gustibus
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domenica 16 luglio 2017
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sublime recitazione tra bene e male
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Film sicuramente sopra le righe ma che da molti sussulti di paura questo "Ragazzi venuti dal Brasile". del regista F.J.SCHAFFNER..non un registello qualunque.Basta ricordare " Patton",Papillon e altri.Qui il tema dovrebbe essere piu'serio.Il diabolico Dott.Mengele dell'epoca nazista che era anche famoso per fare esperimenti scientifici sui prigionieri ebrei e non.Rifugiato in Paraguay aveva clonato col DNA di Hitler(Adolph!)..92 bambini identici a lui all'eta'di 14anni e dati in adozione in varie parti del mondo.Si,qui si entra un po' nella fantascienza dato che il film e'del 1978 ma che salva e crea tensione nel film e'la stupenda recitazione di Gregory Peck(Mengele) e Laurence Olivier(Dott.
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Film sicuramente sopra le righe ma che da molti sussulti di paura questo "Ragazzi venuti dal Brasile". del regista F.J.SCHAFFNER..non un registello qualunque.Basta ricordare " Patton",Papillon e altri.Qui il tema dovrebbe essere piu'serio.Il diabolico Dott.Mengele dell'epoca nazista che era anche famoso per fare esperimenti scientifici sui prigionieri ebrei e non.Rifugiato in Paraguay aveva clonato col DNA di Hitler(Adolph!)..92 bambini identici a lui all'eta'di 14anni e dati in adozione in varie parti del mondo.Si,qui si entra un po' nella fantascienza dato che il film e'del 1978 ma che salva e crea tensione nel film e'la stupenda recitazione di Gregory Peck(Mengele) e Laurence Olivier(Dott.Lieberman)cacciatore di nazisti un po' anziano che all'inizio del film tramite un ragazzo in Paraguay scopre tutta questa storia dei 92 Hitler sparsi per il mondo.Olivier e'stato candidato all'oscar!veramente una recitazione super da Khartoum a questo signore anziano e Peck nomination ai Golden globes,anche lui da "Vacanze romane" a questo Mengele..eccezionali tutti e due.Diciamo che sono il motore del film.Nella ultima mezz'ora di film i due attori fanno la gara di bravura in una casa della Pensilvenya dove si incontrano per un finale molto duro con tanto di doberman,4 cagnoloni che faranno un lauto pasto.Da vedere una sola volta,ma da vedere solo per capire come un attore vero deve recitare,cosa che non tutti sanno fare!
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paolp78
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domenica 12 giugno 2022
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farsesco
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Questo film, diretto dal premiato Franklin J. Schaffner, tenta di compiere un’operazione molto ambiziosa e per nulla facile, trattando questioni storicamente delicate dentro una storia che si caratterizza per contenere degli elementi decisamente fantasiosi e sopra le righe. L’idea che sta al centro della narrazione, per quanto ardita, si rivela azzeccata riuscendo a suggestionare il grande pubblico.
La pellicola può essere classificata come un thriller, tuttavia deve dirsi che Schaffner non riesce mai a creare sequenze realmente cariche di tensione forse a causa dei cattivi che sono messi in scena in modo che definirei macchiettistico e quasi farsesco, a cominciare dal Dottor Mengele, il celebre medico e criminale nazista del terzo Reich.
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Questo film, diretto dal premiato Franklin J. Schaffner, tenta di compiere un’operazione molto ambiziosa e per nulla facile, trattando questioni storicamente delicate dentro una storia che si caratterizza per contenere degli elementi decisamente fantasiosi e sopra le righe. L’idea che sta al centro della narrazione, per quanto ardita, si rivela azzeccata riuscendo a suggestionare il grande pubblico.
La pellicola può essere classificata come un thriller, tuttavia deve dirsi che Schaffner non riesce mai a creare sequenze realmente cariche di tensione forse a causa dei cattivi che sono messi in scena in modo che definirei macchiettistico e quasi farsesco, a cominciare dal Dottor Mengele, il celebre medico e criminale nazista del terzo Reich. La difficile parte viene affidata al grande Gregory Peck che sceglie un’interpretazione vigorosa, volta ad accentuare il carattere pazzoide ed invasato del personaggio.
Decisamente più misurata ma anche meglio riuscita la performance dell’altro protagonista, il mitico Laurence Olivier, che qui interpreta un anziano cacciatore di nazisti.
Nei titoli di testa della pellicola, insieme ai nomi dei due grandi interpreti sopra citati viene indicato quello di un’altra vecchia gloria di Hollywood come James Mason; in realtà però Mason ha una parte molto inferiore a quella dei suoi colleghi, pertanto si ha quasi l’impressione che il suo nome sia indicato in sequenza con gli altri due solo per una questione di rispetto e riconoscimento della prestigiosa carriera dell’attore britannico, che con Olivier e Peck forma un trio davvero leggendario di ormai anziani interpreti che hanno contribuito a fare la storia del cinema.
Del resto del cast si ricorda Lilli Palmer, anche lei avanti con gli anni, il giovane Steve Guttenberg, che diventerà famoso negli anni ottanta con il ciclo di film “Scuola di polizia”, Uta Hagen che si distingue per efficacia interpretativa nella breve parte che le è affidata in duetto con Olivier, e Denholm Elliott, anch’egli con un piccolo ruolo.
La pellicola propone alcune sequenze truculente, soprattutto concentrate nel finale, che però non spaventano né convincono.
Seguendo una prassi invalsa in film di questo genere, con l’ultima scena Schaffner cerca di instillare nello spettatore un senso di inquietudine, ma anche quest’operazione non pare riuscita in modo pieno.
Buone le musiche di Jerry Goldsmith.
Si segnala infine che giusto qualche anno prima nel film “Il maratoneta” di Schlesinger, Laurence Olivier aveva interpretato un personaggio probabilmente ispirato proprio al Dottor Mengele. Viene da pensare che la pellicola sia stata realizzata sulla scorta del buon esito e dell’ottima riuscita della precedente ora citata, non avvicinandosi però ai livelli di quest’ultima.
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