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Di questi film "seriali"con poche variazioni, la coppia Franco-Ciccio ne ha girati molti, appunto senza particolari spunti. Ma"Due bianchi nell'Africa nera"(Bruno Corbucci, 1970), a parte il fatto che il titolo potrebbe far sorridere in certe zone d'Italia, dove due"bianchi"si riferiscono al vino bianco o magari al cognome Bianchi....ha alcune specificità: la presenza di un simpaticisssimo scimpanzè, da un lato, "attore"a suo modo bravissimo e dall'altro una certa irrisione verso il modus operandi tedesco(come dire"incline al nazismo"...)e spagnolo(simpaticone, ma poi incline al tradimento), per non dire africano(Neri visti ancora come inclini al cannibalismo). Italiani razzisti?No, ma pieni di pregiudizi, il che peraltro non toglie che certi comportamenti siano veramente insiti nella"psicologia"e nell'antropologie di qualche popolo. senza cedere alle convizioni di un Wundt o peggio dellì"antropologia kantinana... Ma, bando alle ciance, anche perhcé i nostri due attori di Kant e Wundt non solo non sapevano, ma non se ne curavano affatto... La storia è quella di due sfortunati ma sorridenti siciliani, forse quasi parenti tra loro che, per varie vicende, devono andare in Africa e là si accorgono(per citare il titolo di un film che non li vede interpreti)di"com'è dura l'avventura"....Loro sono interpreti come sempre bravi, anche se forse meno utilizzati rispetto ad altre occasioni, più inclini a una sorta di midstream interpretativo, Degli altri(delle altre)non c'è nulla di particolare da rilevare, salvo forse la prestazione, giò sottolineata più sopra, delllo scimpanzé. Film di routine, senz'altro, anche per Bruno Corbucci, salvo qualche riflessione(?)nel sottofinale sul valore della civlltà, dove torna in mente il primo ROusseau, ma vale quanto già rilevato sopra. El Gato
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