dandy
|
venerdì 11 marzo 2011
|
attrazione fatale multipla.....stai attento clint!
|
|
|
|
Un'imprevedibile dramma passionale, nonchè saggio sulla sessualità repressa nel puritanesimo bigotto e sul desiderio frustrato, dal tono inizialmente melò che diventa via via più cupo, per sfociare nella tragedia finale.Diretta con impressionante bravura da un maestro di film d'azione come Siegel,che smentisce i classici luoghi comuni sulla difficoltà di un autore di cambiare genere e registro.Grande attenzione viene data ai sentimenti,le psicologie e ai rapporti interpersonali,e l'atmosfera gotica ottocentesca viene spinta fino al paradossale.MIrabile l'uso innovativo di tecniche come flashback,cambi di punto di vista nella stessa scena,dissolvenze incrociate e sovraimpressioni .
[+]
Un'imprevedibile dramma passionale, nonchè saggio sulla sessualità repressa nel puritanesimo bigotto e sul desiderio frustrato, dal tono inizialmente melò che diventa via via più cupo, per sfociare nella tragedia finale.Diretta con impressionante bravura da un maestro di film d'azione come Siegel,che smentisce i classici luoghi comuni sulla difficoltà di un autore di cambiare genere e registro.Grande attenzione viene data ai sentimenti,le psicologie e ai rapporti interpersonali,e l'atmosfera gotica ottocentesca viene spinta fino al paradossale.MIrabile l'uso innovativo di tecniche come flashback,cambi di punto di vista nella stessa scena,dissolvenze incrociate e sovraimpressioni .Ma la vera rivelazione del film è Eastwood,capace di ribaltare la propria immagine di macho(fu da qui in poi che in America si accorsero del suo talento)interpretando un personaggio decisamente approfittatore e doppiogiochista(con cui però si finisce inevitabilmente per simpatizzare),e che pagherà carissimo il suo voler fare "il galletto nel pollaio".Naturalmente come per "Brivido nella notte",il soggetto non è esente da misoginia.In ogni caso,un capolavoro senza tempo che allora il pubblico non apprezzò.Belle percussioni nella colonna sonora di Lalo Schriffin,abituale collaboratore del regista.Il futro regista Buddy Van Horn,è un soldato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
lunedì 1 giugno 2020
|
ancora notevolissimo
|
|
|
|
"The Beguied"(Don Siegel, da un romanzo di Thomas A.Cullinan, 1971)è sempre ancora un film di assoluto interesse. Durante la guerra di Secessione(per i cittadini stautirensi meglio: d'Indipendenzao anche di Liberazione)un soldato nordista ferito viene trovato nel pressi di un collegio femminile in zona sudista(confederale). Decisamente interessante, dicevo, per la dinamica psicologica che si crea, in quanto il soldato(quacchero, dice, addetto dunque a portare feriti, non ad azioni di combattimento), diviene in breve tempo(quasi subito, invero)l'"Oggetto del desiderio"di tuttee le donne di casa, dalle piccole alle adolescenti già sviluppate ma anche arrivando alla quasi anziana gestrice del"gineceo".
[+]
"The Beguied"(Don Siegel, da un romanzo di Thomas A.Cullinan, 1971)è sempre ancora un film di assoluto interesse. Durante la guerra di Secessione(per i cittadini stautirensi meglio: d'Indipendenzao anche di Liberazione)un soldato nordista ferito viene trovato nel pressi di un collegio femminile in zona sudista(confederale). Decisamente interessante, dicevo, per la dinamica psicologica che si crea, in quanto il soldato(quacchero, dice, addetto dunque a portare feriti, non ad azioni di combattimento), diviene in breve tempo(quasi subito, invero)l'"Oggetto del desiderio"di tuttee le donne di casa, dalle piccole alle adolescenti già sviluppate ma anche arrivando alla quasi anziana gestrice del"gineceo". Decisamente una scelta anticonvenzionale , quella dello scrittore Cullinan e poi di quel regista eccelso che è stato Don Siegel, nonché del protagonista Ciint Eastwood, allora già nello steso periodo esordiente di suo come regista e reduce dalla stagione della trilogia di Sergio Leone, non interpretando , sempre di Leone"C'era una volta il West", in quanto già tornato negli States e qui impegnatissimo. C'è l'oggetto(neanche troppo"oscuro", peccato per Luis Bunuel), ma c'è la concretezza del sospetto e del peiroclo, legato alla guerra, c'è lo struggle for the sex gemminile e l'atteggiamento oltremodo scaltro, attendista ma anche disponibile("ogni lasciata è persa", per lu, per dirla con il Da Ponte del "Don Juan"mozartiano, per lui, anche se non lo dice, ma lo"fa"...), in un ambito terriotriale e in un contesto storico segnato dal puritanesimo "duro" che rimarrà tale fino agli anni 1950 circa o quasi, sempre in mezzo a contraddizioni e spinte-controspinte(il"profeta della liberazione sessuale"Wilhelm Reich, di origini ebraico-mitteleuropee, sarà la vittima del combinato disposto macccartismo-codice Heyes e in genere moralismo purtirano, appuntO, proprio a fine di quegli anni...). Eastwood sornione, ma poi anche espressivo-ribelle e macho, quando vuole/deve improsi, a dimostrazione del fatto che è attore nato e vero, non come diceva ironicamente Sergio Leone, che gli rimpoverava(frase celebre)di avere solo due spressioni, una con il sombrero, tra l'altra senza. Ma anche in campo femmnile Geraldine Page, Elizabeth Hartman, Jo Anne Harris e comunque comprimari e comprimarie di qualità. Tra i suoi maestri, Eastwood annovera dunque Leone e Siegel, mentre il resto l'ha fatto, decisamente, da sé, e benissmo, come noto. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|