The Descent - Discesa nelle tenebre

Per chi ama il genere, un autentico capolavoro. Suspence a profusione, sangue, scene al limite dello splatter, regia perfetta, dialoghi minimali e azzeccati, atmosfera claustrofobica e malinconica a là "La Cosa" di Carpenter o "Alien" di Scott, buona dose di originalità. Non aggiungo altro. Letteralmente imperdibile.

io non ho capito bene che c'entra il marito con l'amica...chi me lo spiega??

Scontato.....Dall'inizio fino alla fine,tranne per gli ultimi 30 secondi che potrebbero sorprendere un pò. Una domanda: MA I CRAWLERS,IL REGISTA,LI HA PRESI IN PRESTITO DA "CREEP"?

Scontato...dall'inizio fino alla fine,tranne,FORSE,negli ultimi 30 secondi,che potrebbero sorprendere un pò.Una domanda:MA I CRAWLERS,IL REGISTA,LI HA PRESI IN PRESTITO DA "CREEP"?

Che bello andare al cinema volendo vedere un bel film horror, ma non comprando più pop corn e affini con ansia e trepidazione così come succedeva tantissimi anni fa, perché ci si aspetta il solito filmettino con la guest star alla Robert De niro (uno dei tanti che partecipano a horror dozzinali per rialzare quotazioni di mercato in ribasso) che in "Nascosto nel buio" ruba sbadigli allo spettatore a ripetizione, parafrasando, anagrammando, ripescando e rimescolando The Others, The sixth Sense, The Gift e chi più ne ha più ne metta, e ritrovarsi invece (scusate il lungo prologo) ad avere FINALMENTE paura e stringere gli occhi e saltare sulla sedia proprio come si faceva con la Casa di Sam Raimi o con Suspiria di Dario Argento, film che poi compravi e vedevi a ripetizione. [+]

Che bello andare al cinema volendo vedere un bel film horror, ma non comprando più pop corn e affini con ansia e trepidazione così come succedeva tantissimi anni fa, perché ci si aspetta il solito filmettino con la guest star alla Robert De niro (uno dei tanti che partecipano a horror dozzinali per rialzare quotazioni di mercato in ribasso) che in "Nascosto nel buio" ruba sbadigli allo spettatore a ripetizione, parafrasando, anagrammando, ripescando e rimescolando The Others, The sixth Sense, The Gift e chi più ne ha più ne metta, e ritrovarsi invece (scusate il lungo prologo) ad avere FINALMENTE paura e stringere gli occhi e saltare sulla sedia proprio come si faceva con la Casa di Sam Raimi o con Suspiria di Dario Argento, film che poi compravi e vedevi a ripetizione...e il bello è che questa paura è perfettamente reale( chi non sarebbe claustrofobico in una situazione simile?) e meravigliosamente splatter...W W W gli inglesi...nella musica e nel cinema sono insuperabili. Stomaci forti,amanti del Gore,nostalgici di Hellraiser,fans de "la Casa"...andatelo a vedere..ne vale la pena [-]

Questa una piccola sintesi delle critiche mi hanno più divertito su questo film, che sembra proprio aver fatto gridare al capolavoro.Guardatelo e poi ditemi se di capolavoro si tratta. da Porro: "Lotte con gli alieni, urla, scivolate e laghi di sangue, gambe rotte e corna postume, tutto nel prezzo del talentosissimo inglese Neil Marshall, allevato a pane e Frankenstein, laureato in zombie" Se avessi letto prima una recensione del genere non sarei mai andato a vederlo, e pensare che poi il film è giudicato dallo stesso giornalista con un bell'8! da Consoli: "Proprio sfruttando al massimo l’originalità dell’ambientazione, con un eccellente utilizzo della fotografia («Non ho voluto nessuna illuminazione aggiuntiva, ma ho preferito che si vedessero solo le torce e i razzi di segnalazione usati dalle attrici»), che Marshall riesce a stimolare il lato oscuro e segreto della mente dello spettatore" A dire il vero, a tratti, più che di paura evocata dal buio sono stato colto da paura di non capire ciò che succedeva sullo schermo. [+]

Questa una piccola sintesi delle critiche mi hanno più divertito su questo film, che sembra proprio aver fatto gridare al capolavoro.Guardatelo e poi ditemi se di capolavoro si tratta. da Porro: "Lotte con gli alieni, urla, scivolate e laghi di sangue, gambe rotte e corna postume, tutto nel prezzo del talentosissimo inglese Neil Marshall, allevato a pane e Frankenstein, laureato in zombie" Se avessi letto prima una recensione del genere non sarei mai andato a vederlo, e pensare che poi il film è giudicato dallo stesso giornalista con un bell'8! da Consoli: "Proprio sfruttando al massimo l’originalità dell’ambientazione, con un eccellente utilizzo della fotografia («Non ho voluto nessuna illuminazione aggiuntiva, ma ho preferito che si vedessero solo le torce e i razzi di segnalazione usati dalle attrici»), che Marshall riesce a stimolare il lato oscuro e segreto della mente dello spettatore" A dire il vero, a tratti, più che di paura evocata dal buio sono stato colto da paura di non capire ciò che succedeva sullo schermo.Più che sentirmi stimolato nel mio "lato oscuro" mi sono sforzato gli occhi fino a diventare cieco come le creature nosferatesche del film. concorda Rondi: "a dominare, è quasi sempre il buio totale. Per angustiare chi, nel pubblico, è disposto ad aderire." Si, fino a perdere qualche decimo di vista aggiungo. da Tornabuoni: "lascia aperto il dubbio: e se tutto fosse accaduto nella mente turbata della donna immersa nel dolore, unica sopravvissuta?" Ecco la spiegazione!! (leggere Sickboy riguardo al grande dilemma del "perchè" le protagoniste vengono trascinate nelle profondità più inesplorate)L'intero film è una fantasia post traumatica!Una donna perde il marito e la figlia in un incidente d'auto e la sua mente risponde con vampiri ciechi cannibali e amiche maciullate...anche kieslovski, ci poteva pensare..no?! Bocchi: "Ma ciò che colpisce della messinscena è il rigore deontologico, che finisce sorprendentemente per apparire libertà espressiva. Ecco, The Descent è finalmente di nuovo horror libero e consapevole" libero da che, consapevole di che, questo non ci è dato saperlo, ma la chiusa era d'effetto e questo basti. Per concludere: furbo Marshall sia nella realizzazione che nel marketing; avrà pensato:"se cito Kubrik e Scott e Boorman qualcuno magari accosterà il mio film ai loro". Ma il giornalismo cinematografico non si lascia certo influenzare. [-]

gli appassionati di horror chiedono, prima d' ogni altra cosa, un po' di sana paura. Questo film non passerà alla storia del cinema, ma fa paura, almeno a me ne ha fatta abbastanza. La tensione resta alta fino alla fine. Forse è un po' troppo truculento, ma se amate le emozioni forti, ve lo consiglio.

Non amo il genere splatter con sangue a volontà ma preferisco l'horror psicologico con tanto di suspance però onestamente devo dire che The Descent è un ottimo film horror... Insomma quando esci dalla sala non dimentichi subito il film ma anzi esci ansioso, terrificato, con quel mezzo sorriso come a dire... cavolo, ho avuto paura... almeno è quello che è successo a quelli che assieme a me han visto il film al cinema... Mi è piaciuto perchè è un horror basato non solo sul genere splatter (ripeto non amo particolarmente) ma anche sul classico horror (non vado oltre per non preannunciarvi nulla) e sulla psicologia di taluni personaggi oltre che per l'ansia dovuta ad eeventi naturali... Vi dico solo che a 1/3 del film avrei voluto lasciare la sala. [+]

Non amo il genere splatter con sangue a volontà ma preferisco l'horror psicologico con tanto di suspance però onestamente devo dire che The Descent è un ottimo film horror... Insomma quando esci dalla sala non dimentichi subito il film ma anzi esci ansioso, terrificato, con quel mezzo sorriso come a dire... cavolo, ho avuto paura... almeno è quello che è successo a quelli che assieme a me han visto il film al cinema... Mi è piaciuto perchè è un horror basato non solo sul genere splatter (ripeto non amo particolarmente) ma anche sul classico horror (non vado oltre per non preannunciarvi nulla) e sulla psicologia di taluni personaggi oltre che per l'ansia dovuta ad eeventi naturali... Vi dico solo che a 1/3 del film avrei voluto lasciare la sala... Precisiamo nulla a che vedere con i cult del genere però tra i film horror è forse in questi ultimi anni quello che mi ha provocato una certa "tachicardia"... Durante il film a quasi ogni scena di paura si sentivano diverse urla terrificanti da parte di qualche ragazza che assisteva alla pellicola... Cmq sia chiaro: non inventa nulla di nuovo come film, però è pur vero che è ben fatto e gioca veramente bene le sue carte... ps. vedetelo al cinema, ne vale la pena..... [-]

Il critico definisce il primo tempo introspettivo e claustrofobico...secondo me è piatto e superficiale,e per non tenere a zero la tensione il regista si inventa alcune soluzioni rivedibili(l'ospedale),alcune originali(il sogno la notte prima della scampagnata)..il secondo tempo è quello che ci si aspetta, tensione(ma non troppa)e cruenza(bella la scena del lago di sangue),il tutto a volte troppo scontato...per certi versi ricorda "28giorni dopo" nel far vedere la natura umana quando entra in ballo l'istinto di sopravvivenza..mentre scrivo questa recensione mi sono accorto che mi è piaciuto di più di quanto pensassi...cmq non arriva a + di tre stelle

la mia mamma mi dice di andare a vedere topolino