Mi spiace che tutti dicono che sia bellissimo perchè è "grande Cinema" con la C maiuscola.
Io ho visto solo una gran Noia con la N maiuscola. Un film che parte male dall'inizio con tante scene inspiegabili e fa partire il film dopo una decina di minuti così, tanto per rallentare ancora un po'. Una infermiera parla, una paziente nel suo mutismo ascolta. Litigano. Arriva un uomo. Il dramma della maternità. Ti succhio il sangue. Ti picchio. Finisce. Il tutto in una noiosissima ora e venti.
Introspezione? Devo leggere i silenzi? E dovrei commuovermi o inquietarmi per una paio di smorfie di Bibi Andersson e Liv Ullmann?
"Il settimo sigillo" (in cui quì si richiama la scena di apertura) e (il posto delle fragole) erano film magnifici. Questo... verboso e ampolloso. Si basa sul niente e non dice... Niente! A saperlo mi leggevo un bel libro.
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dovic
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giovedì 2 luglio 2009
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superficiale...
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Capisco che il film possa risultare noioso se lo si guarda in un'ottica così superficiale... Forse non sarebbe male provare a fare un piccolo sforzo per andare al di là delle semplici immagini e cercare di comprenderne il significato. E' quello che richiede un qualsiasi film dallo stile sperimentale.
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scorpioner
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mercoledì 30 dicembre 2009
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...
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Ho appena finito di vederlo. E' vero l'ho trovato molto verboso anchio e lento, ma come ogni cosa nuova è feconda,viva, non mi ha lasciato indifferente. Molto bello,le stanze così vuote a marcare meglio i 2 personaggi,a spingerci verso di loro per far risaltare meglio il loro aspetto psicologico, interessanti i primi piani continui che mi riportano in mente un altro grande,"Lynch". Ci sarebbe molto altro da dire, credo che tu abbia visto male il film,"il silenzio è proprio il rumore più difficile da udire",comunque lo riguarderò parecchie volte,perchè ci sono tante belle scene.Se non ti è piaciuto ti consiglio di non guardare più film così sperimentali..
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lulù
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domenica 29 gennaio 2012
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comunicare o non comunicare that is the question!
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Forse il commento di Sinkro appare brusco e superficiale, ma nasconde a mio avviso una giusta osservazione. 'Persona' è un film sperimentale, che all'epoca sbaragliò critica e pubblico, destrutturando dall'interno il linguaggio cinematografico classico. Il tema centrale del film è la mancanza di comunicazione, espressa sia attraverso il contrasto delle due protagoniste - Alma/parola, Elisabeth/silenzio -, sia attraverso l'uso di movimenti di macchina disarmonici e sconnessi. Ciò che ho notato, ma è solo una mia impressione, è che il film non riesce più a comunicare il disagio interiore, i dissidi e le contraddizioni che straziano le due donne. Questo, forse, avviene perchè il pubblico moderno ha già metabolizzato tali tematiche, e le scelte tecniche del regista, che all'epoca erano sbalorditive, oggi risultano quasi scontate, prive d'impatto.
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Forse il commento di Sinkro appare brusco e superficiale, ma nasconde a mio avviso una giusta osservazione. 'Persona' è un film sperimentale, che all'epoca sbaragliò critica e pubblico, destrutturando dall'interno il linguaggio cinematografico classico. Il tema centrale del film è la mancanza di comunicazione, espressa sia attraverso il contrasto delle due protagoniste - Alma/parola, Elisabeth/silenzio -, sia attraverso l'uso di movimenti di macchina disarmonici e sconnessi. Ciò che ho notato, ma è solo una mia impressione, è che il film non riesce più a comunicare il disagio interiore, i dissidi e le contraddizioni che straziano le due donne. Questo, forse, avviene perchè il pubblico moderno ha già metabolizzato tali tematiche, e le scelte tecniche del regista, che all'epoca erano sbalorditive, oggi risultano quasi scontate, prive d'impatto. Non so cosa ne pensiate voi, ma a me spesso capita di vedere film sperimentali (soprattutto degli anni settanta) che ai miei occhi appaiono solo dei virtuosismi registici, e nient'altro. Amo Bergman, e amo moltissimo 'Una vampata d'amore', film assolutamente sperimentale, ma arricchito anche da un soggetto, da una sceneggiatura e da dei personaggi di grande spessore. Cosa ne pensate?
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