Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Dal viola al verde al rosso al bianco, e poi dal bianco al rosso al verde al viola: la prima metà di Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante è tutta chiusa in un circolo vizioso di luci e colori funerei. Dal parcheggio (luce dominante viola) una carrellata verso destra porta la macchina da presa nelle cucine (luce verde), in sala da pranzo (luce rossa) e infine in bagno (luce bianca). Ora, la carrellata torna a sinistra e di nuovo l’universo del film ci scorre davanti, frontale. La sua fine, il bianco, diventa il suo inizio, mentre il suo inizio, il viola, diventa la sua fine. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4783 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore