Georges Sadoul
Il cavapietre Toni (Charles Blavette), innamorato d'una spagnola (Célia Montalvan) è accusato d'aver ucciso il caposquadra (Max Dalban), marito della sua antica amante (Jenny Hélia). Non riesce a dimostrare la propria innocenza e viene ucciso. Subito dopo, la spagnola confesserà d'esser stata autrice del delitto.
È opportuno citare il testo scritto da Renoir nel 1956,in occasione d'una ripresa del film: "Il cinematografo, pensavamo, resta innanzitutto fotografia, e l'arte del fotografo è la meno soggettiva di tutte le arti. [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (3210 caratteri spazi inclusi) su 1968