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mercoledì 17 settembre 2008
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film d' opera, cantanti e doppiaggio
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La stranezza del film è sopratutto nei "tagli" che ne riducono la durata a circa un'ora e mezza: più di mezz'ora di musica di Verdi viene eliminata (perfino il coro famoso "Gloria all'Egitto"; ma nelle scene di battaglia c'è l'aggiunta di musiche estranee all'opera).
La colonna sonora è diretta dal m°Morelli; Rossellini è invece indicato come "supervisore".
Alcuni cantanti lirici non amavano farsi filmare: forse per l'aspetto si ritenevano poco adatti allo schermo cinematografico, o non erano abituati a recitare davanti alla cinepresa. La voce angelica prestata alla Loren è quella di Renata Tebaldi, che era piuttosto alta e robusta; il padre di Aida è Agro Poli, vero cantante lirico, ma è doppiato da un altro cantante, Gino Bechi.
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La stranezza del film è sopratutto nei "tagli" che ne riducono la durata a circa un'ora e mezza: più di mezz'ora di musica di Verdi viene eliminata (perfino il coro famoso "Gloria all'Egitto"; ma nelle scene di battaglia c'è l'aggiunta di musiche estranee all'opera).
La colonna sonora è diretta dal m°Morelli; Rossellini è invece indicato come "supervisore".
Alcuni cantanti lirici non amavano farsi filmare: forse per l'aspetto si ritenevano poco adatti allo schermo cinematografico, o non erano abituati a recitare davanti alla cinepresa. La voce angelica prestata alla Loren è quella di Renata Tebaldi, che era piuttosto alta e robusta; il padre di Aida è Agro Poli, vero cantante lirico, ma è doppiato da un altro cantante, Gino Bechi. Non so che aspetto avesse il tenore Campora: probabilmente non poteva competere col bel Radames scelto dal regista.
All'epoca del film non si usava filmare le opere in teatro: sarebbe stato molto difficile (e rari filmati piuttosto sfocati lo dimostrano. Tutti i film d'opera realizzati in quegli anni sono doppiati: anche cantanti che recitavano nel film venivano doppiati con la loro stessa voce. Nel "Rigoletto" di Carmine Gallone il tenore Filippeschi e il baritono Gobbi recitano in prima persona, ma il sonoro è sempre realizzato per mezzo del doppiaggio. Anche i film d'opera a colori realizzati negli anni '60 e '70 da direttori come Karajan e Abbado sono doppiati; così come è doppiato Pavarotti nel Rigoletto degli anni '80, o Domingo nei film diretti da Zeffirelli (la Traviata, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Otello). Gli esperimenti di film d'opera con audio in diretta sono stati più rari, forse perché molto costosi (la Tosca a Roma con Domingo; la Traviata a Parigi).
Un piccolo capolavoro di "doppiaggio" operistico è il filmato dell'ultimo Nessun Dorma di Pavarotti alle Olimpiadi Invernali di Torino: essendo già malato e non potendo cantare veramente all'aperto, fu aiutato a realizzare un video perfettamente sincronizzato e doppiato con la sua vera voce incisa pochi giorni prima: l'effetto fu splendido e sorprendente, e solo molto tempo dopo il direttore d'orchestra rivelò il trucco dell'esibizione "virtuale".
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emanuel
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mix fra opera e cinema
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Uno dei più strani film della storia del cinema, girato per il cinema e con attori di cinema, che, però, non recitano, ma sono doppiati da cantanti lirici. Non sarebbe stato più semplice filmare l'opera o fare interpretare il film dai cantanti stessi?
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