Il mio miglior nemico

Come da titolo, volevo indicare questo come uno dei pochi film italiani di cui veramente ho avuto delle belle senzazioni. Si tratta di un film con molte ambientazioni tipiche, molte idee viste e riviste, ma Verdone con l'aiuto di un Muccino (cmq non molto espressivo) riesce sempre a tirare fuori risate a crepapelle. Io nel complesso lo considero un ottimo film, adatto a tutta la famiglia, adatto a chi stanco da una giornata pesante si vuole riprendere con 4 risate. Non sempre le tematiche dei film devo essere profonde o "pesanti" affinchè un film convinca...

Melodramma prevedibile che fa il verso a certe commedie di Allen svuotate di un umorismo cinico e sottile, Il mio miglior nemico è un film accattivante che prova, e con successo, a guadagnarsi il favore del pubblico. Certo, quello adolescenziale viene montato dalle battute scialbe che portano l’impronta di Muccino, fratello d’arte che strizza l’occhio agli spettatori con le sue numerose tenere espressioni da sbarbato. E quello adulto, ingraziato dai tic di un Verdone intramontabile, sfigato impenitente ma, come da manuale, redento riuscito. Il dramma generazionale, equilibrato dalle gag imponenti del raffinato e sagace regista, è infallibile. Peccato solo che il leit motiv del cinema italiano ruoti ancora una volta intorno ad una trama familiare riveduta e corretta dalla formula garantita del politically correct.

mamma mia,il film di verdone più noiso che abbia mai visto!..probabilmente questa volta ha tentato un approccio "serio" col cinema ma direi che l'esperimento non è andato a buon fine,infatti il film arranca con evidente fatica fino alla scontatissima fine....non lo salvano nemmeno quelle due o tre battutine del regista.....per quanto riguarda Muccino:insignificane,come sempre...

chissa' se verdone riuscira' mai ad uscire dalla romanaggine piu' squallida? Il giovane muccino puzza di pariolino ben studiato, la regia è piatta e televisiva, ripiangiamo i veri personaggi della romanita' che ha qualcosa da dire, come in Bianco, Rosso e Verdone, un Sacco Bello...

Semplicemente uno dei film più brutti della storia del cinema; non fa ridere, la trama è banale e vista in altri mille film, la recitazione è al livello di una soap sudamericana e ci sono degli errori nella trama che non vengono spiegati... Se vogliamo considerare "film" anche quelli di natale di Boldi e De Sica, allora in giro c'è di peggio, ma resta una spazzatura. Inguardabile; non vale due ore del mio tempo libero.

Per fortuna che c'è Verdone, almeno ogni tanto si ride. Ma come si fa a mettere insieme un soggetto così raffazzonato? Ma chi ci crede più a quegli adolescenti che continuano a cercare il padre "snaturato" ovunque e comunque, qualsiasi cosa succeda in ogni figura che incontrano? Solo nei film (più brutti e fatti male) si incontrano questi personaggi che non diventano mai reali. La scenegiatura è patetica, Muccino junior ha veramente stancato. Quando avrà 50 anni continuerà a fare e sceneggiare film sui ragazzini? Auguri (a chi avrà lo stomaco per andare a vederli).

Il mio miglior nemico ha i pregi e difetti della commedia 'malincomica' italiana: soggetto e sceneggiatura abbozzati, dialoghi improvvisati, recitazione da bar, buone gag ma poche, eccessiva pressione sul capocomico (in questo caso Verdone), ambizioni sociologiche frustrate. Noioso.

è stato un film bellissimo.Una storia semplice ma complesso,triste e allegro insomma un miscuglio di cose che rendono il film straordinario.Ke dire sicuramente chi nn l'ha visto consiglio subito l'imminente visione...cmq complimenti davvero sentiti a silvio muccino e claudio verdone...speriamo che insieme ci faranno ancora ridere per un altro film kissà dal titolo -IL MIO MIGLIOR AMICO-.........ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

"Il mio miglior nemico" ovvero: il padre. Quel padre che Orfeo Rinalduzzi non ha mai avuto ma che ha (malauguratamente e in una circostanza alquanto sgradevole) avuto modo di vedere e che finira' per essere "sostituito" proprio dal suo acerrimo nemico Achille De Bellis (bellissima e toccante in tal senso la scena al commissariato). Il Verdone piu' maturo, risoluto e inedito e' tutto qui', in un'opera intrisa di sentimenti e di contrasti che dimostra come la fiducia dei figli nei confronti dei genitori sia molto spesso mai del tutto ripagata. Straordinario Silvo Muccino e finalmente lontano dai cliche' ormai stantii Carlo Verdone che dopo "L'amore e' eterno finche' dura" ha finalmente compiuto quel salto di qualita' che ci sia aspettava e che era nell'aria gia' nell'episodio interpretato dallo stesso Verdone in "Manuale d'amore" tra l'altro set galeotto che aveva fatto scattare la scintilla della collaborazione tra i due (Muccino qui anche in veste di sceneggiatore insieme a Pasquale Plastino, Silvia Ranfagni e lo stesso Verdone). [+]

"Il mio miglior nemico" ovvero: il padre. Quel padre che Orfeo Rinalduzzi non ha mai avuto ma che ha (malauguratamente e in una circostanza alquanto sgradevole) avuto modo di vedere e che finira' per essere "sostituito" proprio dal suo acerrimo nemico Achille De Bellis (bellissima e toccante in tal senso la scena al commissariato). Il Verdone piu' maturo, risoluto e inedito e' tutto qui', in un'opera intrisa di sentimenti e di contrasti che dimostra come la fiducia dei figli nei confronti dei genitori sia molto spesso mai del tutto ripagata. Straordinario Silvo Muccino e finalmente lontano dai cliche' ormai stantii Carlo Verdone che dopo "L'amore e' eterno finche' dura" ha finalmente compiuto quel salto di qualita' che ci sia aspettava e che era nell'aria gia' nell'episodio interpretato dallo stesso Verdone in "Manuale d'amore" tra l'altro set galeotto che aveva fatto scattare la scintilla della collaborazione tra i due (Muccino qui anche in veste di sceneggiatore insieme a Pasquale Plastino, Silvia Ranfagni e lo stesso Verdone). Pochissime gag e un finale bellissimo (per come si sviluppa) a suggello di un film pensato e non solamente ben impacchettato. Onnipresenti ma bellissime le musiche di Paolo Buonvino (gia' "Ultimo Bacio" e "Ricordati di Me") che sembra tanto una raccomandazione di Muccino Jr. a Verdone dal momento che e' stato chiamato a rimpiazzare il musicista di una vita quel Fabio Liberatori sempre presente dai tempi di "Borotalco" (prima c'era stato Morricone su fido suggerimento del compianto producer Sergio Leone) e bellissima fotografia di Danilo Desideri. Produzione Filmauro che chiude di fatto un'altra collaborazione storica, ovvero quella tra la Checchi Gori Group e Verdone. [-]

Un film divertente, finalmente dopo tanti anni si è tornati a ridere con Verdone