Un tè con Mussolini |
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Un film di Franco Zeffirelli.
Con Lily Tomlin, Maggie Smith, Massimo Ghini, Joan Plowright, Cher.
continua»
Biografico,
durata 118 min.
- Italia, Gran Bretagna 1999.
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affresco storico e non solo, capacita''di narrare s
di eugenFeedback: 37322 | altri commenti e recensioni di eugen |
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venerdì 5 agosto 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Direi che"Un te'con Mussolini"(1998), penultimo film del grande Franco Zeffirelli, se escludiamo il"Don Giovanni", che e'il film dalla rsua regia lirica dell'opera mozartiana(ll'ultimo film e'"Callas Forever"del 2002), oltre ad essere uno straordinario affresco storico in cui vediamo il rapporto di Firenze nella storia con i cittadini britannici, da sempre ospiti(non solo"turisti")della citta'del giglio durante il fascismo, dalla tolleranza ipocrita dei primi anni alla condanna e alla"reclusione"a San Gimignano al rilascio quandoil fascismo e 0ormai in crisi, con la Resistenza e l'aiuto determinante di truppe inglesi, sxozzesi, americane, mstra anche la rara capacita0di un vero regista-autore(regista di teatr, di teatro musiale, leggi opere liriche e cinema), dove vediamo tale capacita0enlla cura di ogni dettagllio scenografico e non, vista la capacita'di essere al tempo stesso scenografo, coreografo, "musicista"(in senso lato, non comp0sitore o direttore d'orchestra(che il Maestro aveva, IL che si vede, nel ritratto di Firenze d'allora, rivissuta da chi nella sua autobiografia e'sempre stato un Fiorentino oltre che impegnato come regista.creatore in ogni parte del mondo, Great Britain e USA in testa ma non solo. e bekka caoacuta'di mostrare come la valorizzazione dei cani come veri amici dell0uomo e della donna si debba alla cultura angliosassone, ma anche quella di mostrare il contratro tra un'aristocratica inglese come Hester Random(Maggie Smith ne e'straordinaria interprete)e l'americana borghese e per di piu', "scnadalo"per La Random¿di origini ebraiche Elsa Morgenthal- Strauss Armistan(la grande Cher, di origini armene da parte paterna e anche cherokeee di parte matarna), menttre gli Italiani sono rappresentati dall'ipocraita Paolo(bravo Masismo Ghini), da Claudrio Spadaro che intepreta il"Maestro di Predappio", alias Benito Musoslini e dalle squadracce di picchiatori, quelli che erano ancora peggio di Farinacci....Un film da ammirare visivamente, ma che fa anche riflettere e molto, a ben vedere e saper valutare quanto si vede. Dopo Zefirelli e Ermanno Olmi, entrambi scomparsi,, rimane solo Pupi Avati quale esponente di quei registi.autori che hanno fatto la grandezza(rleativa, certo, ma comunque presente)del cinema italiano e dunque rivedere le opere dei Maestri diventa praticamente un"obbligo morale". El Gato
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