film mostra la guerra dell'epoca com'era, non necessariamente spettacolare, non necessariamente eroica e non completamente incentrata sulle grandi battaglie in campo aperto, dato che quest'ultime occpano una parte minoritaria nelle manovre belliche. Per concludere, consiglio a tutti quelli che hanno mosso questo genere di critiche di andarsi a vedere un bel film dei Fratelli Vanzina, di Muccino o con Jonny Depp, perchè come si è già detto, sono buoni per staccare il cervello, anche se da acceso non è che facesse faville.
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zar
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sabato 7 luglio 2007
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no, non è stallone!!!! (deo gratias!)
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sono allibbita da alcuni commenti, ma...sono assolutamente "normali" per una generazione di "guardoni" che apprezzano solo tette e culi, crudelissime torture in primo piano con sangue e carne umana disseminati ovunque, improbabili disagi esistenziali di cocainomani, pedofili, e chi più ne ha più ne metta. QUINDI...è "normale" che questo film non sia piaciuto a molti!!! Io invece l'ho apprezzato. E sì che è lento, è vero, ed è vero che è stata concentrata una storia troppo lunga in un solo film-con diversi fenomeni negativi. Ma, finalmente, un film con una fotografia SPLENDIDA, un attore SUPERBO, la storia di un uomo che non fa "proposte indecenti", che non "intervista vampiri", ecc.ecc...
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sono allibbita da alcuni commenti, ma...sono assolutamente "normali" per una generazione di "guardoni" che apprezzano solo tette e culi, crudelissime torture in primo piano con sangue e carne umana disseminati ovunque, improbabili disagi esistenziali di cocainomani, pedofili, e chi più ne ha più ne metta. QUINDI...è "normale" che questo film non sia piaciuto a molti!!! Io invece l'ho apprezzato. E sì che è lento, è vero, ed è vero che è stata concentrata una storia troppo lunga in un solo film-con diversi fenomeni negativi. Ma, finalmente, un film con una fotografia SPLENDIDA, un attore SUPERBO, la storia di un uomo che non fa "proposte indecenti", che non "intervista vampiri", ecc.ecc....insomma, una storia da "pensare", riflettere, gustare len-ta-men-te. Un uomo obsoleto x i tempi d'oggi: non ruba, non violenta, non imbroglia, non tortura, non lusinga il potente di turno, non si depila e non va in palestra, non intreccia avventure sentimentali in ogni porto, non fugge con il bottino....sì, posso capire che alcuni trovino noiose queste storie. Io invece ringrazio sentitamente TUTTI quegli operatori del cinema che ogni tanto ci fanno intravedere che può esistere (ed è esistito)un altro modo di vivere, di intendere la qualità umana, di lasciare un segno nel mondo.
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[+] o_o
(di paolo)
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blackie 17
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giovedì 5 luglio 2007
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senza capo nè coda, noioso come pochi...
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Sinceramente, credo che questo sia un vero flop. Un film noioso, un insieme di fattarelli assolutamente non collegati, pesante ed esageratamente tragico. Non potendo contare su una trama avvincente, si incentra TOTALMENTE sul protagonista, il sex symbol (???) Viggo Mortensen, che viene troppo enfatizzato come bello e impossibile, triste e misterioso ma esageratamente serio. Tornando a parlare della trama, questo film non si puo nemmeno definire come storia della vita di Diego Alatriste, in quanto non sviluppa nemmeno bene questo tema. Si poteva incentrare il film sul rapporto tra lui e Inigo Balboa, o sul disfacimento di uno stato oramai in mano alla corruzione, o persino sulla storia d'amore tra lui e la donna (il cui nome non ricordo).
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Sinceramente, credo che questo sia un vero flop. Un film noioso, un insieme di fattarelli assolutamente non collegati, pesante ed esageratamente tragico. Non potendo contare su una trama avvincente, si incentra TOTALMENTE sul protagonista, il sex symbol (???) Viggo Mortensen, che viene troppo enfatizzato come bello e impossibile, triste e misterioso ma esageratamente serio. Tornando a parlare della trama, questo film non si puo nemmeno definire come storia della vita di Diego Alatriste, in quanto non sviluppa nemmeno bene questo tema. Si poteva incentrare il film sul rapporto tra lui e Inigo Balboa, o sul disfacimento di uno stato oramai in mano alla corruzione, o persino sulla storia d'amore tra lui e la donna (il cui nome non ricordo). Invece ogni fatto viene messo sullo stesso piano, come una monotona cronaca. Una parentesi sulla fotografia; interessante il tentativo di richiamare Velasquez, ma le immagini di richiamo sono troppo isolate dal contesto, come a voler evidenziare questo tentativo in maniera esagerata.
Un vero polpettone, assolutamente anonimo, in cui l'unica cosa notevole era la battaglia finale, divertente in quanto erano 4 gatti che combattevano fra loro, capace di far ridere dell'ingenuità del regista. Sconsiglio vivamentissimo.
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ramaja
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domenica 1 luglio 2007
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recensione completamente fuori bersaglio!
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Pessima recensione, scritta da chi evidentemente al cinema ci va solo per "staccare il cervello e divertirsi.
Ma il cinema non è (o non dovrebbe essere, suo magrado) limitatio a questo. Il cinema è il teatro dei greci, catartico, da cui si può uscire a pezzi ma con la sensazione di avere "imparato qualcosa".
L'eroe del film può essere anche antieroe, può essere anche un "Don Rodrigo" qualunque, un assassino, un analfabeta, uno che non da molto importanza alla vita altrui.
Questo film non è fatto per fare struggere le fanciulle, di grandi storie d'amore, di frasi epiche e memorabili: è un film di fango, di snague e di polvere, prorpio quelli che indossa Mortensen, non perchè "Fatti per lui" ma perchè l'attore si cala perfettamente nel ruolo di una figura sotricamente verosimile, senza riscatto, senza speranza.
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Pessima recensione, scritta da chi evidentemente al cinema ci va solo per "staccare il cervello e divertirsi.
Ma il cinema non è (o non dovrebbe essere, suo magrado) limitatio a questo. Il cinema è il teatro dei greci, catartico, da cui si può uscire a pezzi ma con la sensazione di avere "imparato qualcosa".
L'eroe del film può essere anche antieroe, può essere anche un "Don Rodrigo" qualunque, un assassino, un analfabeta, uno che non da molto importanza alla vita altrui.
Questo film non è fatto per fare struggere le fanciulle, di grandi storie d'amore, di frasi epiche e memorabili: è un film di fango, di snague e di polvere, prorpio quelli che indossa Mortensen, non perchè "Fatti per lui" ma perchè l'attore si cala perfettamente nel ruolo di una figura sotricamente verosimile, senza riscatto, senza speranza.
Il resto del "Cine-polpettone" è cortituito da una ricostruzione storica certosina dei costumi, delle tattiche del Tercio spagnolo, del rapporto fra nobili e comuni, dei duelli, dei dialoghi fra classi sociali in una spagna che sta andando in pezzi inesorambilmente e che non ha più nulla della passata grandezza se non i ricordi e l'orgoglio, come un nobile decauduto e con le toppe.
Un film crudo, violento e senza filtro, che ci mette di fornte alla REALTA' storica che può non piacere, non divertire, ma che non di meno è esistita.
Il film probailmente NON PIACERA' alla ragazze che sono andate a vederlo con l'idea di sospirare dietro al fuastacchine Aragorn, come ad un qualunque Bloom o Connery, e rimarrano invece con il fiato sospeso e lo stomaco bloccato per due ore e mezzo, senza un lieto fine, come fosse una tragedia di Eschilo o di Sofocle, scritta per colpire duro allo stomaco.
Mi spiace sig,ra Cappi ma lei del film ha capito davvero poco.
Magari I Pirati dei Caraibi le sarebbe piaciuto di più.
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[+] provocazione?
(di schwyzer)
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[+] schhwyzer ok!!
(di paolo)
[ - ] schhwyzer ok!!
[+] noia
(di rasteno)
[ - ] noia
[+] sono con te
(di patrickbateman47)
[ - ] sono con te
[+] non mi è dispiaciuto
(di armoredsaint)
[ - ] non mi è dispiaciuto
[+] brava ,appropriato ,condivisibile
(di weach)
[ - ] brava ,appropriato ,condivisibile
[+] siamo tutti matti!
(di marcobezzi)
[ - ] siamo tutti matti!
[+] meno arroganza!!!!!!!!!!!!!
(di weach )
[ - ] meno arroganza!!!!!!!!!!!!!
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