Il mio miglior nemico

Sono ormai un po' di anni che Verdone non azzecca più un film. E anche questo ultimo ne è l'ennesima dimostrazione. Storia mai credibile, personaggi male abbozzati, un corollario di battute già sentite. Pessimo Muccino si salva solo qualche comprimario. Un film da perdere.

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verdone assolutamente in gran forma...l'accoppiata verdone - muccino è davvero carina e spero di vederli presto sul grande schermo insieme...film davvero molto carino con molte scene carine come verdone sa fare...CONSIGLIATO....

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qualche dubbio sorge spontaneo. il primo è se girare 130 scene al posto delle 90 canoniche sia un pregio, quando esse finiscono per comprendere episodi posticci e di inutile riempimento (ad esempio quella della coppia spiata dalla finestra). e ancora, se c'era davvero bisogno di girare ad istanbul e a ginevra: non è un po' provinciale come scelta? ma a parte qualche dubbio sul coprotagonista muccino, il film ha indubbiamente momenti scoppiettanti e inventa gags divertenti soprattutto grazie all'espressività mai ripetitiva di verdone. non un film perfetto certo, dove pare si voglia peccare per eccesso piuttosto che per difetto, ma che rimane piacevole e mai stucchevole aggirando ogni cedimento patetico.

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Come moltissimi film italiani dell'ultimo periodo, ad esempio "La terra" di Rubini, "Il mio miglior nemico" è caratterizzato da un ottimo avvio e da un discreto corpus, che si scontrano però con un finale non sempre all'altezza. Nonostante la presenza di scene esilaranti e la buona prestazione delle 2 prime donne Verdone e Muccino, quello che si nota è qualche buco nella sceneggiatura. Per far si che tutto quadri e che la storia abbia un seguito ci si arrampica un po sugli specchi: avete presente il famigerato cantante inglese che trova Orfeo a Roma senza alcun tipo di problema? Un personaggio inutile ai fini del film (anche se dipinge in minima parte il degrado della filgia di Achille) che viene citato per disincagliare la storia da un punto morto. [+]

Come moltissimi film italiani dell'ultimo periodo, ad esempio "La terra" di Rubini, "Il mio miglior nemico" è caratterizzato da un ottimo avvio e da un discreto corpus, che si scontrano però con un finale non sempre all'altezza. Nonostante la presenza di scene esilaranti e la buona prestazione delle 2 prime donne Verdone e Muccino, quello che si nota è qualche buco nella sceneggiatura. Per far si che tutto quadri e che la storia abbia un seguito ci si arrampica un po sugli specchi: avete presente il famigerato cantante inglese che trova Orfeo a Roma senza alcun tipo di problema? Un personaggio inutile ai fini del film (anche se dipinge in minima parte il degrado della filgia di Achille) che viene citato per disincagliare la storia da un punto morto. Per il resto tante risate, un tradimento svelato che pur lasciando una scia di drammi e veleni non manca di quel classico umorismo all'italiana, e diverse scene di grande emozione, in cui i due acerrimi nemici si ritrovano come padre e figlio nello stesso abbraccio. Sottile il finale ambientato ad Istanbul: Verdone sottolinea in un incontro all'università IULM di Milano, la semantica di questa scena, che vuole essere un ponte tra oriente e occidente. Nessuna presunzione, ma un piccolo gioco di contrasti che salva un finale poco originale, e forse un po troppo carico di buoni sentimenti. [-]

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Ragazzi il film è stato davvero karino.....fluido nelle battute, divertente al punto giusto!la storia è molto semplice, gli intrighi e il finale a sorpresa lo rendono "esilarante"...complimenti comunque alla coppia muccino ..verdone, si vede che c'è sintonia tra i due attori!!!ovviamente anche gli altri attori se la sono cavat abbastanza bene, soprattutto la moglie di achille...wow sembrava per davvero esaurita ahahah!un bel 10 x la buona sceneggiatura, le belle battute...comicità elegante e non volgare...forse c'è stata un pò d pubblicità ma a uno come verdone gli possiamo concedere questo ed altro!ciao

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Secondo me Verdone l'ha proprio azzeccata a scegliere come sua spalla in questo lavoro Silvio Muccino. La coppia, già vista in Manuale d'amore, questa volta è al centro della scena, tutto ruota attorno ai 2 protagonisti, ed il risultato è più che apprezzabile. Infatti il film, potrebbe essere solo il primo di una serie che sbancherà i botteghini italiani. L'indiscussa bravura di Carlo Verdone è confermata ancora una volta e Muccino interpreta la sua classica parte, sempre in modo professionale. La storia proposta è veramente coinvolgente e la comicità rende il tutto più lanciato e meno noioso. Ottimo esperimento destinato a far sentire i prorpi effetti.

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ero un po scettico invece è stato davvero carino...divertente scorrevole forse anke troppo divertente tanto ke i temi + profondi sui quali si articola la storia non arrivano ad emozionare + di tanto...

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Un film che affronta i problemi sia in maniera comica sia in maniera drammatica. Mi spiace, ma Verdone è una spanna sopra i registi attuali, anche se la sceneggiatura non è opera sua. La forza di Verdone sta nell'osservazione scevra da qualsiasi sovrapposizione ideologica. Anzi egli è il primo a giudicare i fallimenti delle ideologie. E' stato così per la "morte" della psicanalisi, vista per anni ossessivamente come la chiave per comprendere l'uomo sotto tutti i suoi aspetti (mi riferisco a "Ma che colpa abbiamo noi"). E' stato così per "Un sacco bello", dove la delusione traboccava sotto ogni aspetto (il prete che non sa dare le ragioni della morale cristiana, il padre comunista che non sa avere un rapporto coi propri figli, il figlio arancione sbandato, il cugino borghesuccio, la tenerezza infantile tradita dal male, il coatto privo di cultura e di amici veri). [+]

Un film che affronta i problemi sia in maniera comica sia in maniera drammatica. Mi spiace, ma Verdone è una spanna sopra i registi attuali, anche se la sceneggiatura non è opera sua. La forza di Verdone sta nell'osservazione scevra da qualsiasi sovrapposizione ideologica. Anzi egli è il primo a giudicare i fallimenti delle ideologie. E' stato così per la "morte" della psicanalisi, vista per anni ossessivamente come la chiave per comprendere l'uomo sotto tutti i suoi aspetti (mi riferisco a "Ma che colpa abbiamo noi"). E' stato così per "Un sacco bello", dove la delusione traboccava sotto ogni aspetto (il prete che non sa dare le ragioni della morale cristiana, il padre comunista che non sa avere un rapporto coi propri figli, il figlio arancione sbandato, il cugino borghesuccio, la tenerezza infantile tradita dal male, il coatto privo di cultura e di amici veri). E così è stato per "Compagni di scuola" . Ora Verdone riscopre il valore della famiglia, dell'amicizia e della paternità e lo fa nel modo che meglio gli riesce: il "melancomico", come l'ha definito suo padre. In un confronto fra due persone che provengono da mondi diversi, quello borghese e quello proletario, e che lasciano alle spalle il disastro provocato da quei mondi, si scopre il valore della vera umanità. Non è padre chi ti abbandona, o chi finge di interessarsi alla tua vita imponendoti degli schemi. Non è madre chi non sa offrire un'educazione, ma cerca confortodal figlio nelle proprie bravate adolescenziali. E' padre chi ti guida in un cammino, magari sbagliando a sua volta strada ogni tanto. E' padre colui che ti accetta come figlio, coi tuoi limiti. Colui che sa offrirti la propria esperienza. Ed è figlio chi sa perdonare i limiti del padre. Un gran bel film! [-]

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Ieri ho visto il film di Muccino e Verdone,che bella coppia sono degli attori sicuri di se,divertenti e unici,con carisma, e delle doti intellettuali da invidia,è un film molto significativo.Lo consiglio!!!

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Sono un fan di Verdone, e con questo film ho ricevuto una grande delusione. Ha dato molto spazio al partner creando dei vuoti enormi tra una scena e l'altra. Le battute sono molto scontate e non ci sono colpi di scena. Quando Verdone e' in scena ci si diverte al contrario quando lui non c'e' si sono creati dei lunghi vuoti. A volte si sperava che intervenisse lui in alcune scene per animarle un po'. Forse e' ancora lunga la strada per lasciare ampio spazio al giovane Muccino. La trama e tutto il film sembra sia stato girato in pochi giorni senza ripensare e ritoccare le scene che sono state un pochino noiose. Nel complesso, il film e' da guardare ma non con il pensiero di dover assistere ad un film come gli altri del grande Carlo Verdone. [+]

Sono un fan di Verdone, e con questo film ho ricevuto una grande delusione. Ha dato molto spazio al partner creando dei vuoti enormi tra una scena e l'altra. Le battute sono molto scontate e non ci sono colpi di scena. Quando Verdone e' in scena ci si diverte al contrario quando lui non c'e' si sono creati dei lunghi vuoti. A volte si sperava che intervenisse lui in alcune scene per animarle un po'. Forse e' ancora lunga la strada per lasciare ampio spazio al giovane Muccino. La trama e tutto il film sembra sia stato girato in pochi giorni senza ripensare e ritoccare le scene che sono state un pochino noiose. Nel complesso, il film e' da guardare ma non con il pensiero di dover assistere ad un film come gli altri del grande Carlo Verdone. Buona Visione :-) [-]

[+] quanta malvagità! (di frulla) [ - ] quanta malvagità!

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