Lietta Tornabuoni
La Stampa
“T’è piaciuto?”, chiede lui dopo l’amore. “Non tanto. M’ero immaginata tutta un’altra cosa”, risponde lei con franchezza. Stile da transavanguardia, colori acidi (giallo, blu, verdastro), squallore caotico della periferia urbana mutata in cantiere perenne, violento cattivo gusto contemporaneo compongono il paesaggio d’una storia tedesca di soldi, sgradevole e molto interessante.
Protagonista è la brutta moglie-madre d’una brutta famiglia lamentosa e ingrata, che passa la vita a cucinare e fotografa con la Polaroid gli intingoli per conservare testimonianza dell’unica sua forma d’espressione. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1995 caratteri spazi inclusi) su La Stampa
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