anonimo
|
sabato 13 settembre 2008
|
"ombre rosse": prima serie, nuova serie
|
|
|
|
Il titolo di questo grande film di John Ford ha ispirato la nascita della più grande, più indimenticabile, più incommensurabilmente immensa e necessaria rivista d'Italia, "Ombre Rosse" di Goffredo Fofi. Forse la miglior rivista mai fondata in Europa.
|
|
[+] lascia un commento a anonimo »
[ - ] lascia un commento a anonimo »
|
|
d'accordo? |
|
david croket
|
giovedì 29 maggio 2008
|
meritevole di lode,30 e lode
|
|
|
|
un opera eccezionale dai colori particolarmente suggestivi,un film capaca di provocare clamorosi moti intestinali; ve lo consigliamo vivamente in caso di indestino pigro. tendiamo a sottolineare la sua assoluta superiorita rispetto a fibre,quiui e bifidus acti regularum tanto sponsorizzato dalla collega marcuzzi. detto cio chiudiamo il collegamento cn tt le stanze e tt gli ambiente
|
|
[+] lascia un commento a david croket »
[ - ] lascia un commento a david croket »
|
|
d'accordo? |
|
deckard
|
domenica 20 aprile 2008
|
20.04.08 appena passato su la 7 ;)
|
|
|
|
è una continua alternanza di registri..la spettacolarità delle scene d'azione e l'intensità dei primi piani sugli sgaurdi, sguardi ed espressioni che hanno il pieno valore recitativo delle migliori battute.
Ford fa recitare anche le ombre, le luci.. il soggettivo del ritorno di Ringo vale più di ogni dialogo. ottimo.
|
|
[+] lascia un commento a deckard »
[ - ] lascia un commento a deckard »
|
|
d'accordo? |
|
chiari alessandro
|
lunedì 28 gennaio 2008
|
western doc.
|
|
|
|
Se qualcuno vi chiede il titolo di un film epico, credo che possiate citare “Ombre rosse” in tutta sicurezza. Vi troneggia (per carità, l’origine è sempre la parola “trono”, ma non nell’attuale senso spregiativo) un imberbe John Wayne, circondato da un impressionante stuolo di caratteristi che fanno a gara nel superarsi in bravura, icona tagliata a colpi d’ascia ed insuperata in onestà, integrità, lealtà ma comunque (lui, rude uomo del west) capace di innamorarsi perdutamente al primo sguardo della prostituta che diventerà la donna della sua vita. Il genere western non gode certo in questo momento di buona salute (peccato) ma questo film rimane calorosamente consigliato a tutti gli amanti del buon cinema “di annata”.
[+]
Se qualcuno vi chiede il titolo di un film epico, credo che possiate citare “Ombre rosse” in tutta sicurezza. Vi troneggia (per carità, l’origine è sempre la parola “trono”, ma non nell’attuale senso spregiativo) un imberbe John Wayne, circondato da un impressionante stuolo di caratteristi che fanno a gara nel superarsi in bravura, icona tagliata a colpi d’ascia ed insuperata in onestà, integrità, lealtà ma comunque (lui, rude uomo del west) capace di innamorarsi perdutamente al primo sguardo della prostituta che diventerà la donna della sua vita. Il genere western non gode certo in questo momento di buona salute (peccato) ma questo film rimane calorosamente consigliato a tutti gli amanti del buon cinema “di annata”. P.S.: Il fascino emanato dalla pellicola scaturisce anche dall’unione di vari elementi come, ad esempio, la trama semplice e chiara unita alla immediata identificazione dei vari personaggi (la prostituta ed il medico rappresentano i paria da scacciare, il giocatore professionista incarna il cinico che è capace di immolarsi sull’altare di un amore impossibile e platonico, il banchiere adatta perfettamente il suo ruolo a quello del losco uomo d’affari, il rappresentante si cala efficacemente nei panni del pusillanime, la moglie del soldato ci offre forse uno sprazzo di borghesia, il maresciallo mostra il carattere del duro adatto a comandare ed il postiglione quello del bonaccione succube). Amalgamando il tutto e shakerando il giusto si ottiene un prodotto che è quasi commovente nella sua semplicità, una pellicola che è diventata un gioiello da incastonare nella cassaforte dei nostri ricordi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a chiari alessandro »
[ - ] lascia un commento a chiari alessandro »
|
|
d'accordo? |
|
chiari alessandro
|
domenica 27 gennaio 2008
|
western doc.
|
|
|
|
Se qualcuno vi chiede il titolo di un film epico, credo che possiate citare “Ombre rosse” in tutta sicurezza. Vi troneggia (per carità, l’origine è sempre la parola “trono”, ma non nell’attuale senso spregiativo) un imberbe John Wayne, circondato da un impressionante stuolo di caratteristi che fanno a gara nel superarsi in bravura, icona tagliata a colpi d’ascia ed insuperata in onestà, integrità, lealtà ma comunque (lui, rude uomo del west) capace di innamorarsi perdutamente al primo sguardo della prostituta che diventerà la donna della sua vita. Il genere western non gode certo in questo momento di buona salute (peccato) ma questo film rimane calorosamente consigliato a tutti gli amanti del buon cinema “di annata”.
[+]
Se qualcuno vi chiede il titolo di un film epico, credo che possiate citare “Ombre rosse” in tutta sicurezza. Vi troneggia (per carità, l’origine è sempre la parola “trono”, ma non nell’attuale senso spregiativo) un imberbe John Wayne, circondato da un impressionante stuolo di caratteristi che fanno a gara nel superarsi in bravura, icona tagliata a colpi d’ascia ed insuperata in onestà, integrità, lealtà ma comunque (lui, rude uomo del west) capace di innamorarsi perdutamente al primo sguardo della prostituta che diventerà la donna della sua vita. Il genere western non gode certo in questo momento di buona salute (peccato) ma questo film rimane calorosamente consigliato a tutti gli amanti del buon cinema “di annata”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a chiari alessandro »
[ - ] lascia un commento a chiari alessandro »
|
|
d'accordo? |
|
true
|
giovedì 11 ottobre 2007
|
epico
|
|
|
|
Film magnifico, epico e leggendario (e del 1939) ma con una visibilità che ha mio avviso è rimasta intatta... J. Ford aveva la mano..e si vede
|
|
[+] lascia un commento a true »
[ - ] lascia un commento a true »
|
|
d'accordo? |
|
bob
|
domenica 6 maggio 2007
|
concordo
|
|
|
|
oggi pomeriggio ho visto il film. concordo in pieno con la tesi di sconamila ciao bob
|
|
[+] lascia un commento a bob »
[ - ] lascia un commento a bob »
|
|
d'accordo? |
|
mario sconamila
|
venerdì 16 febbraio 2007
|
la leggenda del western.
|
|
|
|
Ogni entità,seppur piccola,ha un preciso punto di riferimento."Ombre Rosse" è senza alcun dubbio il simbolo del cinema western,intendendo con questo termine l'autentica vita di frontiera piena di mille contraddizioni.Si compie normalmente l'errore di giudicarlo alla stregua della tecnica dei nostri giorni:quindi una pellicola malridotta(risente notevolmente dell'usura del tempo),una musica incomprensibile ai profani(che vinse un Oscar)e l'ingombrante(solo per chi non capisce)presenza degli indiani.A queste persone bisognerebbe rammentare che non è la qualità della pellicola a far considerare leggendario un film,ma ciò che vuole esprimere.Ombre Rosse possiede queste sublimi stelle.E' quindi non invecchierà mai,costituirà sempre un punto di riferimento,un qualcosa cui relazionarsi,cui raffrontarsi.
[+]
Ogni entità,seppur piccola,ha un preciso punto di riferimento."Ombre Rosse" è senza alcun dubbio il simbolo del cinema western,intendendo con questo termine l'autentica vita di frontiera piena di mille contraddizioni.Si compie normalmente l'errore di giudicarlo alla stregua della tecnica dei nostri giorni:quindi una pellicola malridotta(risente notevolmente dell'usura del tempo),una musica incomprensibile ai profani(che vinse un Oscar)e l'ingombrante(solo per chi non capisce)presenza degli indiani.A queste persone bisognerebbe rammentare che non è la qualità della pellicola a far considerare leggendario un film,ma ciò che vuole esprimere.Ombre Rosse possiede queste sublimi stelle.E' quindi non invecchierà mai,costituirà sempre un punto di riferimento,un qualcosa cui relazionarsi,cui raffrontarsi.Quando un gruppo variegato di individui eterogenei per ceto e condizione sociale si trova a dover convivere gomito a gomito e con un subdolo elemento esterno che incombe continuamente su loro,non c'è scampo:ciascuno deve manifestarsi per quello che è realmente,non si può fingere,non ci sono compromessi,la vera natura di ognuno di essi viene esaltata in tutta la sua evidenza.L'umanità della diligenza diventa,quindi,il simbolo del nostro mondo,di ieri,oggi e domani,perchè l'animo umano rimarrà sempre inalterato nei tempi.La prostituta,il banchiere disonesto,il giocatore d'azzardo,lo sceriffo,il commerciante,la moglie dell'ufficiale,il medico e Ringo rappresentano alla perfezione lo scibile umano che vive a stretto contatto,che propone sentimenti diversi,che esalta le vigliaccherie,le debolezze e la riscossa della persona.Il tutto mentre esternamente le nuvole diventano sempre più grigie e nere,l'uragano si avvicina,incombe minacciosamente seppur senza manifestarsi visivamente se non alla fine.E come d'incanto,vengono esaltate le figure umane che all'inizio apparivano più fragili e indifese.La prostituta e il pistolero trovano inevitabilmente un'intesa subitanea che possa far riscattare un passato tumultuoso e ostile;il medico alcolizzato più facilmente di loro riesce a recuperare la dignità:complice il possesso di una "cultura" interiore che alla bisogna sovrasta il suo lassismo e la sua debolezza;il giocatore che incarna l'uomo d'altri tempi,romantico e cavalleresco,dedito alla protezione del "sublime";il commerciante che simboleggia la normalità monotona della quotidianità;la donna incinta che esalta il razzismo di una casta,che rifiuta in condizioni normali la vicinanza non solo fisica della sua simile e che nel proseguo si capacita viceversa che tutti si è pronti a rivedere nefaste brutture e supponenze.E la figura del banchiere che impersonifica alla perfezione la disonestà ma soprattutto la strafottenza e la miseria umana.Colui che si lamenta di tutto e di tutti,che offende lo "Stato",che pretende in circostanze non normali i servizi che lui stesso è stato per primo a calpestare.Ford,con poche immagini,ha compiuto il capolavoro di rappresentare la disonestà dello scibile umano in modo irraggiungibile.In fondo,Ringo e la prostituta meritano la fiducia che lo sceriffo concede loro alla fine,quasi a significare che l'orizzonte nero può sempre cambiare di colore.Dipende solo da noi stessi.E non prendiamocela troppo con la rappresentazione degli indiani cattivi.In fondo,Ford li ha scelti come capostipiti della nostra insicurezza,del nostro inconscio.Più avanti riabiliterà anche loro.Con i dovuti interessi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mario sconamila »
[ - ] lascia un commento a mario sconamila »
|
|
d'accordo? |
|
valentino
|
mercoledì 26 ottobre 2005
|
mitico!
|
|
|
|
MITICO! MITICO! MITICO! "Ombre rosse" per me è la bibbia del cinema (in generale). Voglio sottolineare che ho potuto vedere questo capolavoro, per la prima volta un sabato notte, grazie ad una emittente televisiva della mia regione (la Sardegna), Videolina. Io che adoro "Per un pugno di dollari", adoro anche questo (immortale) film. Bravo, tra gli altri, anche John Wayne (è un idolo per me).
|
|
[+] lascia un commento a valentino »
[ - ] lascia un commento a valentino »
|
|
d'accordo? |
|
|