Mi pare inevitabile fare un confronto fra quest'opera e "La città delle donne". I temi e i metodi sono simili: la Donna e la teatralità simbolica. "La città delle donne" si apriva e si chiudeva con il simbolo vaginale del tunnel ferroviario, "Casanova" con l'enorme testa della Grande Madre, signora assoluta delle acque e dell'oscurità, anche dell'oscurità del nulla, della morte (Madonna, Iside, Kali, Yemanjà, Dama del lago, ecc.). La gestione dei simboli in "Casanova" è più sapiente, meno invadente ma più profonda. E' stato detto che l'oscurità dominante, l'assenza del sole simboleggiano un angoscioso senso di morte, Eros e Thanatos. Non credo. L'oscuro di per sè è tradizionalmente stato associato al femminile. E' stato detto che il carillon-uccello meccanico con la sua musica angosciante simboleggia la meccanicità dell'atto sessuale del grande amatore. Non credo. In psicoanalisi il "marchingegno", il "meccanismo", il "motore" di per sè sono simboli del pene, infatti Casanova lo porta sempre con sè, anche se ciò indica sicuramente una dissociazione fra la sua personalità e il suo organo. Ma è veramente interessante come nella nostra società si parli di "meccanicità" e assenza di "sentimento" solo a riguardo di sessualità che rompe le regole: mai avuto sentore di meccanicità, mancanza di sentimento e sessualità forzosa in coppie marito e moglie? Non ci vedete una schifosa meccanicità nel Viagra? Da noi, da almeno 2000 anni, la sessualità naturale è completamente distrutta, voi lo vedete solo in "Casanova", che almeno ci prova a fare qualcosa di più e in parte ci riesce pure. Certo poi invecchia, muore, si trasforma pure lui in bambola che gira meccanicamente, ma questo succede per tutti, tutti soccombiamo alla ruota del destino, alle leggi fisiche prive di sentimento rispetto alle quali siamo tutti ridicoli burattini votati al nulla, anche voi monogami che passate tutta la vita con un solo partner immersi nei "sentimenti". In poche parole, critici e pubblico mi sembrano più bigotti e moraleggianti che non il buon Fellini, che ci informa della delirante (e pagana) teoria di Agostino sulla fecondazione "auricolare" della madonna, criticata addirittura da una bambina, e ci presenta un completo compendio di simbologie della Mona nella scena della balena: forno, foresta, montagna, porta, ragnatela, imbuto, fiore, spirale (altro che simbolo solare...). Esilarante la scena della gara sessuale fra Casanova e Richetto in cui "l'homo sapiens vince il primitivo" (epilogo poco probabile). La teatralità è totale, l'artificialità è totale, nemmeno una scena fu girata in esterno fuori da Cinecittà. Un film di un uomo "all'antica", un uomo ossessionato dal Sesso e dalla Donna (vedi le frequenti donne giganti), un uomo dagli istinti magari frustrati, ma almeno PRESENTI. E un film più maturo che non "la città delle donne": lì, nonostante passino solo 4 anni, il quadro cambia completamente, lì il maschio è già un infimo vermetto fantozziano in balia delle superpoderose. Lì c'è già stato il "compromesso storico" sessuale, il cristianesimo alleato col femminismo: Casanova SCOPA, Snaporaz SOGNA. Una edificante e progressista evoluzione verso la spiritualità...
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claudia
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lunedì 11 febbraio 2008
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bella (non l'ho visto)
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Gradevole,sobria.C'entra poco però è una curiosità che forse lei sa esaudire:psicologicamente che differenza c' è tra Casanova e Don Giovanni?O sono l'evoluzione dello stesso personaggio,magari l'uno più tardo rispetto all'altro.Grazie.
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reiver
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lunedì 11 febbraio 2008
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caspiterina! (per parlare pulito)
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Così non vale,con questa recensione mi costringi a vederlo!E' un film che ho sempre "evitato" (spero che Andrea mi perdoni),Sutherland truccato mi crea fastidio.Non ho neppure letto il libro,le memorie di Casanova,che pure ho in casa.Ho letto invece il "Don Giovanni" di Byron,in cui il protagonista è ossessionato non dal sesso,ma dall'amore.La sua "poligamia" è legata alla sua curiosità intellettuale,alla capacità di innamorarsi in maniera genuina e sincera di ogni donna che lo attrae:l'atto sessuale è una naturale conseguenza.Un eroe romantico,non poteva essere che così visto il pensiero di Byron.Ne è stato tratto anche un film con Errol Flynn.Ma anche la ragnatela è un simbolo sessuale?Questa non la sapevo.
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Così non vale,con questa recensione mi costringi a vederlo!E' un film che ho sempre "evitato" (spero che Andrea mi perdoni),Sutherland truccato mi crea fastidio.Non ho neppure letto il libro,le memorie di Casanova,che pure ho in casa.Ho letto invece il "Don Giovanni" di Byron,in cui il protagonista è ossessionato non dal sesso,ma dall'amore.La sua "poligamia" è legata alla sua curiosità intellettuale,alla capacità di innamorarsi in maniera genuina e sincera di ogni donna che lo attrae:l'atto sessuale è una naturale conseguenza.Un eroe romantico,non poteva essere che così visto il pensiero di Byron.Ne è stato tratto anche un film con Errol Flynn.Ma anche la ragnatela è un simbolo sessuale?Questa non la sapevo.E poi,mi pare di ricordare che tu abbia detto una volta di aver letto le opere di Wilhelm Reich.Ricordo bene?Che differenze ci sono tra lui e Freud?
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luc
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lunedì 11 febbraio 2008
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x claudia
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grazie. non conosco bene la storia di don giovanni. non sono un esperto di letteratura, ho sempre visto come uno spreco andare a cercare in 400 pagine concetti che un saggio scientifico ti espone in 2 pagine, ma è solo un mio punto di vista personalissimo, vado diretto al nucleo delle cose, in tutto: se devo andare da roma a milano prendo l'autostrada del sole e non la transiberiana per poi passare in alaska e a boston prendere una canoa fino a genova...spero ti possa aiutare reiver.
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luc
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lunedì 11 febbraio 2008
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reiver, mi piace sutherland..
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..fin dai tempi de "i guerrieri", esilarante film di guerra alternativo del '70, uno spaghetti-guerra, quasi. ti capisco, non ho mai digerito fellini perchè odio il teatro, ma per colpa di quel ruffiano di andrea (che però non vede i film che gli consiglio io) per motivi di studio mi sorbisco pure fellini. non mi piace, non nutre i miei occhi, e poi sempre quella palla del circo o del lunapark...mi sento come un ginecologo che deve esaminare pure le vecchie! però gli ho dato 4 stelle perchè al di là del mio gusto devo riconoscere che è un film sapiente, profondo e ben organizzato.
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andrea
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lunedì 11 febbraio 2008
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per luc e reiver
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Bella recensione, luc. Mi fa piacere che ti sia piaciuto molto questo film. Te l'avevo detto che è molto pittoresco, scenografie e costumi di Donati sono da favola, per non parlare della musica di Nino Rota... Mi piace molto l'idea che sia stato girato tutto nel mitico studio 5 di Cinecittà, c'è proprio un gusto per il finto (vedi il "mare di plastica"). Comunque anch'io avevo interpretato il carillon-uccello come simbolo della meccanicità. Reiver, Sutherland è stato imbruttito apposta. Se non sbaglio, Fellini ha fatto questo film su commissione, e il personaggio di Casanova non gli era simpaticissimo (perciò lo ha imbruttito), ma ciò non toglie che lo interessava particolarmente. Ti consiglio di vederlo.
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andrea
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lunedì 11 febbraio 2008
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per luc sul teatro
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Anch'io non amo il teatro, non mi piace la bidimensionalità della scena, ma capisco in che accezione ti ci riferisci in questo caso. Fellini è "teatrale", cioè è spiccatamente artificioso, molto dialogico (anche se non sempre), ma non teatrale nel vero senso del termine. Davvero teatrale è, invece, Visconti, regista che infatti ha diretto pure per il teatro. Io che amo la tridimensionalità del cinema, amo Fellini perché è il cinema allo stato puro, qualcosa che con le altre arti non potrebbe essere eguagliato, neanche con le parole (e in questo è molto distante dal teatro).
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reiver
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martedì 12 febbraio 2008
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fellini
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Lo vedrò.Ho visto molti film di Fellini,ma non tutti.Questo perchè non sono un vero cinefilo,lo ripeto sempre.Sono solo un appassionato,e ogni tanto vengo colto da attacchi di pigrizia intellettuale che mi impediscono di ampliare le mie conoscenze.
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andrea
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martedì 12 febbraio 2008
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ho recensito...
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..."Paura e delirio a Las Vegas", per chi voglia leggere cosa ho scritto!
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luc
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mercoledì 13 febbraio 2008
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x reiver: reich e freud
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la teoria originaria di freud diceva che la malattia mentale era causata dalla rimozione della libido, poi, in parte, si rimangiò tutto con l"istinto di morte". freud assolutizzava alcuni fenomeni come il "complesso di edipo" (ne parlano tutti a vanvera come se parlassero di mortadella, stiamo parlando di pulsione sessuale tra genitori e figli e tra fratelli, scusa se è poco!) inserendoli in una teoria delle fasi di sviluppo. i comunisti bollarono sempre freud come "borghese", hitler lo costrinse alla fuga. reich era comunista, hitler lo costrinse a riparare in russia, stalin lo voleva morto, fuggì in usa, finalmente gli americani riuscirono a buttarlo in galera per oltraggio alla corte durante un processo per "corruzione di minori" (sosteneva la necessità della sessualità fra adolescenti), morì in carcere in circostanze strane.
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la teoria originaria di freud diceva che la malattia mentale era causata dalla rimozione della libido, poi, in parte, si rimangiò tutto con l"istinto di morte". freud assolutizzava alcuni fenomeni come il "complesso di edipo" (ne parlano tutti a vanvera come se parlassero di mortadella, stiamo parlando di pulsione sessuale tra genitori e figli e tra fratelli, scusa se è poco!) inserendoli in una teoria delle fasi di sviluppo. i comunisti bollarono sempre freud come "borghese", hitler lo costrinse alla fuga. reich era comunista, hitler lo costrinse a riparare in russia, stalin lo voleva morto, fuggì in usa, finalmente gli americani riuscirono a buttarlo in galera per oltraggio alla corte durante un processo per "corruzione di minori" (sosteneva la necessità della sessualità fra adolescenti), morì in carcere in circostanze strane...reich aggiustò la teoria originale freudiana (rigettando l'istinto di morte) alla luce delle scoperte dell'etnologia sulle società matriarcali...
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stefania
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mercoledì 13 febbraio 2008
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per luc
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L'argomeno è interessante.Forse lei mi sa rispondere,è una cosa che mi ha sempre incuriosito.Gli stati d'animo (tutti) sono "creati" dalla situazione ormonale o viceversa?
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reiver
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mercoledì 13 febbraio 2008
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thank you
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Grazie Luc,sei meglio di una enciclopedia.
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luc
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giovedì 14 febbraio 2008
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x stefania: cosa vinco?
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è una domanda da milioni. oggi si tende a riconoscere la causa di tutto nella biologia, nel gene o negli ormoni. questa è una concezione "di destra", si deve osannare la società, quindi non gli si può imputare la causa. stalin fucilava chi aveva queste opinioni. io penso che il lato biologico (ma non solo gli ormoni) dia l"energia" e il lato socio-culturale i contenuti. penso anche che è variabile la QUANTITA' dell'input socio-culturale e quindi sia teoricamente possibile minimizzarlo per avere "stati d'animo" il più possibile "naturali". penso anche che l'input socio-culturale condizioni pesantemente tutto il lato biologico: una donna che vuole inconsciamente fuggire gli uomini fa in modo di diventare brutta, obesa o anoressica o strutturalmente deforme (è solo un esempio, non è detto che quelle belle non abbiano problemi).
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è una domanda da milioni. oggi si tende a riconoscere la causa di tutto nella biologia, nel gene o negli ormoni. questa è una concezione "di destra", si deve osannare la società, quindi non gli si può imputare la causa. stalin fucilava chi aveva queste opinioni. io penso che il lato biologico (ma non solo gli ormoni) dia l"energia" e il lato socio-culturale i contenuti. penso anche che è variabile la QUANTITA' dell'input socio-culturale e quindi sia teoricamente possibile minimizzarlo per avere "stati d'animo" il più possibile "naturali". penso anche che l'input socio-culturale condizioni pesantemente tutto il lato biologico: una donna che vuole inconsciamente fuggire gli uomini fa in modo di diventare brutta, obesa o anoressica o strutturalmente deforme (è solo un esempio, non è detto che quelle belle non abbiano problemi). credo nella psicosomatica come effetto di una causalità culturale. se non sono stato chiaro, fammi un esempio e parliamone.
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stefania
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giovedì 14 febbraio 2008
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la soddisfazione
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di avere risposto.E' impagabile.Un esempio,un'amica che conosco da alcuni anni è stata a lungo in cura da uno psicologo (man mano mi ha raccontato che era l'ultimo di una serie) e mi aveva colpito l'uso di psicofarmaci che l'avevano anestetizzata,robottizzata.Per fortuna ora sta molto meglio (a metà strada ci parlò anche di suicidio) e mi sono sempre chiesta se non fossero stati controproducenti non solo alla lunga (perché totalmente assuefatta) ma anche a breve perché annullare i riflessi,la percezione del presente,la volontà per me non è una cura.Anche se il luminare è un laureato con specializzazione.
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luc
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giovedì 14 febbraio 2008
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x stefania
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io non sono uno specialista ma un autodidatta. certo che vedendo cosa combinano i cosiddetti specialisti...ti avevo chiesto un esempio circa la tua domanda precedente sui rapporti tra stati d'animo e ormoni. potremmo dire per semplicità che tutto influenza tutto, poi bisogna quantificare. anche la chimica influenza, eccome! lo psicofarmaco è un tipico prodotto della nostra società consumista e produttivistica, si pensa solo a "risolvere" il problema velocemente, facilmente e a basso costo. peccato non risolva niente. hitler i "nervosi" li ammazzava col gas, altri li rinchiudevano nei manicomi, oggi i metodi sono più tiepidi ma il concetto non è cambiato: lo psicofarmaco permette di dribblare la questione delle colpe di una società che non rispetta più i naturali istinti umani.
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stefania
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giovedì 14 febbraio 2008
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ha ragione. mi spiegherò meglio
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Io sono scettica sul fatto che si possa dare un nome a TUTTE le aree del cervello riconoscendole sedi di sentimenti.Ho visto per caso in un negozio molto particolare per arredamento di studi professionali una testa divisa in sezioni in cui c'era TUTTO (anche la religione).E mi sono domandata:ammesso che il cervello registri una sensazione in una zona piuttosto che in un'altra come si fa a pensare che agendo in quell'area col famigerato psicofarmaco si possa "incrementare" o "indebolire" lo stato d'animo "frutto" o "causa" del fenomeno.P.S.Io personamente preferisco piangere se sono infelice piuttosto che "sorridere chimicamente".E senza arricchire gli "esperti della mente umana".
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luc
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giovedì 14 febbraio 2008
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d'accordo con te...
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...al cento per cento. il discorso è molto complesso e investe il significato di concetti come "malattia", "sofferenza", "cura". in una società BRUTTA chi "soffre" forse è più "sano".ma sei tu la stefania che mi sta distruggendo su altri film?
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stefania
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giovedì 14 febbraio 2008
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gli altri sono cloni
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Aspetta che ci penso... solo in "Eyes wide shut"
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lilli
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sabato 16 febbraio 2008
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il casanova di luc
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Luc l'ho letta solo oggi e mi è piaciuta.Non ho visto il film ma condivido le tue obiezioni circa la meccanicità anche se, secondo me, la sessualità tra marito e moglie non è per forza "forzosa"(perdona il gioco di parole).
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luc
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domenica 17 febbraio 2008
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ho recensito "tropa de elite"..
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..cattivissimo film brasiliano vincitore del festival di berlino, stranamente. in brasile lo hanno visto pure le iguane.
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andrea
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mercoledì 20 febbraio 2008
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ho recensito "into the wild"...
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...se volete leggere quello che ho scritto...
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