onufrio
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venerdì 11 ottobre 2019
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un uomo innocente
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Primo film americano di Fritz Lang, protagonista è Spencer Tracy nei panni di un onesto cittadino e lavoratore che si ritrova per una serie di strane coincidenze accusato di rapimento. Tenuto in carcere in attesa di indagini, il paesino è piccolo, la gente mormora come in un pollaio pieno di gallinelle (brevissima e geniale scena di Lang che sintetizza il popolo) e si assiste al linciaggio del povero Joe Wilson. Dato per morto, l'uomo riesce a salvarsi la pelle e medita una tremenda vendetta stile Conte di Montecristo, ma l'amore per la propria donna (Sylvia Sidney) ed una propria coscienza rimasta ancora integra nonostante tutto, porta il protagonista ad una redenzione personale.
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Primo film americano di Fritz Lang, protagonista è Spencer Tracy nei panni di un onesto cittadino e lavoratore che si ritrova per una serie di strane coincidenze accusato di rapimento. Tenuto in carcere in attesa di indagini, il paesino è piccolo, la gente mormora come in un pollaio pieno di gallinelle (brevissima e geniale scena di Lang che sintetizza il popolo) e si assiste al linciaggio del povero Joe Wilson. Dato per morto, l'uomo riesce a salvarsi la pelle e medita una tremenda vendetta stile Conte di Montecristo, ma l'amore per la propria donna (Sylvia Sidney) ed una propria coscienza rimasta ancora integra nonostante tutto, porta il protagonista ad una redenzione personale.
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filippo catani
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venerdì 15 giugno 2012
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la furia della folla e di un innocente
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Un uomo, che si stava recando dalla fidanzata per chiederle di sposarlo, viene ingiustamente arrestato e accusato di aver partecipato al rapimento di un bambino. Venutolo a sapere, la folla inferocita darà l'assalto alla prigione dandole fuoco. Scampato all'incendio, l'uomo cercherà di vendicarsi facendo condannare a morte i responsabili.
Ottimo film a firma Lang alle prese con il suo primo lungometraggio hollywoodiano. Intanto si ha una meditazione molto amara sulla giustizia e quella che può essere la sua inefficenza e le spaventose pieghe che può prendere (tema che verrà sviscerato anche nel successivo l'alibi era perfetto). E poi il tema che purtroppo spesso torna alla cronaca del linciaggio o quanto meno della voglia di farsi giustizia per conto proprio.
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Un uomo, che si stava recando dalla fidanzata per chiederle di sposarlo, viene ingiustamente arrestato e accusato di aver partecipato al rapimento di un bambino. Venutolo a sapere, la folla inferocita darà l'assalto alla prigione dandole fuoco. Scampato all'incendio, l'uomo cercherà di vendicarsi facendo condannare a morte i responsabili.
Ottimo film a firma Lang alle prese con il suo primo lungometraggio hollywoodiano. Intanto si ha una meditazione molto amara sulla giustizia e quella che può essere la sua inefficenza e le spaventose pieghe che può prendere (tema che verrà sviscerato anche nel successivo l'alibi era perfetto). E poi il tema che purtroppo spesso torna alla cronaca del linciaggio o quanto meno della voglia di farsi giustizia per conto proprio. Si vede così come una folla completamente sorda ai richiami dello sceriffo decida di mettere in opera un terribile piano sfruttando il mancato invio della guardia nazionale per un cinico calcolo politico. E poi il protagonista (uno splendido Spencer Tracy) che da uomo tranquillo e rispettabile diviene vendicatore sfigurato e senza pietà alla ricerca anche lui della sua vendetta personale per una vita rovinata e quasi tolta per una clamorosa ingiustizia. Un film che, come si vede, offre molti risvolti e spunti di riflessione per chi abbia la voglia di avvicinarvisi.
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fedeleto
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venerdì 10 settembre 2010
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un uomo solo contro le furie
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Consacratosi al cinema americano Lang gira il suo primo film hoolywoodiano,staccandosi da pellicole magistrali come il DOTTOR MABUSE,o METROPOLIS,e si incentra su tematiche non meno impegnative come la rivolta di un popolo e i suoi pregiudizi morali.La storia narra la vita di joe che innamorato di una donna vorrebbe sposarla,cosi dopo aver lavorato duramente la raggiunge,peccato che viene fermato ed ingiustamente accusato del rapimento di alcuni bambini(i riferimenti a m il mostro di dusseldorf sono chiari)e scampato ad un linciaggio si vendichera' legalmente contro le persone che lo hanno provocato.Film di grande inensita'(soprattutto nella scena del linciaggio) che mette in scena la tematica ancora una volta dell'illusione(il popolo crede che lui sia il rapitore)e da cio' cambia il destino,si e' vittime di un'eterna illusione,che come ammette lang moralmente nel film,non e' facile distaccarsene.
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Consacratosi al cinema americano Lang gira il suo primo film hoolywoodiano,staccandosi da pellicole magistrali come il DOTTOR MABUSE,o METROPOLIS,e si incentra su tematiche non meno impegnative come la rivolta di un popolo e i suoi pregiudizi morali.La storia narra la vita di joe che innamorato di una donna vorrebbe sposarla,cosi dopo aver lavorato duramente la raggiunge,peccato che viene fermato ed ingiustamente accusato del rapimento di alcuni bambini(i riferimenti a m il mostro di dusseldorf sono chiari)e scampato ad un linciaggio si vendichera' legalmente contro le persone che lo hanno provocato.Film di grande inensita'(soprattutto nella scena del linciaggio) che mette in scena la tematica ancora una volta dell'illusione(il popolo crede che lui sia il rapitore)e da cio' cambia il destino,si e' vittime di un'eterna illusione,che come ammette lang moralmente nel film,non e' facile distaccarsene.Il film denuncia la vita di provincia ,che pur di vivere una situazione che li renda partecipi di qualcosa ,arriva a distruggere e linciare un uomo,senza la piu' minima logicita' apparente,ma la donna che ama dotata di quell'innocenza lo portera'a riflettere su cio' che sta compiendo e chiedere la vita di 22 persone per la sua sembra estremamente eccessivo.Riflessivo uanto basta,ma e' chiaro ed evidente il cambiamento del cinema di Lang ,che aspira ad una filosofia diversa seppur di estrema bravura la sequenza del linciaggio in cui si alternano primi piani di joe,la sua donna e i due assassini.Di sicuro una pellicola degna del maestro fritz lang.
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anonimo
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venerdì 15 agosto 2008
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fritz lang's "fury"
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"Furia" è, con "M, il mostro di Dusseldorf" e "L'alibi era perfetto", il miglior film di Fritz Lang. "M, il mostro di Dusseldorf", "Furia" e "L'alibi era perfetto": questi i più grandi capolavori del regista. Visti quelli si sa tutto sulla poetica di Lang.
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michel
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mercoledì 30 aprile 2008
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anime al rogo
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Un uomo ingiustamente accusato di omicidio si salva per miracolo da una folla inferocita. Per vendicarsi decide di fingersi morto, condannando all’impiccagione gli autori del linciaggio. Ma in preda al rimorso salverà la sua coscienza e ventidue bravi cittadini. Tetro e claustrofobico, a tratti pesantemente simbolico, il film è una causa perorata con passione e vigore. Lang finisce col infervorasi al punto da uscire un po’dai binari.
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