Il mondo nuovo

   
   
   

Il crollo fatale di un sistema atavico. Valutazione 3 stelle su cinque

di Great Steven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di Great Steven
martedì 6 novembre 2018

IL MONDO NUOVO (FR/IT, 1982) diretto da ETTORE SCOLA. Interpretato da MARCELLO MASTROIANNI, HANNA SCHYGULLA, JEAN-CLAUDE BRIALY, JEAN-LOUIS BARRAULT, DIDI PEREGO, CATERINA BORATTO, DANIEL GéLIN, ENZO JANNACCI, HARVEY KEITEL, ANDRéA FERRéOL, MICHEL PICCOLI, JEAN-LOUIS TRINTIGNANT, LAURA BETTI
Francia, giugno 1971. In piena Rivoluzione, su una diligenza in viaggio fra Parigi e Verdun si incontrano, per caso, uno scrittore reduce dalla Rivoluzione che ha condotto all’indipendenza gli Stati Uniti d’America, un magistrato, una nobildonna, una cantante, una ricca vedova, un commerciante e un giovane giacobino. Li precede la carrozza che porta in salvo la famiglia reale, ricercata dai furibondi e assatanati rivoluzionari. La stessa strada è percorsa anche da Giacomo Casanova. L’episodio storico che fa da sfondo all’intera vicenda è la fuga a Varennes, sulla quale si innestano le narrazioni di fantasia di seguito elencate: lo scrittore libertino Nicolas Edmé Restif de Bretonne viene informato della partenza, in piena notte da Palazzo Reale, di una sospetta carrozza. Incuriosito, e forse avendo compreso che a bordo vi si trovi nientemeno che la famiglia reale perseguitata dal popolo in rivolta, Restif si lancia al suo inseguimento. Suo compagno di viaggio si rivela essere il summenzionato Casanova (diretto alla sua ultima residenza, Dux, in Boemia) e un altro Thomas Paine, il letterato anch’egli sopracitato da sempre occupatosi di rivoluzioni politiche e considerato uno dei padri fondatori degli USA, senza contare un’austriaca, dama di compagnia di Maria Antonietta. Il viaggio troverà la sua conclusione a Varennes, quando raggiungeranno i fuggitivi e il Re Luigi XVI verrà arrestato. La vedova termina le sue peregrinazioni, la misteriosa aristocratica vede crollare ogni suo sogno e Casanova è ricondotto alla corte da cui era scappato. Due anni dopo, nella capitale francese, una compagnia di saltimbanchi girovaghi mostra al pubblico l’esecuzione dell’ormai defunto sovrano grazie alle immagini proiettate e animate da un pantoscopio, uno dei numerosi antenati del cinema. Diseguale nel suo svolgimento in modo particolare fra il principio e il termine, profondamente disomogeneo a livello narrativo e più riuscito nella descrizione dei caratteri appartenenti all’universo letterario che a quello politico, è comunque un film storico di tutto rispetto che racconta con sguardo critico e asettico la Francia pre-napoleonica mentre viveva la Rivoluzione punendo i tiranni che avevano affamato il popolo per secoli e restituendo alla povera gente, al popolo che per tutto questo tempo ardiva a meritarlo, l’agognata dignità. Scola, a 51 anni, si poté concedere il lusso di realizzare un’opera ad alto costo con uno stellare cast internazionale in quanto regista acclamato ed affermato e ottenne un esito ben più che dignitoso designando come pezzi forti degli attori da lui diretti nel pamphlet di ideologia quasi metafisica in questione il Restif di Barrault (imperterrito nell’inseguire ed eseguire un ordine), il Casanova di Mastroianni (amatore avvizzito dal progredire dell’età e ormai giunto alle soglie di una senile consapevolezza di un fascino decadentista) e il Paine di Keitel (messaggero fortuito ma comunque efficiente degli ideali americani sul suolo europeo che non perde occasione per ribadire la sua integrità repubblicana). Il reparto femminile, seppure di una spanna inferiore, si fa tuttavia valere per le prove non certo da sottostimare di Schygulla come monarchica coetanea di Maria Antonietta e sua fedele servitrice alla stregua di una cagna legatissima alla padrona, Betti come artista lirica bolognese dalla scurrilità facile e Ferréol come produttrice di vino nello Champagne che porta il lutto senza però disdegnare le attenzioni lusinghiere dello scrittore-avventuriero-cavaliere veneziano che viaggia al suo fianco. È anche la testimonianza di come gli uomini di lettere spesso vedano più lontano di quelli che si occupano di storia e politica: la loro capacità di preveggenza tutt’altro che astrologica, bensì più fondata su un senso pratico assai consolidato, è qui osannata come un importante valore aggiunto. Il film ha anche il merito di non prendere troppo le parti dei giusti a disfavore degli ingiusti: è pur vero che parteggia per un popolo oppresso dall’ancién régime il quale ha organizzato un moto di rivolta per abbatterlo, ma vede e comprende anche le ragioni dei nobili, sia uomini che donne, che fanno parte delle classi sociali più avvantaggiate senza abusare del loro rango o senza fregiarsi di opere gloriose che in realtà non han mai intrapreso. Con contributi tecnici di qualità oltremodo prestigiosa (musiche: Armando Trovajoli; montaggio: Raimondo Crociani; costumi: Gabriella Pescucci; scenografia: Dante Ferretti), Scola completa un carnet ben fornito consegnando al pubblico un racconto romanzesco che, nonostante la sua natura di episodio inventato, si inserisce perfettamente in un contesto socio-culturale che applaude come protagonista la violenza necessaria, non risparmia neanche i minori malfattori e tenta di ripristinare le uguaglianze fra esseri umani abolendo le asfissianti differenze di ceto e censo. Il tutto girato con dialoghi pragmatici e a tratti popolareschi ed espresso con un sottile filo di malinconia (ne è un esempio il personaggio di Jannacci, 1935-2013, capocomico che parla un francese maccheronico invitando gli astanti a godersi la rappresentazione della decapitazione del gennaio 1793) che si ricollega alla fondamentale sapienza della memoria, collante indissolubile fra un’epoca e l’altra anche e soprattutto per via delle conseguenze che la prima riversa sulla seconda e la seconda su tutte quelle che la seguono. 

[+] lascia un commento a great steven »
Sei d'accordo con la recensione di Great Steven ?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Great Steven :

Vedi tutti i commenti di Great Steven »
Il mondo nuovo | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Pubblico (per gradimento)
  1° | great steven
David di Donatello (8)


Articoli & News
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità