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ivan
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lunedì 6 gennaio 2025
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capolavoro visivo e filosofico
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Blade Runner di Ridley Scott è un capolavoro assoluto che trascende i confini del genere sci-fi per diventare una riflessione profonda sull'identità, l'umanità e il significato dell'esistenza. Ambientato in un futuro distopico, il film esplora la tensione tra gli esseri umani e gli "replicanti", androidi creati per servire, ma capaci di emozioni e desideri propri. La storia segue Rick Deckard (Harrison Ford), un cacciatore di replicanti incaricato di eliminare questi esseri senzienti, ma la sua missione lo porterà a confrontarsi con le sue stesse convinzioni su cosa significhi essere davvero umano.
La visione di Scott è pura poesia cinematografica.
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Blade Runner di Ridley Scott è un capolavoro assoluto che trascende i confini del genere sci-fi per diventare una riflessione profonda sull'identità, l'umanità e il significato dell'esistenza. Ambientato in un futuro distopico, il film esplora la tensione tra gli esseri umani e gli "replicanti", androidi creati per servire, ma capaci di emozioni e desideri propri. La storia segue Rick Deckard (Harrison Ford), un cacciatore di replicanti incaricato di eliminare questi esseri senzienti, ma la sua missione lo porterà a confrontarsi con le sue stesse convinzioni su cosa significhi essere davvero umano.
La visione di Scott è pura poesia cinematografica. La fotografia di Jordan Cronenweth, con le sue luci al neon, i paesaggi urbani cupi e il cielo incessantemente piovoso, crea un'atmosfera unica, che ha influenzato in modo indelebile il cinema sci-fi. Ogni fotogramma è una composizione visivamente straordinaria, che mette in scena un mondo decadente ma esteticamente affascinante.
Il film non offre risposte facili, ma ci invita a riflettere su tematiche universali. Cos'è la vita? Cos'è l'anima? In un mondo dove le macchine sono sempre più simili agli esseri umani, Blade Runner ci obbliga a interrogarci sulla nostra natura e sulla linea che separa la realtà dalla simulazione. Le performance degli attori sono impeccabili: Harrison Ford, in un ruolo più introspettivo rispetto ai suoi soliti, e Rutger Hauer, che nella parte del replicante Roy Batty offre una delle interpretazioni più intense e indimenticabili della storia del cinema. Il suo celebre monologo finale, "Tutti quei momenti andranno persi nel tempo, come lacrime nella pioggia", è uno dei momenti più iconici mai scritti.
La colonna sonora di Vangelis, con le sue melodie sintetiche e malinconiche, è perfetta per accompagnare questo viaggio nell’oscurità dell’anima e nel futuro incerto. La musica, a tratti eterea, aggiunge una dimensione emozionale che amplifica il senso di solitudine e inquietudine che permea il film.
Blade Runner è una riflessione sul tempo, sulla memoria, e sull'intensità dell'esperienza umana, anche quando la nostra umanità è messa in discussione. Con la sua estetica senza tempo, le sue domande filosofiche e le sue performance straordinarie, rimane uno dei film più influenti di sempre. Un vero capolavoro cinematografico.
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ciby8
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giovedì 30 maggio 2024
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un capolavoro di noia
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È il secondo tentativo che faccio con Blade Runner. Un film sciatto. La trama è appena accennata, le azioni che si svolgono sono sfilacciate. Ho visto 1h e 30m di film capendoci poco o nulla. È tratto da un romanzo di Philip Dick del quale ho letto un solo romanzo e mi ha trasmesso le stesse confuse sensazioni di Blade Runner. Amo il genere distopico ma Blade Runner per me è un film malriuscito, a dispetto di come viene osannato.
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steffa
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lunedì 5 febbraio 2024
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versione rimasterizzata (delusione)
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ho visto ieri la versione rimasterizzata, devo dire che la fotografia è stata modificata eccessivamente, sembra quasi un "behind the scenes" , gli oggetti di scena sanno della plastica e polistirolo di qui sono fatti, si percepisce che gli edifici sono modellini, il film era basato su mezzombre ed impermeato da una foschia permanente che sono state eliminate portando molta nitidezza e dettagli ma togliendo tutta l'affascinante e caratteristica atmosfera
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eugen
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giovedì 1 giugno 2023
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"da sempre"un grnadissimo film
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Balde Runner"(Ridley Scott, dal romanzo di Philip Dick"Don ANdroids Dream of Electic Sheep"?, screenplay di Hanpton Fancher e David Webb Peoples, 1982)parla del rapporto difficile tra umanni e androifi, dove questi ultimi , suepiori per forza fisica e intleligenza, hano pero'un handicap di fondo, ossia vivono solo 4 anni, cose che sembra non essere "rimovilile"neppure dai piu'abili getetisti e specialisti anche a livlelo di progettazione degli androidi stessi. Un agente della suadra"Blade Runner"deve dare la caccia, senza volervo e sneza essere motivato, anzi nutrendo una certa propensione per un'androide in particolare, ad alcuni androidi fuggiti e lo fa, in una New York insolitamente piovosa e dovendo affronare un androide che e'assolutamente superiore a lui e che recita il fmaoso monologo"I vee thinks you people wouldn'believe.
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Balde Runner"(Ridley Scott, dal romanzo di Philip Dick"Don ANdroids Dream of Electic Sheep"?, screenplay di Hanpton Fancher e David Webb Peoples, 1982)parla del rapporto difficile tra umanni e androifi, dove questi ultimi , suepiori per forza fisica e intleligenza, hano pero'un handicap di fondo, ossia vivono solo 4 anni, cose che sembra non essere "rimovilile"neppure dai piu'abili getetisti e specialisti anche a livlelo di progettazione degli androidi stessi. Un agente della suadra"Blade Runner"deve dare la caccia, senza volervo e sneza essere motivato, anzi nutrendo una certa propensione per un'androide in particolare, ad alcuni androidi fuggiti e lo fa, in una New York insolitamente piovosa e dovendo affronare un androide che e'assolutamente superiore a lui e che recita il fmaoso monologo"I vee thinks you people wouldn'believe...", morendo, La fuga(anche d0amore)delll'agente speciale e della replicante Rachael non manchera'di segnare una fase particolare, nellla quale anche l'agente"Umano"si rivelera'forse essere"non umano".... Rivisto dopo quarant'anni(non ricordo che cosa avevo scrritto all'epoca, per un quotidinao locale), "Blade Runner"mostra sempre ancora: A)la grandezza di Ridoley Scott, regista capace di coinugare perfettmaente tecnica e poesia filmica, salvo che in "Exodus", uno scivolone pseudobilbico... ; B ) il geni di Philp Dick, genieale autore di science.fiction(Ise la defimiamo ancora cosi', il che pare opintabile), dark side di quell'altro grnade che e'comunque Ray BRADBURYM CGE e'comuqnue, in fondo un"otimista", ma non un"integrato", in contrapposizione all'"apocalittico"Dick, per usare, anche trasponendone il senso, le categoria di Umberto Eco: C)IL "meticciamnetot"uman-andrroidii, un tema comunque di gr<nde attualita', viene qui rapporesentato in modo "perfetto", anche scenograficamente, mostrnaod la grandezza del cinema degli Eighties a differneza di certa piatteza del cinema odierno, che spesso rimastica temi... D) Harrison Ford, nei panni dlel'agente speciale e'semplicmente"funziionale"al film, Huther Hauer, androide morente e'invece grandissmo. Bene le interpreti fmeminili Sena Young, Joanna Cassidy, Daryl Hannah. Eugen
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heg
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venerdì 19 marzo 2021
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umano o non umano?
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Senza ombra di dubbio uno dei migliori film di fantascienza mai fatti . Atmosfere sempre buie , claustrofobiche , pioggia incessante che rede l'idea della trascuratezza e dell'abbandono , l'umanità utilizza ormai la terra come discarica . sotto la coperta della fantascienza si arriva a temi filosofici " se un androide (replicante) , sembra un umano , quasi non è distinguibile , perchè non dovrebbe essere considerato un umano" . Meraviglioso anche il dubbio su Deckard , é un replicante o un umano ?, arriva così con questo dubbio a oltreppassare la via di confine tra replicante e umano , colui che simbolleggiava l'umanità non è umano?, qui si gioca il film e il fnale .
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Senza ombra di dubbio uno dei migliori film di fantascienza mai fatti . Atmosfere sempre buie , claustrofobiche , pioggia incessante che rede l'idea della trascuratezza e dell'abbandono , l'umanità utilizza ormai la terra come discarica . sotto la coperta della fantascienza si arriva a temi filosofici " se un androide (replicante) , sembra un umano , quasi non è distinguibile , perchè non dovrebbe essere considerato un umano" . Meraviglioso anche il dubbio su Deckard , é un replicante o un umano ?, arriva così con questo dubbio a oltreppassare la via di confine tra replicante e umano , colui che simbolleggiava l'umanità non è umano?, qui si gioca il film e il fnale .
recensione 5 stelle su 5
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xerox
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venerdì 12 marzo 2021
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ma quanto mi piace....
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...commentare vecchi films! Ho rivisto qualche sera fa Blade runner. Tutti i films importanti della giovinezza andrebbero rivisti nella piena maturità! Ho rivisto un film semplicemente BELLISSIMO! Per me, ogni scena di questo film, vive a se stante... Anche se il grandissimo pregio del film è l'amalgama di luci, immagini, musica, atmosfere, che rendono il film ipnotico.
Attori perfetti, tutti, e la scena finale di Hauer che giustamente è passata alla storia tutta, non solo del cinema. A me, e non so perchè, la scena che mi ha colpito di più è la marcetta dei due giocattoli nella stanza dell'inventore, e uno sbatte sul muro. E' l'immagine che ho impresso di più, mah! Sicuramente uno dei film più stilosi che ho ma
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...commentare vecchi films! Ho rivisto qualche sera fa Blade runner. Tutti i films importanti della giovinezza andrebbero rivisti nella piena maturità! Ho rivisto un film semplicemente BELLISSIMO! Per me, ogni scena di questo film, vive a se stante... Anche se il grandissimo pregio del film è l'amalgama di luci, immagini, musica, atmosfere, che rendono il film ipnotico.
Attori perfetti, tutti, e la scena finale di Hauer che giustamente è passata alla storia tutta, non solo del cinema. A me, e non so perchè, la scena che mi ha colpito di più è la marcetta dei due giocattoli nella stanza dell'inventore, e uno sbatte sul muro. E' l'immagine che ho impresso di più, mah! Sicuramente uno dei film più stilosi che ho mai visto!
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francesco
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martedì 25 febbraio 2020
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francesco
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martedì 25 febbraio 2020
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capolavoro
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giulio andreetta
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venerdì 27 dicembre 2019
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film predittivo e profetico
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Un Ridley Scott che stupisce per la straordinaria abilità di fondere narrazione, musica e fotografia in un capolavoro senza età. La trama è data dal romanzo fantascientifico di Philip Dick Il cacciatore di Androidi. Temi come la disumanità e una società oppressiva simile a quella narrata in 1984 di Orwell fanno da sfondo alla vicenda umana ed affettiva che affronta il protagonista, impersonato da un Harrison Ford in stato di grazia. Bravissimo anche Rutger Hauer, che interpreta l'alter-ego di Ford, la controparte dell'androide. Le musiche di Vangelis sono entrate nella leggenda, soprattutto il brano che accompagna i titoli di coda, che scaturisce quasi dal nulla non essendo mai anticipato nel corso del film, ma che con la sua potenza espressiva sembra quasi riassumere musicalmente il capolavoro.
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Un Ridley Scott che stupisce per la straordinaria abilità di fondere narrazione, musica e fotografia in un capolavoro senza età. La trama è data dal romanzo fantascientifico di Philip Dick Il cacciatore di Androidi. Temi come la disumanità e una società oppressiva simile a quella narrata in 1984 di Orwell fanno da sfondo alla vicenda umana ed affettiva che affronta il protagonista, impersonato da un Harrison Ford in stato di grazia. Bravissimo anche Rutger Hauer, che interpreta l'alter-ego di Ford, la controparte dell'androide. Le musiche di Vangelis sono entrate nella leggenda, soprattutto il brano che accompagna i titoli di coda, che scaturisce quasi dal nulla non essendo mai anticipato nel corso del film, ma che con la sua potenza espressiva sembra quasi riassumere musicalmente il capolavoro. Forse è superfluo dilungarsi su un riepilogo delle scene che sono entrate nella leggenda, soprattutto l'epico monologo finale di Rutger Hauer. Da non perdere, perché si tratta di un capolavoro assoluto.
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inesperto
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lunedì 5 agosto 2019
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ridley crea, harrison esegue
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Cosa dire che non sia già stato sottolineato nei decenni? Una pellicola storica contenente il monologo più famoso del cinema intero, scritto e pronunciato da un Rutger Hauer immenso. Una Sean Young di una dolcezza disarmante che farebbe innamorare anche un paletto. Una bellissima Daryl Hannah, sorridente ed elastica. Da vedere e rivedere soprattutto in lingua originale.
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