Il film è costruito come un grande spettacolo di varietà ricco di momenti musicali e comici legati tra loro da una trama fantasiosa e inverosimile. Al teatro di rivista si richiama anche l’ingegnosa trovata di annunciare già nel titolo la presenza di ‘sedici ragazze sedici’, bionde e da ammirare. Claudio Villa può sbizzarrirsi in questa sarabanda di trovate spettacolari nel ruolo di mattatore, che è quello che preferisce. Il cantante, cui non difetta certo l’esperienza del varietà, mostra di trovarsi sempre a suo agio anche quando la narrazione si fa confusa ai limiti dell’incongruenza. Come al solito Marino Girolami ha l’accortezza di circondarlo di caratteristi a tutto tondo, pronti a dargli una mano quando il ritmo rischia di farsi pesante.
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Il film è costruito come un grande spettacolo di varietà ricco di momenti musicali e comici legati tra loro da una trama fantasiosa e inverosimile. Al teatro di rivista si richiama anche l’ingegnosa trovata di annunciare già nel titolo la presenza di ‘sedici ragazze sedici’, bionde e da ammirare. Claudio Villa può sbizzarrirsi in questa sarabanda di trovate spettacolari nel ruolo di mattatore, che è quello che preferisce. Il cantante, cui non difetta certo l’esperienza del varietà, mostra di trovarsi sempre a suo agio anche quando la narrazione si fa confusa ai limiti dell’incongruenza. Come al solito Marino Girolami ha l’accortezza di circondarlo di caratteristi a tutto tondo, pronti a dargli una mano quando il ritmo rischia di farsi pesante. Da segnalare l’interpretazione di Liliana Feldmann, una delle prime soubrette radiofoniche italiane e interprete impareggiabile delle canzoni di Giovanni D’Anzi La gagarella del Biffi Scala e La famiglia Brambilla, che in questa occasione dà una prova esemplare delle sue straordinarie capacità d’adattarsi alle più diverse situazioni.
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