Giacomo Debenedetti
Non è il caso di rimettere in discussione il talento di Ozep che, tra i registi operanti oggi in Europa, è senza dubbio uno dei più maturi e attendibili. Ma piacere a Dio e al diavolo è impresa talmente disperata, che neppure il talento di Ozep basta a tenervi testa. Come dimostra con palmare evidenza questo tentativo di portare sullo schermo La dama di picche, famosissima e fortunatissima novella di Alessandro Pusckin. Dio e il diavolo, nella nostra antitesi, sarebbero il grosso pubblico e gli intellettuali del cinema, senza decidere beninteso a quale dei due spettino i cieli ed a quale gli abissi. [...]
di Giacomo Debenedetti, articolo completo (4599 caratteri spazi inclusi) su 10 febbraio 1938