Titolo originale Tacones lejanos.
Commedia,
durata 119 min.
- Spagna 1991.
- CG Entertainment
uscita giovedì 15giugno 2023.
MYMONETROTacchi a spillo
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Che Almodovar sappia dirigere è furoti questione, ma il cinema ha bisogno anche di sostanza. L'ironia dello spagnolo è fine a se stessa, è telefonata e compiaciuta mentre la storia si avviluppa, subisce continue involuzioni, costretta a un barocchismo pesante e inutile, pieno di orpelli che si rivelano cascami. Recitazione soffocata.
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Ma chi conosce questi attori, da dove vengono madre e figlia due cessi la madre vecchia decrepita, la figlia una disoccupata raccattata chissà dove
E questa non è Hollywood e si vede il film puzza di miseria le location sono povere i vestiti i capelli tutto per 500 € per fare un film così povero di contenuti e di attori, unica eccezione Miguel Bose ma anche lui ormai vecchio e senza scritture.
Questo film rappresenta benissimo la Spagna dove c'è solo miseria, e volti ignoti e una lingua che è un dialetto dell 'Italiano la Spagna è ancora piena di rovine Romane e si parlava Italiano inizialmente fino a trecento anni fa in cui fu redatto il primo libro in dialetto spagnolo lingua ridicola visto che è Italiano
Con qualche s in fondo alla parola.
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Ma chi conosce questi attori, da dove vengono madre e figlia due cessi la madre vecchia decrepita, la figlia una disoccupata raccattata chissà dove
E questa non è Hollywood e si vede il film puzza di miseria le location sono povere i vestiti i capelli tutto per 500 € per fare un film così povero di contenuti e di attori, unica eccezione Miguel Bose ma anche lui ormai vecchio e senza scritture.
Questo film rappresenta benissimo la Spagna dove c'è solo miseria, e volti ignoti e una lingua che è un dialetto dell 'Italiano la Spagna è ancora piena di rovine Romane e si parlava Italiano inizialmente fino a trecento anni fa in cui fu redatto il primo libro in dialetto spagnolo lingua ridicola visto che è Italiano
Con qualche s in fondo alla parola.
Questi film sono girati con una normale cam video di quelle che si usano per i pc miseria miseria miseria e basta
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[+] non sono d'accordo (di rudy_50)[ - ] non sono d'accordo
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Film di donne e sulle donne. Due meravigliose interpreti Marisa Peredes e Victoria Abril, calate rispettivamente nei ruoli della madre e della figlia. Competizione fra le due in salsa mèlo almodovariana. Sceneggiatura impeccabile, travestimenti (bellissimo/a Miguel Bosè travestito da Femme Letal che canta "Un ano de amor"), eros, delitto, passione, tanta ironia tutti ingredienti cui ci ha abituato il maestro castigliano. Imperdibile visione per chi ama il cinema di qualità.
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La vicenda si accentra particolarmente intorno a due personaggi: Rebecca, giornalista televisiva, e Becky del Paramo, famosa cantante pop degli anni Sessanta. Le due donne si rincontrano dopo quindici anni di lontananza e chiaramente si ritrovano a dover mettere in gioco il loro rapporto, lasciato in sospeso per così tanto tempo. Spunto per lo scontro sembra essere inizialmente Manuel, marito di Rebecca ed ex amante di sua madre. Per Rebecca il matrimonio costituisce una grossa vittoria ai danni della madre, con la quale si sente in eterna competizione, ma questa non è un'ottima base per un matrimonio, e difatti il suo è sull'orlo del fallimento.
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La vicenda si accentra particolarmente intorno a due personaggi: Rebecca, giornalista televisiva, e Becky del Paramo, famosa cantante pop degli anni Sessanta. Le due donne si rincontrano dopo quindici anni di lontananza e chiaramente si ritrovano a dover mettere in gioco il loro rapporto, lasciato in sospeso per così tanto tempo. Spunto per lo scontro sembra essere inizialmente Manuel, marito di Rebecca ed ex amante di sua madre. Per Rebecca il matrimonio costituisce una grossa vittoria ai danni della madre, con la quale si sente in eterna competizione, ma questa non è un'ottima base per un matrimonio, e difatti il suo è sull'orlo del fallimento. Ad un certo punto, Manuel viene assassinato e le ultime persone che lo hanno visto sono tre: Rebecca, Becky ed Isabel, collega di Rebecca al telegiornale e nuova amante dell'uomo. Isabel è immediatamente esclusa dalla rosa dei sospetti e restano solo madre e figlia, fino al momento in cui, durante il telegiornale, Rebecca dichiara di aver commesso l'omicidio. Questa confessione in diretta è una delle trovate migliori del film: Rebecca fissa la telecamera e, piangendo, si proclama colpevole. Alternata a questa scena c'è quella che mostra i tecnici ed il regista, che non interrompono la trasmissione per aumentare l'audience con questo spettacolo imprevisto e fuori dal comune. È implicita, in questa sequenza, la critica nei confronti di quella televisione disposta a mercificare qualsiasi cosa, anche la più intima e personale, pur di raccogliere il maggior numero di spettatori. Sotto un'apparenza di oggettività, lo sguardo di Almodóvar si fa critico e sarcastico. Comunque, per quanto riguarda Rebecca, il suo gesto oltremodo plateale e patetico appare interamente dedicato alla madre, alla quale vuole urlare la sua esistenza. È un grido di dolore ma anche un richiamo d'amore, verso una persona che per tutta la vita è fuggita via da lei, allontanata dagli uomini che amava e dalla carriera. Nel film ricorrono flashback della sua infanzia che ci mostrano una Rebecca bambina, sofferente per la disattenzione della madre nei suoi confronti, e disposta a tutto pur di avere il suo affetto e la sua approvazione, anche ad uccidere. Anche in Bergman c'è questo doloroso tornare all'infanzia, questo viaggiare nel passato, che fa riemergere alla coscienza traumi dimenticati e sepolti. A parte questo, ciò che Almodóvar sembra avere in comune con il regista svedese è appunto questa relazione problematica tra una madre famosa e assente ed una figlia, a cui in passato è mancato l'affetto e una figura materna cui appoggiarsi. [-]
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"Tacchi a spillo" è un film che mi ha commosso molto e di cui ho apprezzato le splendide interpretazioni di Victoria Abril e Marisa Paredes, la costruzione del rapporto madre-figlia,la fotografia, l'attenzione ai dettagli anche negli arredi, i colori e i titoli di testa. Non mi hanno convinto molto, invece, il personaggio di Bosè, le musiche e l'inverosimile storia, resa ancora più improbabile dalla poca ironia con cui viene affrontata dalla metà del film in poi.
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Autentico fino a rasentare il rozzo, ironico e quasi banale. Paradossale, quanto vero. Spaccati di vita esasperata, colorati, ritinti e accesi, un po' bizzarri, un po' brutali, ma genuini.
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il film parla di una certa becky una cantane ,che dopo essere tornata dal messico rivede la figlia.
quando l'amante di becky viene assassinato un giudice si mette ad indagare.
è una storia eccentrica ed ironica,ma anche se a tratti un pò drammatica.
è anche questa fa parte delle opere ben riusciti di Almodovar.
Brava Marisa Parades nella sua interpretazione di becky.
meritata candidatura al golden globe come miglior film straniero.
merita 7,5 su 10
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mercoledì 24 ottobre 2007
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No
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