The Road |
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Un film di John Hillcoat.
Con Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce.
continua»
Drammatico,
durata 111 min.
- USA 2009.
- Videa
uscita venerdì 28 maggio 2010.
- VM 14 -
MYMONETRO
The Road
valutazione media:
3,74
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Insomma...di SinkroFeedback: 4610 | altri commenti e recensioni di Sinkro |
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sabato 30 giugno 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dovete vederlo assolutamente se siete felici e la cosa non vi va a genio. La pellicola non è malaccio, contiene molte cose, molti simboli ma questi sfortunatamente non vengono spiegati. Di contro trasmette pienamente la sensazione di essere braccati e senza via di scampo. E' scoppiato qualcosa e siamo in un futuro apocalittico (reso molto bene dagli scenografi). Il grigio della pellicola ricalca il grigio nell'anima e la grande desolazione che c'è sulla terra contrapponendosi ai pochissimi e brevi flashback pieni di colore. Neanche il mare è più azzurro e tutto (animali e natura) è morto. Gli ultimi uomini rimasti si abbandonano e tentano di mangiarsi l'un l'altro (moralmente e fisicamente). In questo scenario c'è un uomo con suo figlio -la sua divinità- che tenta di sopravvivere. Il padre cerca di insegnargli come vivere e si può vedere il suo cieco e commovente amore filiale in ogni sequenza. Mentre sopravvivono incontrano altri personaggi perlopiù ostili dai quali devono scappare e ai quali non devono assomigliare. La speranza per il futuro sembra vana e non si vedono spiragli di luce ma: 1- c'è uno scarabeo ancora vivo 2- si vede ancora l'arcobaleno. 3- l'amore può tenere in vita qualche giorno di più una persona. 4- non sono tutti cattivi. Coinvolgono realmente le pochissime scene d'azione. I dialoghi non dicono niente e non spiegano niente tant'è che ogni tanto la palpebra cala. La scena in cui la Theron decide di andare lontano a morire nella notte è platealmente assurda e ridicola però ricorda la scena in cui il cavallo Arthas muore nelle paludi della tristezza in "la storia infinita" perchè ha perduto la voglia di vivere. A volerlo vedere con attenzione qualcosa sotto c'è ma a mio parere non a sufficienza per poterlo consigliare se non agli amanti della depressione. (e se dovessi congliare qualcosa di drammatico simile direi magari "frozen river" che anche quello è bello triste ma mi è piaciuto di più)
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