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gianni lucini
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martedì 24 settembre 2013
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un film teso, cupo e ombroso
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Il film è teso, cupo e ombroso nonostante un inizio che strizza l'occhio alla platea e anticipa future letture del western in chiave comica (anche se il buon Hilton in pochi minuti si deve sciroppare sei frustate, una marchiatura a fuoco e un pestaggio). L'alto numero dei morti ammazzati, qualche efferatezza e soprattutto una chiave di lettura improntata al sadismo patologico convinsero i censori del 1967 a vietare ai minori di 14 anni l'accesso alle sale dove si proiettava questo film. Oggi che la violenza descritta non sorprende e non impressiona più nessuno il film di Nando Cicero resta molto amato dagli appassionati per la buona cura nei dialoghi, il disegno non banale dei personaggi e soprattutto per la nera ferocia che lo attraversa.
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Il film è teso, cupo e ombroso nonostante un inizio che strizza l'occhio alla platea e anticipa future letture del western in chiave comica (anche se il buon Hilton in pochi minuti si deve sciroppare sei frustate, una marchiatura a fuoco e un pestaggio). L'alto numero dei morti ammazzati, qualche efferatezza e soprattutto una chiave di lettura improntata al sadismo patologico convinsero i censori del 1967 a vietare ai minori di 14 anni l'accesso alle sale dove si proiettava questo film. Oggi che la violenza descritta non sorprende e non impressiona più nessuno il film di Nando Cicero resta molto amato dagli appassionati per la buona cura nei dialoghi, il disegno non banale dei personaggi e soprattutto per la nera ferocia che lo attraversa. Il personaggio chiave è Tracy il Nero, un Frank Wolff feroce e cinico che gira per il mondo su un carro funebre, sadico psicopatico affetto da ricorrenti crisi epilettiche. Nonostante il protagonista della storia sia Kitosch, cioè George Hilton, è Tracy il Nero il centro della narrazione, l'elemento che dà i tempi e intorno al quale gira l'intero film. Vestito come il Mortimer di Per qualche dollaro in più utilizza una micropistola simile a quella che di lì a qualche tempo diventerà una delle caratteristiche di Sartana. Di culto la scena della sepoltura con Tracy il Nero inquadrato da sotto con il cielo della notte dietro alle spalle e illuminato di taglio dal fuoco del carro funebre incendiato. Proprio in questa scena si cominciano a definire le caratteristiche psicologiche del personaggio, tutt'altro che superficiali. Soffre di gravi turbe con pulsioni alla violenza che spesso non riesce a controllare. L'epilessia viene descritta come il frutto del contrasto tra la parte più ragionevole della sua personalità e quella più feroce, violenta e incontrollabile. Il rapporto tra lui e il protagonista è condotto sempre sul filo dell'ambiguità e solo nel finale troverà una risoluzione apparentemente definitivao. A proposito di finale c'è da rilevare che viene girato in quel Cortijo del Fraile in Almeria, dove sono stati girati, tra gli altri, anche due western leoniani (Giù la testa e Il buono il brutto il cattivo) e Quien sabe?. L'ultima notazione riguarda il personaggio interpretato da George Hilton, il cui nome Kitosh è preso in prestito da quello già interpretato da lui nel film Kitosch - L’uomo che veniva dal Nord di José Luis Merino. Inutile dire che trai due personaggi l'unico punto di contatto resta il nome.
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dandy
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domenica 6 novembre 2011
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i giovani che corrono troppo.
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Primo dei tre western di uno dei futuri re della commediaccia anni 80.Discreto prodotto di serie b che all'epoca venne vietato e oggi ha una fama un pò eccessiva.Originale l'idea del giovane scapestrato che unitosi al criminale più maturo e spietato,finisce per diventare come lui.La seconda parte diventa ripetitiva ma per fortuna l'azione resta.Le sparatorie,sebbene messe in scena meccanicamente,sono più che competenti.Azzeccato il connubio tra pessimismo,sadismo e umorismo becero,evidente in certi dialoghi di inconfondibile stampo Ciceriano("Per trovare un porco bisogna cercare la scrofa";"Sai che hai del talento in quelle mutande?").Wolff,criminale epilettico che si esercita a sparare con le stelle degli sceriffi che uccide,è la versione esasperata dell'implacabile Sentenza di"Il buono,il brutto,il cattivo".
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Primo dei tre western di uno dei futuri re della commediaccia anni 80.Discreto prodotto di serie b che all'epoca venne vietato e oggi ha una fama un pò eccessiva.Originale l'idea del giovane scapestrato che unitosi al criminale più maturo e spietato,finisce per diventare come lui.La seconda parte diventa ripetitiva ma per fortuna l'azione resta.Le sparatorie,sebbene messe in scena meccanicamente,sono più che competenti.Azzeccato il connubio tra pessimismo,sadismo e umorismo becero,evidente in certi dialoghi di inconfondibile stampo Ciceriano("Per trovare un porco bisogna cercare la scrofa";"Sai che hai del talento in quelle mutande?").Wolff,criminale epilettico che si esercita a sparare con le stelle degli sceriffi che uccide,è la versione esasperata dell'implacabile Sentenza di"Il buono,il brutto,il cattivo".Hilton,con la sua faccia da schiaffi,è una giusta spalla comica.Pare che la versione corrente sia alleggerita di alcuni spunti sadici e sexy.Il finale,ha aperto la strada a uno pseudo-sequel.
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