lucrylu
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domenica 11 luglio 2010
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un film che ti entra nel cuore
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Magnifico film con problematiche familiari nelle quali tutti possiamo ritrovarci.
Diversamente dal solito quì il bianco è povero e il nero è ricco.
Rivelazioni che sconvolgono una famiglia ma che alla fine vengono valutate
e accettate guardando il lato positivo. Emozionante e indimenticabile.
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weach
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sabato 4 febbraio 2012
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Il regista Mike Llegh,
di cui ho storpiato ii nome, in modo imperdonabile , come giustamente mi hanno fatto notare ,
rappresentante del realismo inglese, con “Segreti e bugie “ ci propone un lungometraggio che è quadro di riflessione sulla complessa vicenda delle relazioni umane .
L’uomo cerca nel corso del suo passaggio di vita il suo fattore; è lecito anche cercare anche la nostra “ fattrice naturale “ chi ci ha messi al mondo.
Voglio sapere chi mi ha messo al mondo questa è il tema che da approccio al film “Segreti e bugie”
“se hai un limitato tempo a disposizione cerchi di mettere ordine nella vita e rispondere alle domande che ci si pongono”
I dialoghi scorrono veloci, tristi, insoddisfatti, intensi ,profondi, con pochi spiragli di luce.
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Il regista Mike Llegh,
di cui ho storpiato ii nome, in modo imperdonabile , come giustamente mi hanno fatto notare ,
rappresentante del realismo inglese, con “Segreti e bugie “ ci propone un lungometraggio che è quadro di riflessione sulla complessa vicenda delle relazioni umane .
L’uomo cerca nel corso del suo passaggio di vita il suo fattore; è lecito anche cercare anche la nostra “ fattrice naturale “ chi ci ha messi al mondo.
Voglio sapere chi mi ha messo al mondo questa è il tema che da approccio al film “Segreti e bugie”
“se hai un limitato tempo a disposizione cerchi di mettere ordine nella vita e rispondere alle domande che ci si pongono”
I dialoghi scorrono veloci, tristi, insoddisfatti, intensi ,profondi, con pochi spiragli di luce.
Un mare di incomprensioni di risentimenti aggredisce lo spettatore che comunque partecipa perché anche i sentimenti negativi esprimono un stato di non indifferenza , un tentativo di reazione a ciò che ci cade addosso.
Un fotografo che con le sue istantanee ferma il tempo ma non il suo vuoto esistenziale ; il fotografo da testimone si trasforma in osservatore dell’infelicità dei tanti.
Una regia che imposta il film su di un copione molto estemporaneo ma che favorisce la spontaneità delle recitazione .
Questa complessa storia di una figlia che vuole a 30 anni incontrare la madre che alla sua nascita la ha rifiutata , crea, inaspettatamente ,un nuovo punto di partenza , per costruire qualcosa di nuovo e di imprevedibile.
Il dolore di un rifiuto si confronta con il suo prodotto :è storia vera , bella , importante, fatta da dialoghi “secchi”,lirici, drammatici, coinvolgenti, disperati ma con degli spiragli.
Weach illuminati
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teardrop
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lunedì 15 giugno 2015
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uno spaccato familiare verosimile
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"Segreti e Bugie" di Mike Leigh, è uno spaccato familiare verosimile, che rappresenta col giusto distacco, le vicende di una famiglia inglese. Contrariamente a quello che può apparire ad una lettura disattenta, non è un dramma inteso nel suo significato più ortodosso, ma una commedia dal sapore amaro, che mette in scena la sofferenza, la passione, il mondo interiore, la meschinità di vari personaggi.
La trama è semplice.
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"Segreti e Bugie" di Mike Leigh, è uno spaccato familiare verosimile, che rappresenta col giusto distacco, le vicende di una famiglia inglese. Contrariamente a quello che può apparire ad una lettura disattenta, non è un dramma inteso nel suo significato più ortodosso, ma una commedia dal sapore amaro, che mette in scena la sofferenza, la passione, il mondo interiore, la meschinità di vari personaggi.
La trama è semplice. Hortense, una giovane optometrista di colore, dopo la morte della madre adottiva, cerca di conoscere quella naturale. Scoprirà che è Cynthia, un'operaia bianca, fragile ed infelice, che vive in condizioni disagiate con la figlia Roxanne, ventenne frustrata ed aggressiva. In seguito a molti dubbi e qualche timore da parte della madre, col tempo si forma tra le due donne una reale relazione affettiva. Una festa in giardino, organizzata dal fratello di Cynthia, Maurice (Timothy Spall), benestante fotografo sposato con Monica, sarà l'occasione per dar sfogo ai reali sentimenti che legano i membri della famiglia. Vengono così a galla risentimenti, scorrono lacrime, si partecipa a dolorosi silenzi, si svelano segreti e si scoprono bugie celate per anni. Questa lunga sequenza, incarna la fase purificatrice, quando è abbattuto il muro dell'ipocrisia, si libererà spazio per fissare nuove amicizie e ritrovare affetti veri.
Un'opera molto distante dalle costose (spesso trascurabili) produzioni Hollywoodiane. Gli attori lavorarono senza sceneggiatura, il regista comunicò soltanto il ruolo che avevano nello svolgimento complessivo della storia, lasciando molta libertà nella costruzione del linguaggio e nella caratterizzazione dei personaggi. Un esperimento perfettamente riuscito perché in passato, raramente era stata messa in scena la vita, con tale realismo. Leigh, indagando il microcosmo della famiglia di Cynthia, riferisce lucidamente del malessere della famiglia nell'occidente, facendo un interessante studio della "middle-class" e del proletariato inglese. Ne svela le inquietudini, graffiando ed a volte divertendo, realizza affettuose ma anche crudeli visite nella vita della gente comune. E' appunto la quotidiana lotta per la vita delle persone semplici, vere, che fa da filo conduttore in questa commedia umana che prima seduce, poi conquista, perché è prima di tutto un film sulla ricerca d'amore.
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weach
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domenica 12 dicembre 2010
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Il regista Ken Loach ,rappresentante del realismo inglese, con “Segreti e bugie “ ci propone un lungometraggio che è quadro di riflessione sulla complessa vicenda delle relazioni umane .
L’uomo cerca nel corso del suo passaggio di vita il suo fattore; è lecito anche cercare anche la nostra “ fattrice naturale “ chi ci ha messi al mondo.
Voglio sapere chi mi ha messo al mondo questa è il tema che da approccio al film “Segreti e bugie”
“se hai un limitato tempo a disposizione cerchi di mettere ordine nella vita e rispondere alle domande che ci si pongono”
I dialoghi scorrono veloci, tristi, insoddisfatti, intensi ,profondi, con pochi spiragli di luce.
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Il regista Ken Loach ,rappresentante del realismo inglese, con “Segreti e bugie “ ci propone un lungometraggio che è quadro di riflessione sulla complessa vicenda delle relazioni umane .
L’uomo cerca nel corso del suo passaggio di vita il suo fattore; è lecito anche cercare anche la nostra “ fattrice naturale “ chi ci ha messi al mondo.
Voglio sapere chi mi ha messo al mondo questa è il tema che da approccio al film “Segreti e bugie”
“se hai un limitato tempo a disposizione cerchi di mettere ordine nella vita e rispondere alle domande che ci si pongono”
I dialoghi scorrono veloci, tristi, insoddisfatti, intensi ,profondi, con pochi spiragli di luce.
Un mare di incomprensioni di risentimenti aggredisce lo spettatore che comunque partecipa perché anche i sentimenti negativi esprimono un stato di non indifferenza , un tentativo di reazione a ciò che ci cade addosso.
Un fotografo che con le sue istantanee ferma il tempo ma non il suo vuoto esistenziale ; il fotografo da testimone si trasforma in osservatore dell’infelicità dei tanti.
Una regia che imposta il film su di un copione molto estemporaneo ma che favorisce la spontaneità delle recitazione .
Questa complessa storia di una figlia che vuole a 30 anni incontrare la madre che alla sua nascita la ha rifiutata , crea, inaspettatamente ,un nuovo punto di partenza , per costruire qualcosa di nuovo e di imprevedibile.
Il dolore di un rifiuto si confronta con il suo prodotto :è storia vera , bella , importante, fatta da dialoghi “secchi”,lirici, drammatici, coinvolgenti, disperati ma con degli spiragli.
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(di ipazia56)
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