akamotasan
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giovedì 22 giugno 2006
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munich un messaggio ad israele da spielberg
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Notti di fuoco ,
chi tocca un ebreo muore,
faida infinita.
Durata :
Una via crucis di un messia del vecchio testamento...qui si mostra la sofferenza dell'Angelo Sterminatore.
Giudizio:
Spielberg è l'Howard Hughes dei giorni nostri.
Dopo averci fatto riflettere sullo sterminio nazista ha deciso di scrivere allo Stato di Israele, un messaggio articolato e strutturato. Il film è bello, utile e determinato (non capisco alcuni mezzucci narrativi come lo scivolone nel prefinale).
Bloopers:
le targhe, almeno per quel che riguarda l'Italia, anche se formalmente esatte, sono improbabili.
Polemiche:
a bizzeffe, ma condivido l'impostazione politica.
http://www.
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Notti di fuoco ,
chi tocca un ebreo muore,
faida infinita.
Durata :
Una via crucis di un messia del vecchio testamento...qui si mostra la sofferenza dell'Angelo Sterminatore.
Giudizio:
Spielberg è l'Howard Hughes dei giorni nostri.
Dopo averci fatto riflettere sullo sterminio nazista ha deciso di scrivere allo Stato di Israele, un messaggio articolato e strutturato. Il film è bello, utile e determinato (non capisco alcuni mezzucci narrativi come lo scivolone nel prefinale).
Bloopers:
le targhe, almeno per quel che riguarda l'Italia, anche se formalmente esatte, sono improbabili.
Polemiche:
a bizzeffe, ma condivido l'impostazione politica.
http://www.haaretz.com/hasen/ pages/ShArtVty.jhtml?sw=Munich + Spielberg&itemNo=683846
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cineofilo92
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giovedì 6 aprile 2006
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il miglior steven spielberg
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Un fatto recente trasformato in un film non è cosa facile, e il grande regista ce l'ha messa tutta nel ricreare il più possibile questo tragico avvenimento e le conseguenze suddette. Sono molto suggestive le cadenze dark e il linguaggio duro, per non parlare di certe scene adrenaliniche e emozionanti.
Sembra però inverosimile il fatto dell'attentato in Italia, ma non rovina la trama Ricco di flashback e colpi di scena il thriller vi spra suggestire fino alla fine.
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giuseppe pastore
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martedì 28 marzo 2006
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munich
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Dopo che l'organizzazione criminale palestinese "Settembre Nero" ha ucciso undici israeliani alle Olimpiadi di Monaco '72, il Mossad incarica cinque uomini per uccidere altrettanti responsabili della strage.
Quarto cimento di Steven Spielberg con la Storia (dopo "L'impero del sole", "Schindler's List" e "Salvate il soldato Ryan"), stavolta però non ufficiale: la storia di "Munich" è basata su un libro, "Vendetta" (George Jonas), la cui ricostruzione è stata più volte smentita. Com'è come non'è, nessuno di noi è in grado di stabilire se il film dice il vero o no, perciò bisogna prescindere da questo aspetto per valutarlo. Del resto il film non è una puntigliosa e cronachistica ricostruzione dei fatti, ma trae spunto dalle tragedie per una riflessione più alta e impegnativa sul conflitto israeliano-palestinese, che poi è paradigma di tutte le guerre "moderne".
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Dopo che l'organizzazione criminale palestinese "Settembre Nero" ha ucciso undici israeliani alle Olimpiadi di Monaco '72, il Mossad incarica cinque uomini per uccidere altrettanti responsabili della strage.
Quarto cimento di Steven Spielberg con la Storia (dopo "L'impero del sole", "Schindler's List" e "Salvate il soldato Ryan"), stavolta però non ufficiale: la storia di "Munich" è basata su un libro, "Vendetta" (George Jonas), la cui ricostruzione è stata più volte smentita. Com'è come non'è, nessuno di noi è in grado di stabilire se il film dice il vero o no, perciò bisogna prescindere da questo aspetto per valutarlo. Del resto il film non è una puntigliosa e cronachistica ricostruzione dei fatti, ma trae spunto dalle tragedie per una riflessione più alta e impegnativa sul conflitto israeliano-palestinese, che poi è paradigma di tutte le guerre "moderne". Il mondo di "Munich" (nel senso letterale del termine, visto che la trama si dipana in tre continenti) è innanzitutto marcatamente, e irrimediabilmente, segnato dai confini geografici: non esistono semplici uomini o donne, ma "i russi", "l'olandese", "l'arabo", "il francese". Un mondo profondamente stupido, dominato dal denaro, incapace di impedire l'isterico avvitamento dell'intera vicenda sulle spalle dei protagonisti. In questo è abilissimo Spielberg, finalmente liberatosi dai manicheismi delle sue opere precedenti: non prende le parti di nessuno, nè suggerisce di tifare per qualcuno. Addirittura lui, ebreo impegnato, è stato accusato di aver fatto un film anti-israeliano. Ma "i fatti sono lì a dimostrarlo": gli arabi uccidono e vengono uccisi dagli ebrei, che muoiono a loro volta di morte ignota (ignota? Spielberg evita di coinvolgere la CIA). A che pro? La risposta, retorica come la domanda, è suggerita dall'inquadratura finale, che non anticipiamo ma probabilmente conoscerete.
Dal punto di vista tecnico, "Munich" è ovviamente sontuoso: non ci si poteva aspettare niente di meno da un Grande ormai conclamato come Spielberg. Uso della macchina a mano da scuola del cinema, suspence, il solito "magic touch" che gli fa sempre inquadrare una scena nel modo migliore e più originale possibile. Dovrebbe aver prenotato il suo terzo Oscar alla regia. La prima e l'ultima mezz'ora sono semplicemente perfette; è invece fatale, per un film così complesso, qualche caduta di tono nella parte centrale. Lo sguardo gentile di Eric Bana (doppiato così così da Santamaria) è la faccia giusta per il ruolo di Avner.
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serenella
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venerdì 3 marzo 2006
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mmmm
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ormai ho capito! Spielberg è una garanzia! come andare dal tuo negoziante di fiducia e sapere che sarai certamente soddisfatto del prodotto. Conosce il mestiere ed è senza ombra di dubbio un artista. Eppure è da shindlers list che ho compreso una cosa. Ci sono 2 spielberg quello di indiana jones, e.t., prova a prendermi e quello di shindler, amistad e Munich. Io sinceramente adoro il primo. Credo che solo in questo tipo di cinema spielberg riesca a dare non solo il massimo ma a regalare al cinema e a noi spettatori delle opere che resteranno per sempre.Quando invece si dedica al cinema impegnato, non volendo fa capolino quella sua natura di eterno bambino sognatore, e l'animo da AMERICANO incrollabile che non sempre sposano bene con le tematiche del film.
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ormai ho capito! Spielberg è una garanzia! come andare dal tuo negoziante di fiducia e sapere che sarai certamente soddisfatto del prodotto. Conosce il mestiere ed è senza ombra di dubbio un artista. Eppure è da shindlers list che ho compreso una cosa. Ci sono 2 spielberg quello di indiana jones, e.t., prova a prendermi e quello di shindler, amistad e Munich. Io sinceramente adoro il primo. Credo che solo in questo tipo di cinema spielberg riesca a dare non solo il massimo ma a regalare al cinema e a noi spettatori delle opere che resteranno per sempre.Quando invece si dedica al cinema impegnato, non volendo fa capolino quella sua natura di eterno bambino sognatore, e l'animo da AMERICANO incrollabile che non sempre sposano bene con le tematiche del film. eccezzione magnifica è artificial intelligence
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madimarc
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lunedì 27 febbraio 2006
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???
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Siete di quelli che vogliono assolutamente sapere dove vanno a finire le budella di un uomo se gli fanno esplodere una bomba sotto il materasso? Vi siete sempre chiesti quanto è grande il foro di uscita se si spara un colpo di kalashnikov su una guancia da distanza ravvicinata? Siete ansiosi di veder respirare una moribonda attraverso il foro di entrata di un proiettile all'altezza della trachea? Il film 'Munich' di Spielberg fa per voi. A paragone dei cupi interni schizzati di sangue di 'Munich', la spiaggia normanna seminata di braccia e gambe mozze di 'Salvate il soldato Rian' è un prato fiorito di margherite. Tanto per capire il genere: praticamente tutte le volte che qualche personaggio viene colpito alla testa da uno o più proiettili c'è subito pronto, alle sue spalle, un muro immacolato pronto a ricevere gli immancabili spruzzi di sangue misti a frammenti di materia grigia.
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Siete di quelli che vogliono assolutamente sapere dove vanno a finire le budella di un uomo se gli fanno esplodere una bomba sotto il materasso? Vi siete sempre chiesti quanto è grande il foro di uscita se si spara un colpo di kalashnikov su una guancia da distanza ravvicinata? Siete ansiosi di veder respirare una moribonda attraverso il foro di entrata di un proiettile all'altezza della trachea? Il film 'Munich' di Spielberg fa per voi. A paragone dei cupi interni schizzati di sangue di 'Munich', la spiaggia normanna seminata di braccia e gambe mozze di 'Salvate il soldato Rian' è un prato fiorito di margherite. Tanto per capire il genere: praticamente tutte le volte che qualche personaggio viene colpito alla testa da uno o più proiettili c'è subito pronto, alle sue spalle, un muro immacolato pronto a ricevere gli immancabili spruzzi di sangue misti a frammenti di materia grigia. Se però avete un altro tipo di curiosità, se per esempio non dormite la notte perchè non riuscite a capire come mai la sanguinosa faida fra israeliani e palestinesi dura da così tanto tempo, se vi chiedete come vivono e cosa pensano i protagonisti del conflitto, allora resterete abbastanza delusi. Spielberg fa soltanto un timido tentativo di capire cosa sia la vita intrisa di odio e paura dei 'bravi ragazzi' del Mossad e dei loro nemici palestinesi. Si limita tutto sommato all'ovvio, a quello che possiamo benissimo immaginare da soli. Li vediamo affiatati e solidali nelle pause tra una sparatoria e l'altra, davanti a tavole imbandite. Pensierosi, si guardano le mani sporche di sangue e si chiedono, come tutti i soldati, se e quanto potranno tornare a casa dalle loro famiglie, se quello che fanno lascerà tracce indelebili sulle loro menti, se riusciranno a dimenticare, a riprendere una vita normale. Si chiedono, anche, se quello che fanno è giusto oppure no. Ma a questo punto, prima che riescano a darsi una risposta vera, Spielberg li spedisce in un'altra missione di sangue e di morte, come se avesse paura di annoiare troppo lo spettatore con discussioni filosofiche. I protagonisti del film si danno quindi risposte frettolose e banali alle angoscianti domande esistenziali e morali che il loro sporco mestiere solleva (anche i nemici sono crudeli, gli ordini sono ordini etc...). Ora io immagino che chi per mestiere ammazza la gente o non si pone affatto problemi morali, oppure, se se li pone, li affronta in modo meno superficiale di quello che si vede nel film di Spielberg.
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alberto86
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lunedì 20 febbraio 2006
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pacifista ed umanista
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Non è un capolavoro come "Schindler's list"nè il film migliore di Spielberg,come lo hanno definito molti americani:"Munich"però rimane un buon film sul sempre più attuale conflitto israeliano-palestinese firmato da un grande maestro del cinema USA.In effetti la mano di Spielberg,uno dei più grandi sperimentatori cinematografici esistenti,si sente! "Munich"è un solido,rigoroso spy movie che prende in esame lo scontro israeliano-palestinese per comprendere meglio l'oggi;è un affresco umanista e pacifista intriso di sangue e spari nel buio ma stanco ormai di tanta guerra.Spielberg,pur dedicando gran parte della pellicola alla attenta e scrupolosa ricostruzione storica e specie ai nodi della politica mediorientale,non dimentica di lanciare uno sguardo anche sulla famiglia,sugli affetti,sulla psicologia del protagonista e soprattutto sul peso delle scelte individuali.
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Non è un capolavoro come "Schindler's list"nè il film migliore di Spielberg,come lo hanno definito molti americani:"Munich"però rimane un buon film sul sempre più attuale conflitto israeliano-palestinese firmato da un grande maestro del cinema USA.In effetti la mano di Spielberg,uno dei più grandi sperimentatori cinematografici esistenti,si sente! "Munich"è un solido,rigoroso spy movie che prende in esame lo scontro israeliano-palestinese per comprendere meglio l'oggi;è un affresco umanista e pacifista intriso di sangue e spari nel buio ma stanco ormai di tanta guerra.Spielberg,pur dedicando gran parte della pellicola alla attenta e scrupolosa ricostruzione storica e specie ai nodi della politica mediorientale,non dimentica di lanciare uno sguardo anche sulla famiglia,sugli affetti,sulla psicologia del protagonista e soprattutto sul peso delle scelte individuali.Un film profondamente antibellico,che gode di una squadra d'attori davvero notevole tra cui spicca su tutti il bravo Eric Bana,giustiziere placido e sensibile.Nonostante si possa intravedere un forse ovvio pronunciamento filoisraeliano del regista,vista la sua origine giudaica,Spielberg cerca comunque l'imparzialità:si pone quasi come testimone non di parte dei fatti,non presentandoci i palestinesi come spietati carnefici e dedicando ampio spazio ai dialoghi etnico-politici.Insomma,"Munich"è un film da vedere,per riflettere su un conflitto tutt'ora attualissimo e sanguinoso ma anche per comprendere la malvagità e il sadismo della guerra.
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anakin
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domenica 19 febbraio 2006
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preghiera...
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Ringraziamo il cielo di averci donato un REGISTA come Steven Spielberg....GRAZIE!!!
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oncewarriors
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martedì 7 febbraio 2006
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da vedere
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bel film che nella durata accusa qualche battuta di stanca e stupisce in parte per la sceneggiatura (chi conosce il mossad sa che non si affiderebbe a chi non ha esperienza in un compito difficile vista la necessità di agire in trasferta). Piccolo cameo il ruolo di Golda Meir
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garomano
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martedì 7 febbraio 2006
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brutale, ma vero, attuale
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film notevole, soprattutto ai nostri giorni e mi riferisco all'acuirsi della crisi ISLAM-OCCIDENTE; narra in modo brutale e spaventosa la eterna, inutile guerra tra palestinesi e israeliani; notevole è la descrizione della vita di un terrorista, prima incapace di pensare di uccidere, poi incapace di pensare di essere capace ad uccidere, poi indifferente ad uccidere ed infine stanco nell'uccidere e convinto della assoluta inutilità della sua vita di killer
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moro71
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lunedì 6 febbraio 2006
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bello!
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Intenso, angoscioso, da vedere!
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