Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 117 min.
- USA 1982.
- Lucky Red
uscita lunedì 14aprile 2025.
MYMONETROBlade Runner
valutazione media:
4,83
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
More human than human but everyone wants to be(più umani degli umani ma tutti vogliono essere) . Blade Runner è una squadra speciale costituita per eliminatori e ritirare dal mercato del pianeta i replicanti(organismi artificiali) modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banali, prende invece corpo uno film suntuoso ,affascinane,lirico, esistenziale , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. con un intima forza di “rapire” lo spettare verso livelli di attenzione e partecipazione inconsueti.
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More human than human but everyone wants to be(più umani degli umani ma tutti vogliono essere) . Blade Runner è una squadra speciale costituita per eliminatori e ritirare dal mercato del pianeta i replicanti(organismi artificiali) modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banali, prende invece corpo uno film suntuoso ,affascinane,lirico, esistenziale , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. con un intima forza di “rapire” lo spettare verso livelli di attenzione e partecipazione inconsueti. Ray Kurzweil, scienziato e ed analista di futurologia disse di Blade Runner:”l’attualità del film è impressionante, viene rappresentato con realismo l’aspetto esistenziale di problematiche che diverranno parte della nostra vita futura imminente con una profondità degna di un capolavoro divinamente ispirato“ Ohso parlando di questo capolavoro disse”in ogni cuore esiste un angoscia spaventosa data dal non conoscere se stessi,l’angosci data dal non sapere da dove veniamo e dove stiamo andando ,chi siamo ed in cosa consista questa vita. Quale è il significato della vita ? Questa è la nostra angosci e la nostra agonia “
Questa è la storia di un afflato esistenziale di essere e percepire che coniuga anche fantasia ,spettacolarità pathos,ethos ,azione,la liricità, poesia pura mentre si dipana la trama del film che ha come contenitore perfetto la storia d’amore sorprendente fra l’umano Richard Dechard e la replicante Rachael..”
Questo mondo messo in scena è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico di “ the Singularity”;non è il mondo di Hal di “2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fattoNexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” specialmentequando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue. Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal businnes,appare incapace di sentire con cuore appassito senza forza di espansione vitale.
I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovviste di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “.
Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“
Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica
Concludo con alcune frasi celebri del film :
(Richard Dechard)..”io non so perché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.” Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto mi resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire” Rachael : “io non sono nel businnes sono il business……….ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.” “(Dechard)....”l avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine no sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
. capolavoro
weach illuminati
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[+] vabbè (di michele airoldi)[ - ] vabbè
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Harrison Ford dice di Ridley Scott: " mi a fatto morire di freddo, sono stato sotto l'acqua più tempo in questo film di quanto possa esserci stato per il resto della mia vita ; sul set, mentre ero intirizzito gli ho lanciato più sguardi infuocati , ma lui , imperterrito proseguiva .."
Dicono di Ridley Scott" se son fa il regista , legge, se non legge , parla; se non parla pensa; quando non parla osserva chi gli sta vicino " Altro ?In Blade Runner Richard Dachard , in un primo momento ,avrebbe dovuto essere interpretato da Dustin Hoffman;
alcuni esterni girati nel film sino dono di Stanley Kubrick, materiale che era stato non utilizzato in Shining;
lo splendido monologo di Roy, prima della morte ,fu scritto dallo stesso attore Rutger Hauer poco prima di girare la scena;
ai box office la partenza di Blade Runner fu flop; nel tempo la sua popolarità crebbe a dismisura divenendo cult indiscusso.
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Harrison Ford dice di Ridley Scott: " mi a fatto morire di freddo, sono stato sotto l'acqua più tempo in questo film di quanto possa esserci stato per il resto della mia vita ; sul set, mentre ero intirizzito gli ho lanciato più sguardi infuocati , ma lui , imperterrito proseguiva .."
Dicono di Ridley Scott" se son fa il regista , legge, se non legge , parla; se non parla pensa; quando non parla osserva chi gli sta vicino " Altro ?In Blade Runner Richard Dachard , in un primo momento ,avrebbe dovuto essere interpretato da Dustin Hoffman;
alcuni esterni girati nel film sino dono di Stanley Kubrick, materiale che era stato non utilizzato in Shining;
lo splendido monologo di Roy, prima della morte ,fu scritto dallo stesso attore Rutger Hauer poco prima di girare la scena;
ai box office la partenza di Blade Runner fu flop; nel tempo la sua popolarità crebbe a dismisura divenendo cult indiscusso.
Il film incassò i seguenti premi :nomination per i migliori effetti speciali;nomination per miglior scenografia di Lorwrence G. Paull, David Snydr, anche Linda De Scenne ;nomination migliore colonna sonora dei Vangelis. Blade Rnnerr di Ridley Scott’,1982, ebbi occasione di vederlo in circostanze speciali durante la mia luna di mile a Parigi in Inglese e sottotitoli in francese .
Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenziale di essere e percepire .
Mi rimasero nella testa la regia di Ridley Scott di cui avevo apprezzato The Duellist del 1977 ,Dechard ,alias Harrison Ford, la spendida Rachael ,la replicante ,alias Sean Young,la figura di, Roy alias Rufger Hauer, Pris l’atletica replicante , alias Daryl Hannah.
Questo mondo dipinto è è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico “ the Singularity”;non è il mondo di Hal di 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fatto che Nexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” .specialmente quando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue.
Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal business, incapace di sentire ,con cuore appassito ,senza forza di espansione vitale. I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovviste di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “. Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“ Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi, ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica Concludo con alcune frasi celebri del film : (Richard Dechard)..”io non so peché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.” Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto i resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire” Rachael : “io non sono nel businenes sono il business ,ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.” “(Dechard).....l’’avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine non sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
capolavoro
weach illuminati [-]
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Cosa potrebbe mai venire fuori, quando si incontrano il genio del più grande scrittore di fantascienza (Philip Dick), il talento di uno dei più capaci registi di Hollywood (Ridley Scott), la performance di uno splendido attore (Harrison Ford) e l’ispirazione di un elegante musicista (Vangelis), se non un autentico capolavoro? Blade Runner è un capolavoro, anzi è il capolavoro del genere fantascienza.
Il film, realizzato nell’ormai lontano 1982, rappresenta un metro su cui vedere e giudicare ogni altro film di fantascienza: un esempio di come non ci sia bisogno di costruire storie mirabolanti o intricatissime per mantenere gli spettatori incollati per un’ora e mezza alle loro sedie; un modello a cui si sono ispirati praticamente tutti gli altri autori del genere.
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Cosa potrebbe mai venire fuori, quando si incontrano il genio del più grande scrittore di fantascienza (Philip Dick), il talento di uno dei più capaci registi di Hollywood (Ridley Scott), la performance di uno splendido attore (Harrison Ford) e l’ispirazione di un elegante musicista (Vangelis), se non un autentico capolavoro? Blade Runner è un capolavoro, anzi è il capolavoro del genere fantascienza.
Il film, realizzato nell’ormai lontano 1982, rappresenta un metro su cui vedere e giudicare ogni altro film di fantascienza: un esempio di come non ci sia bisogno di costruire storie mirabolanti o intricatissime per mantenere gli spettatori incollati per un’ora e mezza alle loro sedie; un modello a cui si sono ispirati praticamente tutti gli altri autori del genere.
La storia è presto detta: in una piovosa e multi-etnica Los Angeles del futuro, Deckard (Harrison Ford) è un poliziotto addetto al recupero, e all’eliminazione, di androidi che sfuggono al controllo dei loro padroni; nella fattispecie deve recuperarne ben quattro scappati da una colonia nello spazio. Roy Batty, il loro capo, (Rutgher Hauer) vorrebbe guidarli verso la vita eterna, gli androidi come gli umani hanno infatti una “data di termine”, e per questo va alla ricerca del suo progettista deciso a chiedergli più vita; lo scontro finale tra Roy Batty e Deckard rimarrà memorabile così come la celebre frase che l’androide pronuncia ormai in fin di vita: “io ne ho viste di cose, che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi...”
Il tutto è incorniciato dalla splendida colonna sonora di Vangelis capace, come meglio non sarebbe stato possibile fare, di sottolineare ogni attimo della pellicola, ogni personaggio che si muove al suo interno, ogni animo che si perde tra i rifiuti della megalopoli Californiana.
Le metafore ci sono, e ce ne sono di evidenti e di celate, per cui lasciamo allo spettatore il piacere di estrapolarle da sé.
Per finire una chicca. Il film avrebbe dovuto chiudersi con un finale a sorpresa che non è presente nel libro di Dick: anche Deckard sarebbe dovuto essere un androide; certo la sceneggiatura ne avrebbe guadagnato ma sarebbe stato un vero delitto non seguire alla lettera il bellissimo romanzo “Il Cacciatore di Androidi”; e poi pensate davvero che il grande Philip Dick non ci avesse già pensato?
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[+] il migliore (di al)[ - ] il migliore
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La recensione sul sito non è accurata sia sul piano delle informazioni sia sul piano dei contenuti. La sceneggiatura è tratta dal romanzo di P.K. Dick Ma gli androidi sognano pecore elettriche?. Il film appassiona per la trama e per gli effetti speciali che all'epoca risultavano meno "artigianali" e più efficaci. Ma la sua lettura richiede una attenzione particolare alle vicende emozionali e psicologiche dei protagonisti. la profonda umanità delle "copie" non è evidente soltanto nello slogan aziendale del creatore del Nexus 6, ma soprattutto nel contrasto tra gli umani ormai privi di empatia e l'acquisizione di un senso della vita che salva Deckard per mano del suo avversario bionico.
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La recensione sul sito non è accurata sia sul piano delle informazioni sia sul piano dei contenuti. La sceneggiatura è tratta dal romanzo di P.K. Dick Ma gli androidi sognano pecore elettriche?. Il film appassiona per la trama e per gli effetti speciali che all'epoca risultavano meno "artigianali" e più efficaci. Ma la sua lettura richiede una attenzione particolare alle vicende emozionali e psicologiche dei protagonisti. la profonda umanità delle "copie" non è evidente soltanto nello slogan aziendale del creatore del Nexus 6, ma soprattutto nel contrasto tra gli umani ormai privi di empatia e l'acquisizione di un senso della vita che salva Deckard per mano del suo avversario bionico.
e le stesse emozioni (paura, angoscia, amore...) del blade runner sono la conquista, o meglio la riconquista, della dimensione e della percezione di una umanità perduta tra gli uomini. il sogno dell'unicorno è sicuramente un "inserto" nella mente di Deckard perchè anch'esso è un replicante. La sua fuga con Rachel è preceduta dal ritrovamento dell'origamo lasciato davanti casa. Un unicorno, per l'appunto. il senso dell'incertezza nell'esistenza in un mondo in cui i sentimenti e le emozioni appartengono ormai agli androidi.
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[+] notevole (di aratos)[ - ] notevole
[+] una precisazione (di ladyviolet97)[ - ] una precisazione
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definitvo
Alcune curiosità su film Blade Runner: Richard Dchard un primo momento avrebbe duvuto essere interpretato da Dustin Hoffman;
alcuni esterni girati nel film sino dono di Stanley Kunrick, materiale che era stato non utilizzato in
Shining;
lo splendido monologo di Roy prima della morte fu scritto dallo stesso attore Rutger Hauer poco prima di girare la scena;
ai box office la partenza di Blade Runner fu flop; nel tempo la sua popolarità crebbe a dismisura divenendo cult indiscusso;
Il film incasso i seguenti premi :nomination per i migliori effetti speciali;nomination miglior scenografia di Lorwrence G.
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definitvo
Alcune curiosità su film Blade Runner: Richard Dchard un primo momento avrebbe duvuto essere interpretato da Dustin Hoffman;
alcuni esterni girati nel film sino dono di Stanley Kunrick, materiale che era stato non utilizzato in
Shining;
lo splendido monologo di Roy prima della morte fu scritto dallo stesso attore Rutger Hauer poco prima di girare la scena;
ai box office la partenza di Blade Runner fu flop; nel tempo la sua popolarità crebbe a dismisura divenendo cult indiscusso;
Il film incasso i seguenti premi :nomination per i migliori effetti speciali;nomination miglior scenografia di Lorwrence G. Paull, David Snydr, anche Linda De Scenne ;
nomination migliore colonna sonora dei Vangelis. Blade Rnnerr di Ridley Scott’,1982, ebbi occasione di vederlo in circostanze speciali durante la mia luna di miele a Parigi ,in lingua Inglese e sottotitoli in francese .
Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenziale di essere e percepire .
Mi rimasero nella testa la regia di Ridley Scott di cui avevo apprezzato the duellist del 1977 ,Dechard ,alias Harrison Ford, la spendida Rachael ,la repicante ,alias Sean Young,la figura di, Roy alias Rufger Hauer, Pris l’atletica replicante , alias Daryl Hannah.
Questo mondo dipinto è è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico “ the Singularity”;non è il mondo di Hal di 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fattoNexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” .specialmente quando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue.
Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal business,appare incapace di sentire con cuore appassito senza forza di espansione vitale. I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovviste di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “. Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“ Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi, ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica Concludo con alcune frasi celebri del film : (Richard Dechard)..”io non so peché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.” Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto mi resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire” Rachael : “io non sono nel business ,io sono il business ,ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.” “(Dechard).....l’’avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine ,non sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
capolavoro
weach illuminati
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Blade Runner è una squadra speciale costituita per i eliminatori, ritirare dal mercato del pianeta i replicanti modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banale, prende invece corpo invece uno dei film di fantascienza più affascinanti ,intensi e poetici mai girati , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. Ray Kurzweil, eclettico scienziato e ed analista di futurologia disse di Blade Runner:”l’attualità del film è impressionante, viene rappresentato con realismo l’aspetto esistenziale di problematiche che diverranno parte del nostro futuro ed imminente con una profondità degna di un capolavoro divinamente ispirato“ Blade Runerrdi Ridley Scott’,1982, ebbi occasione di vederlo in circostanze speciali durante la mia luna di miele a Parigi in Inglese e sottotitoli in francese .
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Blade Runner è una squadra speciale costituita per i eliminatori, ritirare dal mercato del pianeta i replicanti modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banale, prende invece corpo invece uno dei film di fantascienza più affascinanti ,intensi e poetici mai girati , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. Ray Kurzweil, eclettico scienziato e ed analista di futurologia disse di Blade Runner:”l’attualità del film è impressionante, viene rappresentato con realismo l’aspetto esistenziale di problematiche che diverranno parte del nostro futuro ed imminente con una profondità degna di un capolavoro divinamente ispirato“ Blade Runerrdi Ridley Scott’,1982, ebbi occasione di vederlo in circostanze speciali durante la mia luna di miele a Parigi in Inglese e sottotitoli in francese .
Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenziale di essere e percepire .
Questo mondo messo in scena è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico di “ the Singularity”;non è il mondo di Hal di “2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fattoNexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” specialmentequando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue. Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal businnes,appare incapace di sentire con cuore appassito senza forza di espansione vitale.
I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovviste di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “.
Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“
Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica
Concludo con alcune frasi celebri del film :
(Richard Dechard)..”io non so perché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.”
Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto mi resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire” Rachael : “io non sono nel businnes sono il business……….ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.” “(Dechard)....”.l' avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine no sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
.capolavoro
weach illuminati [-]
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Sfiorerò questo capolavoro di fantascienza esistenziale con un tocco delicato perchè qui si parla di un "arte"che resterà per sempre nella cinematografia universale.
Sarà come " aprire una scatola magica e vedere se è rimasta dentro ancora qualcosa ".
Avremo l'attenzione che meritano i tasti di un pianoforte e l'umiltà di parlare "piano".
Cenni veloci sulla storia; siamo in un futuro prossimo; è Los Angeles e c'è il problema di alcune organismi replicanti( robots) che cominciano ad avere autocoscienza.
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Sfiorerò questo capolavoro di fantascienza esistenziale con un tocco delicato perchè qui si parla di un "arte"che resterà per sempre nella cinematografia universale.
Sarà come " aprire una scatola magica e vedere se è rimasta dentro ancora qualcosa ".
Avremo l'attenzione che meritano i tasti di un pianoforte e l'umiltà di parlare "piano".
Cenni veloci sulla storia; siamo in un futuro prossimo; è Los Angeles e c'è il problema di alcune organismi replicanti( robots) che cominciano ad avere autocoscienza.
Harrison Ford è Dechard;
Sean Young è Rachael;
Rutger Hauer è Roy;
Daryl Hannah è Pris; Per entrare nel cuore del film ecco alcune frasi celebri: "(Tyrell corporation)...Rachael è un esperiemento commerciale niente di più, nata molto più umana dell 'uomo ..poi ho cominciato a riconoscere in loro strane ossessioni ...sono emotivamente senza esperienza ..se noi li giustifichiamo di un passato possiamo creare un cuscino o un supporto....così li controlliamo meglio." "(Rachael)..io ... sono business"...niente è peggiore di vivere una vita che non è una vita....non siamo computers ma organismi viventi ....tu che conosci il mio fascicolo quale è la data di immissione, la longevità ...?."
"(Pris.)io penso quindi sono.."
"(Roy)..Può l'artefice ritornare su ciò che ha fatto?...... quale è il tuo poblema?La morte, io voglio più vita padre..abbiamo i nostri limiti la tua luce arde per il doppio dello splendore di un altra vita.....bello sperimentare di vivere nel terrore... in questa maniera ci si sente schiavi ..................e tutto quanto andrà perduto nel tempo come lacrime nella pioggia...è tempo di morire"
"(Rachael) ti amo, mi fido te"
'"Dechard )....l'aveva lasciata viva per quattro anni diceva, ma Rachael era speciale non aveva data di termine non sapevo quanto saremmo rimasti insieme ...ma chi è che lo sa?" Ridley Scott con questo grande opera dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche, un mondo apparentemente in crisi energetica e ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il naturale soppravvento di quella asiatica (pensate 30 anni fa); un mondo dove piove sempre,sovrappopolato,decadente e con un uomo succube, silente , privo di guizzi energetici.
L'uomo dipinto dalla regia sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologie , incapace di riscaldare un cuore appassito .
I replicanti " modello Nexus 6 " sostituiscono l'uomo in tutte le funzioni sociali più importanti con eccezione della dignità.
Ma il problema della consapevolezza quando un intelligenza diviene raffinata si pone anche per le macchine (repilcanti) che non vogliono una vita a termine e sognano la libertà di essere .
Anche se il finale commercializzato non è quello che avrebbe voluto il regista , quello visto nelle sale cinematografiche ha un finale lieto: Rachael è libera di amare e non saprà mai quando finirà .
Splendido, profondo, indiemeticabile
weach
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Correva l’anno 1982, ebbi occasione di vedere il film in circostanze speciali durante “la mia luna di miele “a Parigi, in lingua inglese con i sottotitoli in francese .Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’affalto esistenza di essere .
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Correva l’anno 1982, ebbi occasione di vedere il film in circostanze speciali durante “la mia luna di miele “a Parigi, in lingua inglese con i sottotitoli in francese .Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’affalto esistenza di essere .
Mi rimasero nella testa la regia di Ridley Scott di cui avevo apprezzato The Duellist del 1977 Dechard ,alias Harrison Ford, la spendida Rachael ,la repicante ,alias Sean Young ,la figura di Roy ,alias Rufger Hauer, Pris l’atletica replicante , alias Daryl Hannah.
Questo mondo dipinto è quello dei replicanti ,le macchine o ,se vogliamo i robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico “ the SIngularity”;non è il mondo di Hal di"2001 odissea nello spazio" di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fatto che Nexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” .specialmente quando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue.
Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente ,con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal business,appare incapace di sentire , con un cuore appassito senza forza di espansione . I replicanti ” modello Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovvisti di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “. L'epilogo del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“ Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica ed emotiva.
“(Dechard).....l’’aveva lasciata vivere per 4 anni ma Rachael era speciale non aveva data di termine ..no sapevo quanto saremmo rimasi insieme ma chi è che lo sa?“
capolavoro
weach illuminati
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Correva l’anno 1982, ebbi occasione di vedere il film in circostanze speciali durante “la mia luna di miele “a Parigi, in lingua inglese con i sottotitoli in francese .Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenza di essere .
Mi rimasero nella testa la regia di Ridley Scott di cui avevo apprezzato The Duellist del 1977 Dechard ,alias Harrison Ford, la spendida Rachael ,la repicante ,alias Sean Young ,la figura di Roy ,alias Rufger Hauer, Pris l’atletica replicante , alias Daryl Hannah.
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Correva l’anno 1982, ebbi occasione di vedere il film in circostanze speciali durante “la mia luna di miele “a Parigi, in lingua inglese con i sottotitoli in francese .Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenza di essere .
Mi rimasero nella testa la regia di Ridley Scott di cui avevo apprezzato The Duellist del 1977 Dechard ,alias Harrison Ford, la spendida Rachael ,la repicante ,alias Sean Young ,la figura di Roy ,alias Rufger Hauer, Pris l’atletica replicante , alias Daryl Hannah.
Questo mondo dipinto è quello dei replicanti ,le macchine o ,se vogliamo i robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico “ the SIngularity”;non è il mondo di Hal di"2001 odissea nello spazio" di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fatto che Nexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” .specialmente quando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue.
Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente ,con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal business,appare incapace di sentire , con un cuore appassito senza forza di espansione . I replicanti ” modello Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovvisti di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “. L'epilogo del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“ Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica ed emotiva.
“(Dechard).....l’’avevano lasciata vivere per 4 anni ...ma Rachael era speciale non aveva data di termine ..no sapevo quanto saremmo rimasi insieme ma chi è che lo sa?“
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More human than human but everyone wants to be (più umani degli umani ma tutti vogliono essere).
Siamo a Los Angeles, anno 2019, qui opera una squadra denominata "Blade Runner" costituita per eliminatore e ritirare dal mercato del pianeta i replicanti (organismi artificiali) modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banale, prende invece corpo uno film suntuoso ,affascinante,lirico, esistenziale , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. con l' intima forza di “rapire” lo spettatore verso attenzione e percezione inconsueti.
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More human than human but everyone wants to be (più umani degli umani ma tutti vogliono essere).
Siamo a Los Angeles, anno 2019, qui opera una squadra denominata "Blade Runner" costituita per eliminatore e ritirare dal mercato del pianeta i replicanti (organismi artificiali) modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banale, prende invece corpo uno film suntuoso ,affascinante,lirico, esistenziale , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità. con l' intima forza di “rapire” lo spettatore verso attenzione e percezione inconsueti. Ray Kurzweil, scienziato e ed analista di futurologia disse di Blade Runner:”l’attualità del film è impressionante, viene rappresentato con realismo l’aspetto esistenziale di problematiche che diverranno parte della nostra vita futura ,imminente ,con una profondità degna di un capolavoro divinamente ispirato“ Osho parlando di questo capolavoro disse”in ogni cuore esiste un angoscia spaventosa data dal non conoscere se stessi,l’angoscia data dal non sapere da dove veniamo e dove stiamo andando ,chi siamo ed in cosa consista questa vita. Quale è il significato della vita ? Questa è la nostra angoscia e la nostra agonia “ Blade Runner ha come contenitore perfetto la storia d’amore sorprendente fra l’umano Richard Dechard e la replicante Rachael..” una storia piena di vibrazioni esistenziali ,fantasia ,spettacolarità ,pathos,ethos , liricità, poesia pura..”
Questo mondo emozionale messo in scena è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di RayKurzweil nel libro trasognato ed ottimistico di “ the Singolarity”;non è il mondo di Hal di “2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fattoNexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a confrontarsi “con il suo prodotto” specialmentequando si accorgeche la “sua creatura”ha aspettative esistenziale simili alle sue. Ridley Scottcon Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal business,appare incapace di sentire ,ha un cuore che non sa espandere la sua energia in modo positivo .
I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma a loro non viene riconosciuta una dignità sociale, per l’uomo debole e decadente ,"restano solo macchine , ,questi balbettii esistenzialisono solo errori di programmazione “.
Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“
Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica
Concludo con alcune frasi celebri del film :
(Richard Dechard)..”io non so perché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.” Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto mi resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire” Rachael : “io non sono nel business sono il business ……….ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.” “(Dechard)....”l avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine non sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
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