onufrio
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sabato 13 aprile 2019
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silenzioso e poco tenebroso
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Nei titoli appare col nome di John M.Old, Mario Bava si americanizza con un cast straniero e con un film horror molto vicino a quelli della famosa produzione della "Hammer". I ritmi però sono troppo lenti, tante pause e molto silenzio, un silenzio fine a se stesso, che non incute timore, per una trama non molto ricca di spunti. Christopher Lee sempre sul pezzo.
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fedeleto
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domenica 21 febbraio 2016
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la frusta,il corpo,e bava..
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Ha dimostrato di essere un mostro dell'horror con La maschera del demonio,lo ha ribadito con i 3 volti della paura,ed ora lo ha definitavamente confermato con La frusta e il corpo.Parliamo del grande Mario Bava,nome ormai consacrato nel genere horror.Il regista sanremese stavolta firma una pellicola ancora una volta ottima.Partendo dal soggetto di Gastaldi,Martino,e Guerra,la storia racconta del perfido Kurt,che tornato in famiglia,seduce Nevenka,moglie di suo fratello.Tra i due vi è sempre stata una sorta di passione morbosa ai limiti del sadismo,ma quando Kurt viene pugnalato da una mano ignota le cose cambiano.Nel castello incominciano a contarsi i morti,e lo spettro di Kurt perseguita la povera Nevenka,che sia lui l'assassino? Bava addentra lo spettatore in una storia tremendamente sadica.
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Ha dimostrato di essere un mostro dell'horror con La maschera del demonio,lo ha ribadito con i 3 volti della paura,ed ora lo ha definitavamente confermato con La frusta e il corpo.Parliamo del grande Mario Bava,nome ormai consacrato nel genere horror.Il regista sanremese stavolta firma una pellicola ancora una volta ottima.Partendo dal soggetto di Gastaldi,Martino,e Guerra,la storia racconta del perfido Kurt,che tornato in famiglia,seduce Nevenka,moglie di suo fratello.Tra i due vi è sempre stata una sorta di passione morbosa ai limiti del sadismo,ma quando Kurt viene pugnalato da una mano ignota le cose cambiano.Nel castello incominciano a contarsi i morti,e lo spettro di Kurt perseguita la povera Nevenka,che sia lui l'assassino? Bava addentra lo spettatore in una storia tremendamente sadica.Le metafore sono tante a partire dalla frusta annodata (un chiaro esempio di legame) alla figura di Nevenka,una donna sofferente che non trova il coraggio di rinunciare al dolore,poiché questo è il loro rapporto,ove Kurt rappresenta la frusta e Nevenka il corpo.In pratica Bava affronta il tema del sadismo che sopravvive anche oltre alla morte. Apparizioni spettrali,ombre che si aggirano,risate sinistre che echeggiano,Bava conosce il suo mestiere,e non sbaglia una scena.Magnifico il finale che lascia comunque un dubbio parziale,il tutto è un'immaginazione di Nevenka? Ma le risposte le potrà dare solo lo spettatore.Cristopher Lee magistrale.
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ralphscott
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sabato 19 dicembre 2009
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il pittore della celluloide
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Film fortissimamente di genere,ma sarebbe ingiusto classificarlo come un horror barocco tra i tanti. Qui,da apprezzare,la scintillante traccia stilistica baviana:una galleria di dipinti che meravigliano lo spettatore,in una pinacoteca sinistra e seduttiva. Sapienti piani sequenza al servizio della paura,ma soprattutto a favore della sensuale e perversa Daliah Lavi. Sceneggiatura tirata per le lunghe,ossessioni ripetitive,questo ed altro si può perdonare davanti ad autentici guizzi di genialità
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zen
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sabato 10 gennaio 2009
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uno dei classici di mario bava
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Chi vuol imparare a conoscere Mario Bava, può partire da qui: soggetto e sceneggiatura di buon livello, locations e impianto visivo notevoli, cast all'altezza (pregevoli i due protagonisti) e un gusto horror-sadico indubbiamente originale.
Non mancano alcuni barocchismi dadaistici, ma questo è uno dei lavori più classicamente controllati di Bava.
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warp
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domenica 28 settembre 2008
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gotico morboso
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E' un film che si può considerar "datato" solo a tavolino (i gotici ottocenteschi oggi non si fanno più), ma non nella sostanza.
"La frusta e il corpo" è invecchiato a meraviglia non solo per la pregevole qualità dell'insieme, ma anche grazie a venature morboso-masochistiche che stupiscono data l'epoca in cui fu girato.
All'altezza tutto il cast e una menzione particolare per le qualità visive dell'opera.
Da riscoprire e rivalutare...
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strahinja
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giovedì 24 novembre 2005
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fantasmi violenti
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Un pò riduttiva come trama... La frusta e il corpo è un film molto ardito per il 1963, quando parlare di masochismo era quasi tabù, e, anche se oggi francamente datato, si lascia guardare, accompagnato da una fotografia sublime ed una musica molto azzeccata. Peccato per la Lavi al posto della Steele (che sembra rifiutò per non legarsi troppo al genere), più bella ma molto meno a suo agio con il ruolo, Lee ai suoi massimi di perversione...
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