Film teso, cupo, volutamente lento, con poca azione. Apparentemente un noir nei temi e nelle atmosfere, in realtà un dramma psicologico, uno scavo nei caratteri che ne fanno uno dei migliori film del troppo trascurato Mulligan. Straordinario il Jason Miller dell’Esorcista perfetto gangster con il suo bagaglio di una vita vera con veri affetti e tormenti interiori che lo rendono empatico e ce lo lasciano amare come un personaggio positivo. La sceneggiatura di Eric Roth è riuscitissima, limpidissima soprattutto nel tratteggio di un killer fuori dai chichè dei film di genere americani, superbamente disegnato da Bo Hopkins. Finale amaro ma che non scade nel patetico, esistenziale e universale nel messaggio, perfettamente in tono nel rimarcare l’inevitabile disfatta di fronte a cambiamenti epocali che tutti in fondo travolgono in ogni tempo e contesto.
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Film teso, cupo, volutamente lento, con poca azione. Apparentemente un noir nei temi e nelle atmosfere, in realtà un dramma psicologico, uno scavo nei caratteri che ne fanno uno dei migliori film del troppo trascurato Mulligan. Straordinario il Jason Miller dell’Esorcista perfetto gangster con il suo bagaglio di una vita vera con veri affetti e tormenti interiori che lo rendono empatico e ce lo lasciano amare come un personaggio positivo. La sceneggiatura di Eric Roth è riuscitissima, limpidissima soprattutto nel tratteggio di un killer fuori dai chichè dei film di genere americani, superbamente disegnato da Bo Hopkins. Finale amaro ma che non scade nel patetico, esistenziale e universale nel messaggio, perfettamente in tono nel rimarcare l’inevitabile disfatta di fronte a cambiamenti epocali che tutti in fondo travolgono in ogni tempo e contesto. Non ci stupisce la sottovalutazione del pubblico americano per un film così lontano dalle logiche commerciali e dal logoro richiamo al genere a cui superficialmente appartiene questo frutto originale se non unico nel panorama del crime movie d’oltreoceano.
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[+] ottimo
(di citizen kane)
[ - ] ottimo
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