fedeleto
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venerdì 16 dicembre 2011
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vai testi!
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Una guardia del corpo ,chiamato in gergo con il nomignolo di gorilla come tutti i suoi colleghi,deve difendere un ingegnere finito nel mirino di un gruppo di ricattatori e delinquenti.Ma a fare piazza pulita ci pensera' il gorilla anche se non sara' facile.Tonino Valerii(i giorni dell'ira) dopo il western prova la carta del poliziesco,ed il risultato e' buono .In confronto a tutti gli altri film del genere possiede un chiaro messaggio ,non bisogna arrendersi ai ricattatori ed avere il coraggio di combatterli in un'epoca in cui si vive nel terrore.Grande Palmer ,ma soprattutto VAI TESTI!
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elgatoloco
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mercoledì 20 giugno 2018
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certo fabio testi...
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"Vai gorilla"(1975, di Tonino Valerii)è film d'azione che riprende i temi classici della cronaca nera dell'epoca, con rapimenti minacciati o eseguiti realmente, violenza indiscriminata, fughe e inseguimenti senza limiti,droga etc- Temi che non è che ora non esistano più, ma si"esprimono"diversamente. il Film di Valeriii, valente regista soprattutto di western in salsa italy, quasi Romano, ridà questo spaccato di vita violenta e"disperata", con la figura di un gorilla che deve salvare la figlia e la moglie di un riccone dal sequestro minacciato e quasi eseguito, ma...tutto si svolge in maniera diversa. Violenza estrema, nel film, insieme alla volontà di"cavalcare la cronaca"troppo da vicino, ma complessivamente sceneiggiatura e messa in scena sarebbero accettabili, ma, francamente Fabio Testi, nei panni del"gorilla", è complessivamente poco espressivo(forse lo intendo eufemisticamente.
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"Vai gorilla"(1975, di Tonino Valerii)è film d'azione che riprende i temi classici della cronaca nera dell'epoca, con rapimenti minacciati o eseguiti realmente, violenza indiscriminata, fughe e inseguimenti senza limiti,droga etc- Temi che non è che ora non esistano più, ma si"esprimono"diversamente. il Film di Valeriii, valente regista soprattutto di western in salsa italy, quasi Romano, ridà questo spaccato di vita violenta e"disperata", con la figura di un gorilla che deve salvare la figlia e la moglie di un riccone dal sequestro minacciato e quasi eseguito, ma...tutto si svolge in maniera diversa. Violenza estrema, nel film, insieme alla volontà di"cavalcare la cronaca"troppo da vicino, ma complessivamente sceneiggiatura e messa in scena sarebbero accettabili, ma, francamente Fabio Testi, nei panni del"gorilla", è complessivamente poco espressivo(forse lo intendo eufemisticamente...), ma Renzo Palmer(il riccone) è un attore come si deve, cosa che ha dimostrato in moltissime occasioni(teatro, TV, oltre che cinema)rimanendo sempre a un livello non solo"accettabile"ma di estrema bravura. Gli altri/le altre interpreti sono, per così dire, di routine, sanza infamia e sanza lodo(o lode, in altre lezioni del testo dantesco)e il film nel suo complesso è un discreto spaccato di cronaca(nera)di metà anni Settanta, senza, certo, poter accampare ulteriori pretese... El Gato
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