Giuseppe Marotta
Dirò agli Angeli inquisitori: “Bambini, Bambini, che diamine volete da me? Io sono tragicamente adulto. Angeli miei, vissi nel tempo in cui qualunque sultanato o repubblichetta non sognava che una bomba H da far esplodere a titolo di ammonimento; gli scienziati non si opponevano, affermando che la radioattività diffusa nell’atmosfera avrebbe tutt’al più ingigantito il grano e prodotto, nell’uomo, qualche tumore osseo. Non fatemi parlare, Angeli miei. Vissi nel tempo dei falsi genii e dei falsi imbecilli. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (8654 caratteri spazi inclusi) su 1958