karneeva
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sabato 22 luglio 2006
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kyashan e le noioso-cell del c...o!!!!
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Che dire: ..................................... già il tempo che ho speso per scrivere ste 4 righe è un insulto all'intelligenza mia e di chi eventualmente sta leggendo. Non vedetelo, o se lo fato consolatevi che non sarà umanamente possibile fare di peggio in futuro.
metto 0 stelline solo perchè al posto delle stelline non posso mettere i buchi neri dove meriterebbe di finire.
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(di rayden)
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andrea
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sabato 22 luglio 2006
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capolavoro di immagini
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Credo che questo film vada valutato più per la bellezza dei colori, per la ricerca fotografica e per lo stupendo accostamento immagini/suoni che per la morale o per la trama.
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lorenzo
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venerdì 21 luglio 2006
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bioetica e filosofia danneggiano il film
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Noioso lungo e a tratti fortemente pedante. Il fim di per sè potrebbe anche essere carino, ma troppa retorica, romanticismo e filosofia bioetica ne fanno un polpettone che fa sentire tutte le sue due ore e venti di durata. In poche parole spiega i fatti antecedenti alla logica del cartone animato giapponese ovvero come si è arrivati a quella situazione, chi è chi e da dove arrivano i cattivi. Lento, molto lento, lungo con dialoghi lenti e pseudomoralistici con totale (se non per brevi sprazzi da pochi secondi) assenza di combattimenti ed avventure che hanno distinto il cartone animato. Personalmente ho richiato di addormentarmi (cosa che rarissimamente mi capita al cine) e ne sono rimasto parecchio insoddisfatto.
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Noioso lungo e a tratti fortemente pedante. Il fim di per sè potrebbe anche essere carino, ma troppa retorica, romanticismo e filosofia bioetica ne fanno un polpettone che fa sentire tutte le sue due ore e venti di durata. In poche parole spiega i fatti antecedenti alla logica del cartone animato giapponese ovvero come si è arrivati a quella situazione, chi è chi e da dove arrivano i cattivi. Lento, molto lento, lungo con dialoghi lenti e pseudomoralistici con totale (se non per brevi sprazzi da pochi secondi) assenza di combattimenti ed avventure che hanno distinto il cartone animato. Personalmente ho richiato di addormentarmi (cosa che rarissimamente mi capita al cine) e ne sono rimasto parecchio insoddisfatto.
Non brutto come Ultraviolet, ma piuttosto fuori luogo. Se voglio lezioni di filosofia , moralità e retorica dovrei scegliere films che ne parlano in correlazione alla vita del mondo reale. Troppo Zen in un amimation movie tratto da un fumetto è sciocco e non sense; dovrebbe invece divertire, entusiasmare e rievocare ricordi di infanzia passati davanti alla tv. Con questo film non si ottiene nulla di tutto questo, solo un gran mal di testa e una gara con il resto del pubblico in sala a chi abbandona per ultimo la visione. Parecchi sono andati via esasperati da dialoghi eterni supportati da musiche e luci tenui e noiose. A mio parere un film che poteva essere rivisto in molte sue parti; più corto, sopratutto in alcuni passaggi e più verve in altri. Comunque da qui si vede la diversità culturale cinematografica: nulla di quello che ci si aspetta verrà proiettato. Film a mio parere assolutamente da evitare, forse di interesse per i maniaci della filosofia fumettistica orientale, ma solo per veri, anzi verissimi intenditori. Gli altri sono avvisati: due ore di valium vi attendono
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(di nicolaennio)
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(di boogiepop)
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andrea
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venerdì 21 luglio 2006
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lento
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Ciao a tutti , ho visto il film ieri sera.
Ho 31 anni e sono cresciuto con questo cartone animato ( senza elencare tutti gli altri jap ).
Quando ho visto i trailer del film la prima volta ero trepitante d'eccitazione ed ho apsettato con ansia l'uscita del film.
Non vorrei essere ditruttivo ma sinceramente il film mi é risultato troppo lento.Troppi lunghi i periodi senza batutte ed i dialoghi al limite di sopportazione in termini di pazienza.
Gli attori dovendo essere obiettivi molto poco espressivi.
Rispetto il lavoro che é stato fatto e quello che era ed é stato kiashian per la mia infanzia ... ma sinceramente é un film che voglio dimenticare.
ciao
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oldroger1600
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giovedì 20 luglio 2006
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denkou punch!!!
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Come ho appena detto, in modo incomprensibile, sono rimasto rapito dal film. Concordo con la pesantezza di alcune scene, ma si commenta da solo, proprio per questo e per la cultura in cui è ambientato e dai cui è tratto, ovvero quella orientale, posso solo dire che è un vero capolavoro! Ok, siamo tutti felici di un pò di cose, il cane si chiama Flunder, il casco si è rotto quindi non poteva metterlo, la madre dormiva sotto un cigno, Luna, i robot...i robot. Kyashan, il mito divenuto leggenda ed infine...Storia. Non ero un fan di kyashan prima del film, quindi posso solo ripetervi una cosa...speranza.
Vedetevi questo film!
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antonello villani
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giovedì 20 luglio 2006
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l'eroe dei fumetti in un film visionario
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C’era una volta un cartoon degli anni ’70 amato dagli adolescenti e caduto nel dimenticatoio: troppo vecchia la storia del ragazzo robot portato a nuova vita grazie al progresso di una società ipertecnologica e troppo primitivo il disegno per essere apprezzato da ragazzini con I-Pod sempre in tasca. Dopo decenni di oblio ci pensa un regista giapponese con un passato nei videoclip a portare sullo schermo Tetsuya ed il suo alter ego in tuta e caschetto. L’operazione di maquillage ha tutte le carte in regola per piacere al pubblico dei giorni nostri perché il film “Kyashan – La Rinascita” è un concentrato di effetti speciali, un miscuglio di generi –si passa dal dramma all’action movie, dal wu xia pian al fantasy- che sorprende per lo straordinario impatto visivo: fotografia da antologia –il bianco e nero sgranato dei fumetti, i colori seppiati, gli effetti di luce- e sceneggiatura intrisa di filosofie orientali, il film di Kazuaki Kiriya vuole stupire a tutti i costi, disorientare ed affascinare, avvince lo spettatore con il dramma di popoli in guerra da cinquant’anni ed in preda a miserie, malattie e piccoli drammi quotidiani.
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C’era una volta un cartoon degli anni ’70 amato dagli adolescenti e caduto nel dimenticatoio: troppo vecchia la storia del ragazzo robot portato a nuova vita grazie al progresso di una società ipertecnologica e troppo primitivo il disegno per essere apprezzato da ragazzini con I-Pod sempre in tasca. Dopo decenni di oblio ci pensa un regista giapponese con un passato nei videoclip a portare sullo schermo Tetsuya ed il suo alter ego in tuta e caschetto. L’operazione di maquillage ha tutte le carte in regola per piacere al pubblico dei giorni nostri perché il film “Kyashan – La Rinascita” è un concentrato di effetti speciali, un miscuglio di generi –si passa dal dramma all’action movie, dal wu xia pian al fantasy- che sorprende per lo straordinario impatto visivo: fotografia da antologia –il bianco e nero sgranato dei fumetti, i colori seppiati, gli effetti di luce- e sceneggiatura intrisa di filosofie orientali, il film di Kazuaki Kiriya vuole stupire a tutti i costi, disorientare ed affascinare, avvince lo spettatore con il dramma di popoli in guerra da cinquant’anni ed in preda a miserie, malattie e piccoli drammi quotidiani. In questa realtà desolante alcuni scienziati scoprono il segreto delle neocellule –gli arti si autogenerano, i morti vengono resuscitati-, mentre gli umanoidi iniziano una battaglia per eliminare la razza umana ed un eroe portato a nuova vita deve difendere il mondo dalla distruzione. Visionario fino all’inverosimile e troppo complesso nella sua architettura, “Kyashan” è un trip psichedelico dove si mescolano luci, colori e musiche che hanno la pretesa di sorprendere ad ogni inquadratura, un viaggio tra etica e tecnologia che apre il dibattito sulle ricerche scientifiche; umanoidi che conservano i ricordi della vita precedente, decisi a sterminare il genere umano per creare un nuovo ordine mondiale. Musiche ridondanti accompagnano le immagini ricche di pathos, il dramma familiare di uno scienziato che vuole salvare la moglie da morte sicura si mescola al dramma universale che si consuma sotto i bombardamenti e le incursioni dei robot; scenografia dai toni crepuscolari che strizza l’occhio a “Metropolis” e “Matrix”, tanto per citarne alcuni, e virtuosismi stilistici da far impallidire persino i migliori registi. Kiriya in questo delirio di onnipotenza vuole strafare, resta intrappolato nelle sue visioni tanto da far perdere allo spettatore le coordinate di questo suo vagolare. Combattimenti a tempo di hip hop, fantasmi che parlano ai protagonisti, dialoghi con la ripetizione delle battute, cartoni animati e la domanda delle domande che trova infine la sua risposta. Certo, il film sul ragazzo dal corpo duro come l’acciaio è un po’ confusionario ma due ore e venti minuti di grandissime emozioni fanno dimenticare anche qualche enigma irrisolto. Le spiegazioni non sempre sono necessarie, il grande cinema sa farne anche a meno.
Antonello Villani
(Salerno)
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marco
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giovedì 20 luglio 2006
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un abominio
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Rabbrividisco quando sento che qualcuno definisce il film "interessante" o "bello a vedersi"... è quanto di peggio abbia visto a cinema. E sono andato a vederlo consapevole che 1) è tratto da un anime (che adoravo) 2) è una produzione giapponese (ne ho viste altre, sicuramente The Ring era molto meglio) 3) sarebbe stato una mezza ciofeca (non mi aspettavo il film impegnato, ma manco quello schifo!!!!).
Grafica? Confusionario al massimo nei combattimenti, uso immotivato di luci ed effetti totalmente superflui, con scene in bianco e nero che senza apparente motivo (non si tratta di flashback, ad esempio) si alternano a quelle con colori accesi.
Contenuto? Nullo. Il film PROVA a trasmettere un messaggio che sa di "NO WAR", ovviamente senza riuscirci neanche per combinazione.
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Rabbrividisco quando sento che qualcuno definisce il film "interessante" o "bello a vedersi"... è quanto di peggio abbia visto a cinema. E sono andato a vederlo consapevole che 1) è tratto da un anime (che adoravo) 2) è una produzione giapponese (ne ho viste altre, sicuramente The Ring era molto meglio) 3) sarebbe stato una mezza ciofeca (non mi aspettavo il film impegnato, ma manco quello schifo!!!!).
Grafica? Confusionario al massimo nei combattimenti, uso immotivato di luci ed effetti totalmente superflui, con scene in bianco e nero che senza apparente motivo (non si tratta di flashback, ad esempio) si alternano a quelle con colori accesi.
Contenuto? Nullo. Il film PROVA a trasmettere un messaggio che sa di "NO WAR", ovviamente senza riuscirci neanche per combinazione. Nulla a che vedere con i cartoni di Miyazaki, se di messaggio vogliamo parlare. Il tutto poi è condito da dialoghi assolutamente senza senso (sarà anche colpa dell'adattamento?), così come da eventi senza senso: possibile mai che i cattivi di turno (voglio BRIKING!!!!) si procurino il loro esercito di robot... TROVANDOLO PER CASO IN UN CASTELLO?!?!? Rido per non piangere!
Signori, evitatelo per pietà.
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(di oldroger1600)
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fippo
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giovedì 20 luglio 2006
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poteva essere un film penoso, e invece...
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Sono sconcertato dall'ignoranza di alcuni commenti.
In questo caso c'è chi si appiglia al cane che, da coprotagonista del cartone animato, sarebbe stato ingiustamente declassato a comparsa. Ad un caschetto che "purtroppo" non è mai stato indossato, ma solo fatto vedere di sfuggita. L'unico criterio di giudizio sarebbe quindi la fedeltà al manga.
Mi fa venire in mente che quando alcuni guardano la Mona Lisa vedono solo una donna un po' grassotta che si staglia su di un paesaggio rurale. Certo, trattandosi di un capolavoro "storicamente" affermato come tale, nessuno ammette di vedere solo la donna grassoccia; ma, in fondo, è tutto ciò che vedono.
Per quanto riguarda me... avevo già intuito che si trattava di qualcos'altro.
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Sono sconcertato dall'ignoranza di alcuni commenti.
In questo caso c'è chi si appiglia al cane che, da coprotagonista del cartone animato, sarebbe stato ingiustamente declassato a comparsa. Ad un caschetto che "purtroppo" non è mai stato indossato, ma solo fatto vedere di sfuggita. L'unico criterio di giudizio sarebbe quindi la fedeltà al manga.
Mi fa venire in mente che quando alcuni guardano la Mona Lisa vedono solo una donna un po' grassotta che si staglia su di un paesaggio rurale. Certo, trattandosi di un capolavoro "storicamente" affermato come tale, nessuno ammette di vedere solo la donna grassoccia; ma, in fondo, è tutto ciò che vedono.
Per quanto riguarda me... avevo già intuito che si trattava di qualcos'altro. Ma non mi aspettavo un simile capolavoro. Non starò a recensirlo, se non attraverso delle considerazioni brevi.
ùChi ha l'occhio attento non può non notare che questo film è un vero e proprio inno al Simbolo. Su questo non dirò altro.
Chi è cosciente di vivere in questo mondo non può non notare che le questioni filosofiche sono straordinariamente attuali, e che tali questioni non sono mai poste in maniera banale; inoltre, questo film analizza la prepotenza del nuovo modello occidentale dal punto di vista di un orientale; evidenzia le possibili conseguenze di una dittatura nel nuovo mondo globale con la stessa serietà e preparazione con cui le analizzò Orwell nel suo 1984 (e poco importa se usa allegorie "moderno-tecnologiche"). Non è un film "moralista". E' un film etico.
Kyashan, per parte sua, non è un bellimbusto con la tuta, il casco e il cane che va in giro spaccando robot per salvare l'umanità. E' molto di più.
Kyashan è l'Uomo Nuovo, il rinascente, colui che annuncia il cambiamento e che si sacrifica affinché questo possa essere orientato al meglio.
Ed è perfetto. Perfetta la scenografia, perfetta la colonna sonora, perfetto lo storyboard, perfetti i dialoghi.
Insomma, poteva essere un film penoso, stupido e banale. Ma per fortuna non lo è stato. Andatelo a vedere. Non pensate al manga, ma andatelo a vedere. Vi arricchirà.
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[+] mah.........
(di lollo)
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[+] ecco gli effetti del cinema americano...
(di mj)
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[+] no penoso, un pò di coerenza.....
(di paolo)
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[+] pazienza... non ti curar di loro ma...
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[+] si ma non c'entra un cavolo
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(di majin)
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[+] errata corrige
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[+] e invece fa schifo
(di meluccio)
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[+] per tutti.. wonderful!!!
(di fega.)
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[+] incompreso
(di lestat de lioncourt)
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eles
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giovedì 20 luglio 2006
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delusione !
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Torno ora dall'unico cine che proietta Kyashan e sono molto delusa: l'ho trovato di un lento pazzesco, lungo e noioso tranne poche scene di combattimento; è confusionario, non si riesce a seguire bene e in alcuni tratti...è ridicolo, solo la cromatura dei colori si salva.
Mi poteva star bene che non rispettasse completamente la storia originale, ma questo film non mi sarebbe piaciuto neanche se non fosse stato Kyashan.
La delusione era generale, un commento è spiccato alla fine della pellicola: "C'hanno rovinato un mito !"
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maqroll
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martedì 18 luglio 2006
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davvero brutto e anche noioso.
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avrei voluto andarmene dopo la prima ora poi siamo rimasti perche cmq avevamo pagato il biglietto....per essere un film d'azione è lentissimo e pieno di monologhi assurdi e scontati. la fotografia poteva essere bella ma è rovinata da parecchi "effetti speciali" che dovrebbero fare "film d'autore" ma in questo caso fanno solo "film ridicolo". effetti speciali da film di serie B (penso siano fatti con il computer e neanche così bene). dopo la prima ora e dopo aver notato che cmq il film non si sarebbe ripreso ho agognato per il finale....
[+] idem.
(di eles)
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(di no compromise)
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