shining
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venerdì 20 maggio 2005
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l'inconscio
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RISALIRE IL FIUME E' LA METAFORA DI CHI INTENDE VIAGGIARE ALLA SCOPERTA DEL PROPRIO INCONSCIO.IL FIUME E' PERFETTO COME SIMBOLO:SCORRE IN UN'UNICA DIREZIONE;PER RAGGIUNGERE LA SORGENTE SI DEVE PERCORRERLO A RITROSO...QUELLO CHE SI FA IN PSICANALISI PER CAPIRE SE STESSI.
E INFATTI, MARTIN SHEEN ,ALLA FINE DEL SUO VIAGGIO,CIOE' ALLA SORGENTE,AMMETTE DI AVER CAPITO.
IL FREQUENTE UTILIZZO DI FUMOGENI COLORATI(I VIOLA)O IL PONTE CHE PUNTUALMENTE OGNI NOTTE VENIVA DISTRTUTTO MA CHE NONOSTANTE QUESTO ERA ILLUMINATO COME UN ALBERO DI NATALE SONO ELEMENTI CHE MI AIUTANO A LEGGERE IN TAL SENSO IL FILM(IL CAPOLAVORO).
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giancarlo
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domenica 14 dicembre 2003
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apocalypse now
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splendido come il gol che il milan ha segnato in questo momento.
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domenica 14 dicembre 2003
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piero
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sabato 12 gennaio 2002
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"cannibal"
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Si! Ci tengo a dire che ritengo questo film il Cannibal di F.F. Coppola! Voglio dire che, pur essendo un film di guerra, contiene una miriade di riferimenti al cinema cannibal (vedi Cannibal Holocaust di R. Deodato) che vedeva proprio in quegli anni (79-80) il suo apogeo. La versione redux è eccessivamente lunga e mi pare che il suo successo non sia dovuto solo alla qualità insita nella pellicola, bensì nella sua distribuzione supportata dai mezzi di Coppola. Polemizzo perchè ritengo abbastanza casuale la riuscita del film nella sua globalità. Il merito dei realizzatori è di essere riusciti a rasentare il trash senza scadervi. E' un film su cui riflettere, non diamo giudizi positivi affrettati dalla fama…
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(di zzz_78)
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mac
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venerdì 14 dicembre 2001
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l'orrore!!
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Versione inutilmente appesantita togliendo continuità al crescendo della versione fino ad ora conosciuta. Film comunque bellissimo se bello si può definire un viaggio nell'inferno delle nostre anime.
Curtz è pazzo? No è la mia risposta.
Dimostra solo l'impossibilità di agire secondo il basilare dualismo bene/male.
Il perno attorno cui ruota la storia è l'orrore: l'orrore provato dal colonnello quando si trova di fronte all'operato di forze fino a quel momento per lui e per noi rimosse.
Il suo tentativo di superare se stesso e riportarsi ad un piano originario di rapporti semplici ma terribili nella loro crudezza fallisce ed è egli stesso a questo punto ad aspettare, a desidere la morte e la morte come unico possibile rimedio capace di riunire la sua mente divisa.
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Versione inutilmente appesantita togliendo continuità al crescendo della versione fino ad ora conosciuta. Film comunque bellissimo se bello si può definire un viaggio nell'inferno delle nostre anime.
Curtz è pazzo? No è la mia risposta.
Dimostra solo l'impossibilità di agire secondo il basilare dualismo bene/male.
Il perno attorno cui ruota la storia è l'orrore: l'orrore provato dal colonnello quando si trova di fronte all'operato di forze fino a quel momento per lui e per noi rimosse.
Il suo tentativo di superare se stesso e riportarsi ad un piano originario di rapporti semplici ma terribili nella loro crudezza fallisce ed è egli stesso a questo punto ad aspettare, a desidere la morte e la morte come unico possibile rimedio capace di riunire la sua mente divisa.
"non è il tuo peccato che grida vendetta ma la tua parsimonia anche nel peccato"
Il film nel suo complesso cita senza mai citarlo Nietzsche e Coppola sembra voler affermare l'impossibilità per l'uomo di superare se stesso.
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campione
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martedì 4 dicembre 2001
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apocalisse mentale
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Senza dubbio il più grande film basato sull'introspezione psicologica Coppola va oltre il Vietnam, va oltre la guerra per entrare all'interno degli infiniti meandri dell'animo umano. Non si riconosce il Bene nè il Male c'è solo la volontà del nostro essere di ricercarsi. Colori suoni atmosfere a dir poco oniriche ci travolgono in modo incessante. Apocalypse now: un punto di riferimento inquietante!
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dux
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mercoledì 12 settembre 2001
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marlon brando va dallo psicanalista
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Innanzitutto c'è da chiarire che non si tratta di un film di guerra: la guerra c'è ma fa da sfondo a una vicenda indipendente, quella del colonnello dell'esercito americano Curtz che si è dato alla macchia con alcuni uomini nella folta foresta che si estende ai margini del fiume Mekong. Il film narra del dramma privato di Curtz e del capitano Willard che lo deve rintracciare. Ai confini delle loro esistenze una guerra che ormai gli Usa stanno perdendo con disonore. E' un viaggio nel profondo dell'animo umano che inesplorato come la foresta in cui si rifugia Curtz fornisce materiale da psicanalisi. Poi, certo, ci si ricorda di riprese mozzafiato, di una colonna sonora davvero entusiasmante, dei marines che fanno surf sotto i bombardamanti, ma tutto rimanda all'analisi dell'animo umano e ad una sua insondabilità, specie in situazioni estreme.
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Innanzitutto c'è da chiarire che non si tratta di un film di guerra: la guerra c'è ma fa da sfondo a una vicenda indipendente, quella del colonnello dell'esercito americano Curtz che si è dato alla macchia con alcuni uomini nella folta foresta che si estende ai margini del fiume Mekong. Il film narra del dramma privato di Curtz e del capitano Willard che lo deve rintracciare. Ai confini delle loro esistenze una guerra che ormai gli Usa stanno perdendo con disonore. E' un viaggio nel profondo dell'animo umano che inesplorato come la foresta in cui si rifugia Curtz fornisce materiale da psicanalisi. Poi, certo, ci si ricorda di riprese mozzafiato, di una colonna sonora davvero entusiasmante, dei marines che fanno surf sotto i bombardamanti, ma tutto rimanda all'analisi dell'animo umano e ad una sua insondabilità, specie in situazioni estreme. Resta da segnalare il ritmo che verso la fine perde di vigore diventando un po' troppo lento e inficiando il voto che si ferma a quattro stelle.
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al
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giovedì 6 settembre 2001
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il miglior film sul vietnam
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E' senza dubbio una delle più imponenti opere del cinema di tutti i tempi. Grandioso, spettacolare, di inaudito vigore: Coppola ha affrontato il tema della Guerra del Vietnam con un film che denuncia l'insanezza di tale guerra. Regia e interpreti sopra le righe con un magnifico Brando e il suo celebre monologo. Film che necessitò di un anno e mezzo di riprese nelle foreste delle Filippine. Ma i risultati sono eccezionali!
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cisko
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mercoledì 16 maggio 2001
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coppola show
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Un ufficiale che fa surf sotto le bombe, una delle tante trovate geniali del grande Coppola per questo film, probabilmente il migliore da lui diretto. Il film mostra due aspetti importanti: l'assurdità della guerra e la sua ingiustizia.
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