Un'avventura firmata Herzog
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
Werner Herzog, fra i Sessanta e gli Ottanta, è stato uno degli esponenti più celebrati di quello che è stato definito il «Nuovo Cinema Tedesco». Con opere in cui la visionarietà più accesa splendidamente si accompagnava a costanti, geniali ricerche sull'immagine. Bastino, a ricordarlo, titoli come Aguirre, furore di Dio, L'enigma di Kaspar Hauser, Woyzeck. Da una quindicina di anni, rinunciando al cinema di finzione, si è dedicato, con impegni eguali, al documentario, girando il mondo, raccontandolo e ricercando sempre al suo interno delle chiavi di lettura incendiate dall'aspirazione poetica. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2315 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 8 giugno 2006