Il mio miglior nemico

Credo che nelle intenzioni di Verdone, geniale e amatissimo attore del nostro cinema, ci fossero molti spunti interessanti da approfondire: lo scontro/incontro generazionale, la metafora del viaggio per ritrovare se stessi, la critica di una borghesia agiata e falsa, la povertà della vita senza affetti reali... A mio giudizio, però, il risultato non ne è all'altezza: ho trovato la trama lunga e farraginosa, troppi i personaggi e le ambientazioni (tutto indispensabile?), scene ripetitive, comicità a tutti i costi anche nelle situazioni più strane.. Verdone ha perso un' occasione per sfoderare migliori qualità attoriali, rimanendo nel "già fatto" e nel caricaturale, e Muccino, simpatico e spigliato è tuttavia ancora un pò troppo uguale a sè stesso. Concludo: quanta pubblicità sfacciata nella pellicola: macchine, telefonini, computers... Di pessimo gusto, a mio parere.