Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Luca Ferri |
Attori | Pierino Aceti . |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 22 novembre 2018
CONSIGLIATO N.D.
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Fare colazione, comprare il giornale, se è il giorno giusto della settimana fare la spesa, andare dal barbiere o al cimitero a trovare i genitori. Le giornate di Pierino Aceti, il pensionato protagonista del film di Luca Ferri a lui intitolato, sono regolate con precisione dal ripetersi dei riti quotidianiche Pierino stesso chiama "il solito tran tran". Entriamo nella sua casa, a Bergamo, nel mese di gennaio e ci restiamo idealmente per un anno - i mesi sono scanditi dal calendario sopra la poltrona di Pierino e dalla lettura del suo oroscopo. E il documentario, girato in VHS con una vecchia macchina da presa, segue la stessa meticolosa organizzazione della vita di Pierino: puntualmente ogni settimana Ferri si presenta a casa del pensionato che gli fa un resoconto di ciò che ha fatto dall'ultima volta che si sono visti. Pierino è anche e soprattutto un cinefilo, un "malato di cinema" dice lui: sconvolge i suoi ritmi quotidiani solo per il Bergamo Film Meeting - e su dei quaderni cataloga i film che ha visto dal 1973. Fra i frammenti della sua vita "tranquilla" si nasconde un senso molto più grande del loro sommarsi ordinato.
Pierino Aceti è un pensionato di Bergamo, un cinefilo, un lettore (attento, soprattutto alle date dei compleanni sbagliate) di Film Tv. Un abitudinario: gli orari del bus a memoria, i martedì in edicola, il tempo scandito da spese, cimitero, barbiere. E film in sala, soprattutto, a cui seguono appunti, voti, stellette alle opere. Luca Ferri, il regista di questo ritratto, è un cinico.