dandy
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lunedì 11 gennaio 2016
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un'altra gemma firmata herzog.
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Il regista trova nel protagonista un soggetto quantomai congeniale al suo cinema:un sognatore "folle" come ormai non ce ne sono quasi più,ma tutt'altro che inguaribile ottimista(il suo "sogno" anche se indirettamente ha causato una tragedia che lo ha segnato a vita).Herzog come sempre si mette in gioco in prima persona,affrontando il pericolo con ironia("In celluloid we trust",afferma prima di effettuare il primo volo con Dorrington).Ma dedica attenzione anche a ciò che accade sulla terra ferma:è il minatore Mark Anthony Yhap a soprannominare il dirigibile un diamante bianco,e la sua storia non è meno appassionante di quella del protagonista.
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Il regista trova nel protagonista un soggetto quantomai congeniale al suo cinema:un sognatore "folle" come ormai non ce ne sono quasi più,ma tutt'altro che inguaribile ottimista(il suo "sogno" anche se indirettamente ha causato una tragedia che lo ha segnato a vita).Herzog come sempre si mette in gioco in prima persona,affrontando il pericolo con ironia("In celluloid we trust",afferma prima di effettuare il primo volo con Dorrington).Ma dedica attenzione anche a ciò che accade sulla terra ferma:è il minatore Mark Anthony Yhap a soprannominare il dirigibile un diamante bianco,e la sua storia non è meno appassionante di quella del protagonista.Immagini e musica sono come sempre mozzafiato,come i rondoni che sfrecciano nel cielo o vicnissimi alla cascata,i palloncini usati per testare la forza della corrente,e la cascata riflessa in una goccia d'acqua è qualcosa di veramente estasiante.C'è anche una profonda riflessione e rispetto verso un mondo incontaminato che l'occidente non è in grado di capire:ammirevole la decisione(suggerita da Yhap) di non mostrare quello che il dottore della spedizione riprende attraverso la cascata,nella grotta ancora inviolata dall'uomo.Per poi mostrare la miniera di diamanti a poca distanza dalla cascata dove la "contaminazione" è in corso e gettare un'ombra pessimista sul futuro di quel luogo.In linea col pensiero del regista,che non ha mai considerato l'armonia il denominatore dell'universo,o della natura.Se in "Grizzly Man" era quest'ultima a prevalere sull'uomo,in questo caso....
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fedeleto
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domenica 11 dicembre 2011
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il film diamante
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In questi ultimi anni Herzog riscopre il piacere del documentario ,e dopo l'interessante kalachakra ,l'impresa del regista tedesco si sposta su un uomo che ha il sogno di volare con un dirigibile e recandosi nella guyana vuole attraversare una delle cascate piu' impetuose e grandi del mondo per scoprire cosa ci sia nelle grotte delle rondini e provare quella sensazione di estremo piacere nel volare e rimanere sospesi in aria .Dopo un inizio ben chiaro (dove l'uomo ci spiega parte della sua vita ed il suo sogno di volare ),si arriva ad immagini sempre piu' spettacolari e il diamante bianco (il nome datogli da un aborigeno che lo vede in aria) e' lo strumento con cui l'uomo puo' osservare la natura ,e cio che spinge l'uomo a volare e' il suo sogno di liberta' .
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In questi ultimi anni Herzog riscopre il piacere del documentario ,e dopo l'interessante kalachakra ,l'impresa del regista tedesco si sposta su un uomo che ha il sogno di volare con un dirigibile e recandosi nella guyana vuole attraversare una delle cascate piu' impetuose e grandi del mondo per scoprire cosa ci sia nelle grotte delle rondini e provare quella sensazione di estremo piacere nel volare e rimanere sospesi in aria .Dopo un inizio ben chiaro (dove l'uomo ci spiega parte della sua vita ed il suo sogno di volare ),si arriva ad immagini sempre piu' spettacolari e il diamante bianco (il nome datogli da un aborigeno che lo vede in aria) e' lo strumento con cui l'uomo puo' osservare la natura ,e cio che spinge l'uomo a volare e' il suo sogno di liberta' .Un Herzog in forma e senza dubbio originale.
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bill horton
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venerdì 2 febbraio 2007
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poesia vera
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senza effetti speciali e senza attori Herzog estrapola dalla realtà la vera poesia del cinema:immagini meravigliose,idee e progetti reali troppo belli per sembrare veri.Un documentario che ha l'impagabile pregio di filmare "l'indocumentabile".
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nemo
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sabato 16 dicembre 2006
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spettacolare
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La natura,l'uomo,i sogni,le visioni,
la cruda realta' come ogni film del
grande Werner un capolavoro.
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