Torremolinos 73

Alfredo Lopez è un venditore di enciclopedie a domicilio, con scarso successo, per la casa editrice Montoya. Per salvare l'azienda dal fallimento il proprietario decide di diversificare gli investimenti coinvolgendo i suoi venditori (4 in tutto) in una sorta di pseudo esperimento scientifico: realizzare dei film per la fantomatica "enciclopedia mondiale sulla riproduzione" (in realtà film erotici amatoriali), da vendere nei paesi del Nord Europa. Carmen, la moglie di Alfredo vede questa proposta come un'opportunità per poter pagare le spese ordinarie della famiglia e per aver finalmente un bambino, desiderio che la ossessiona. Tra una ripresa e l'altra Alfredo si appassiona al mondo della settima arte tanto da sentirsi un novello Ingmar Bergman in grado di fare un film vero con citazioni sparse dei capolavori del maestro svedese, da Il settimo sigillo a Il posto delle fragole. Ma all'ultimo momento è costretto da esigenze produttive ad inserire scene di sesso che vedono impegnata sua moglie Carmen, ormai divenuta una star del cinema erotico nei paesi scandinavi.
Torremolinos 73 (è anche il titolo del film di Alfredo, il cui sottotitolo è un divertente "Bisbigli e urla", in omaggio al Maestro), ambientato nella Spagna puritana e franchista di inizio anni 70, è allo stesso tempo una riflessione sul mondo dell'arte cinematografica e la descrizione, in toni di commedia, di un dramma familiare. Questo doppio binario che il film percorre dall'inizio alla fine, non impedisce allo spettatore di ridere della goffaggine e delle situazioni surreali in cui si ritrovano coinvolti i due protagonisti, e di solidarizzare con loro nel finale, triste, ma che riesce comunque a strappare un sorriso di solidarietà. 