Diamante bianco sull'Amazzonia
di Silvana Silvestri Il Manifesto
Werner Herzog con The White Diamond girato in digitale su un aerostato (che porta il nome «diamante bianco»), firma uno uno dei recenti documentari che si confondono con la fiction, realizzato, si direbbe, come prototipo irraggiungibile dei canoni ormai richiesti per questo genere: i compratori si affannano a volere solo storie estreme, sempre più eccentriche, che possano reggere la guerra televisiva.
In quanto a questo Herzog è un campione, ma si muove su un piano più astratto, inafferrabile, come l'immagine estatica dell'aerostato inquadrato nella sua ariosità, visione troppo affascinante, bianca e leggiadra. [...]
di Silvana Silvestri, articolo completo (2042 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 9 giugno 2006